Johannes Bückler Profile picture
Oct 19 25 tweets 7 min read Twitter logo Read on Twitter
Qualcuno ha detto che esistono tre tipi di bugie.
Quelle grandi, quelle piccole e le statistiche.
Per esempio, “un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media”.
Detto che la statistica è una cosa seria...
Alla domanda, quale città tedesca ha subito il peggior bombardamento nella II guerra mondiale, la statistica ci tiene ad informarci che è stata Wuppertal-Elberfeld, distrutta per il 94%.
Amburgo, per esempio, fu distrutta per il 74%, Düsseldorf per il 64% e Colonia per il 61%.
Image
Image
Eppure nessuno ha mai avuto dubbi sulla notte più tragica della II Guerra Mondiale.
Sulla città tedesca che più di tutte ha subito l’apocalisse dei bombardamenti.
Per tutti, ma non per la statistica, che la colloca solo al ventiseiesimo posto per percentuale di città distrutta.
In oltre cinque anni di guerra quella città era stata risparmiata.
Piccole formazioni delle U.S.A.A.F. avevano colpito industrie secondarie e stazioni di smistamento in periferia il 17 ottobre 1944 e il 16 gennaio del 1945. Ma la città vera e propria non era mai stato toccata.
Per quello rimasi stupito quando Hartur mi comunicò che dovevamo pianificare quell’incursione.
Quel tipo di incursione poi, proprio su quella città.
Da sempre sostenitore della strategia di attaccare le zone industriali delle città, avevo scelto io le 94 città tedesche.
Quelle adatte a bombardamenti a tappeto.
E avevo mal digerito quando, nel 1942, avevamo scelto un altro modo per causare la massima devastazione possibile intorno a un punto chiamato area bombing.
Lo avevamo imparato dalla Luftwaffe già nel 1940, col bombardamento su Coventry. Image
Mentre gli americani continuavano a sostenere i bombardamenti di precisione contro bersagli industriali e militari, noi, come Bomber Command (Comando Bombardieri) della Royal Air Force britannica, puntavamo al punto focale (aiming point), al centro delle città. Image
Quell’”area bombing” aveva una sua logica.
Se di logica si può parlare in una guerra.
Sventrando la parte residenziale del centro città si avevano risultati di enorme interesse militare.
Senza colpire le fabbriche direttamente, queste si fermavano.
Non solo perché venivano tagliate le principali fonti di energia, gas acqua ed energia elettrica, ma senza lavoratori dell’area bombardata le ripercussione sull’economia bellica era devastante.
Lo so, la nostra, del Command Bombing, era una filosofia piuttosto crudele.
Ma quello che stavamo per fare rasentava il terrorismo.
Parte del ”Piano Thunderclap” (Colpo di Tuono).
La prima incursione di quel piano è stata compiuta il 3 febbraio scorso.
La città colpita? Berlino.
Erano state 937 fortezze volanti B-17 americane, scortate da 613 caccia. Image
Era la prima volta che gli americani applicavano l’Area Bombing.
I piloti erano restii.
Finché si era trattato di colpire obiettivi strategici come le fabbriche nessun problema, ma qui si trattava di colpire ben altro.
Bastò raccontare loro una bugia per convincerli.
A Berlino, dissero loro i comandanti, è stanziata la Sesta Armata della Wehrmacht.
Era falso, ma tanto bastò a convincere i piloti.
E così in pieno giorno avevano sganciato 2.054 tonnellate di bombe.
I morti? Più o meno 25.000.
Morti inutili.
A mettere in ginocchio la città, intendo.
Troppo grande.
E così ora la nuova scelta era caduta su questa città. L’amico Hartur mi ha appena chiesto di pianificare l’incursione.
Chi è Hartur?
E’ Sir Arthur Harris, comandante in capo del Bomber Command della R.A.F. Image
Io mi chiamo Sir Robert Saundby, vicecomandante. Diciamo che Hartur non è d’accordo con la motivazione che ci hanno dato i grandi capi.
La versione ufficiale si fonda su quell’unico scopo. Sostenere l’avanzata dell’Armata Rossa da est creando il caos nella Germania Orientale. Image
Lui non approva
E non capisce.
Perché sostenere l’avanzata dell’Armata Rossa?
Io sono contrarissimo a questa scelta, e ho i miei buoni motivi.
Che senso ha?
Avevamo scartato quella città per anni perché non aveva al suo interno nessun obiettivo di interesse militare
Neppur minimo
Credo che i suoi abitanti siano ormai convinti che esista un tacito accordo tra la Luftwaffe e la nostra Royal Air Force.
Tipo un accordo come quello di non colpire Oxford, per esempio.
Sappiamo che persino la FlaK, la contraerea tedesca ne è convinta.
Molto convinta.
Troppo. Image
Tanto da aver spostato altrove tutti i sessanta cannoni da 88 millimetri che si trovavano intorno alla sua cinta.
E’ rimasta una sola squadriglia di caccia notturni Messerschmitt Bf 110 nell’aeroporto, pronti ad alzarsi in volo per difenderla.
In pratica, senza nessuna difesa. Image
Non capisco neppure la data.
L’incursione è prevista per il 13 febbraio.
Martedì Grasso.
La città sarà in festa.
Malgrado la guerra immagino scorreranno fiumi di champagne all’interno dei suoi stupendi palazzi barocchi e rococò.
E fiumi di birra nelle osterie.E poi canti, e balli
Ci saranno moltissimi bambini in maschera per rendere più festoso il Carnevale.
Con maschere di Pierrot, di Arlecchino, di Pulcinella. In città c’è anche il circo Sarrasani.
Inoltre sappiamo quello che sta arrivando proprio in questi giorni. Image
Una marea umana di profughi si sta avvicinando alla città provenienti da oriente, spinti dall’avanzare dell’Armata Rossa.
In una città che già conta 630.000 abitanti pensiamo che il 13 ci saranno al suo interno 327.00 profughi. Continuo a chiedermi il perché di questa scelta.
La storia dell’aiuto all’Armata Rossa non convince neanche me, ma quello che ci hanno chiesto di fare ancora meno.
Non solo siamo forti numericamente, come non mai, ma abbiamo elaborato sofisticatissime tecniche d’attacco.
Sono contrario a questa operazione, ma devo obbedire.
Abbiamo previsto 2 attacchi a distanza di tre ore uno dall’altro.
Il primo inizierà alle 22.04, affidato al 5° Gruppo che ha gli squadroni 83° e 97° con pesanti quadrimotori Lancaster, e lo squadrone 627° con agilissimi bimotori Mosquitoes.
Il Punto di mira?
Lo stadio Sportplatz.
Image
Image
Da lì investiremo a ventaglio un’area di 2,5 km dal punto di mira.
Poi all’1.23 il secondo attacco, con 529 Lancaster. Sono previste sulla città 2.700 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie.
Dopo le ore 12.00 del 14 febbraio interverranno le fortezze volanti americane. Image
Pianificata così dovremmo raggiungere gli obiettivi. Non colpiremo solo civili, ma cancelleremo secoli di storia, d’arte e cultura.
E’ accaduto spesso che in questo tipo di bombardamenti certe condizioni o mancati sincronismi portino al fallimento.
Non dovrei auguramelo, ma…
Saundby sapeva che avevano pianificato l’attacco al meglio.
Sperava in un fallimento? Forse.
Ancora non sapeva che l’attacco sarebbe riuscito coordinato alla perfezione e con le migliori condizioni meteo.
Il nome della città cerchiato sulla cartina?
Dresda.

A più tardi. Image

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Johannes Bückler

Johannes Bückler Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @JohannesBuckler

Oct 20
20 ottobre 1944, ore 7,58.
Dall’aeroporto di Castelluccio dei Sauri, vicino Foggia, si alzano in volo 36 bombardieri “B-24 Liberator” del 451° stormo “Bomb Group dell’USAAF”.
Gli obiettivi sono nel nord Italia.
Oggi uno in particolare: le acciaierie Breda di Sesto San Giovanni.
Un obiettivo secondario.
In quel periodo i bersagli militari importanti sono solo 3: lo stabilimento petrolchimico di Mestre, la raffineria Aquila di Muggia e la fabbrica d’aerei Reggiane, gruppo Caproni, di Reggio Emilia.
Gli altri tutti secondari.
Come le acciaierie Breda. Image
Il 451° stormo si avvicina all’obiettivo.
La formazione di attacco prevede 36 aerei a ondate di 18, composte di aerei in fila x due disposti a punta di freccia.
Oggi sono 35.
Uno è tornato alla base per problemi meccanici.
Gli altri procedono alla velocità di 160 miglia orarie
Read 22 tweets
Oct 19
Qualche ora fa vi ho raccontato la pianificazione del bombardamento di Dresda.
leggete qui
Dal Bomber Command (Comando Bombardieri), alla contrarietà del vicecomandante Robert Saundby.
Il 13 febbraio però è arrivato.threadreaderapp.com/thread/1714946…
Ore 22.04.
Iniziarono i Lancasters, con bengala a luce bianca e grappoli di target indicators, segnali luminosi a luce verde.
Inconfondibili per i radar aerei.
Due minuti dopo i Mosquitoes del 627° squadrone piombarono sulla città.
Uno centrò lo stadio Sportplatz. Image
Il punto di mira scelto.
Da quel momento, con bombe da 3.600 libbre, 244 bombardieri avevano rotta e sganci prestabiliti. “Fatto il lavoro” si sarebbero allontanati per una tregua.
Con l'intento di far uscire allo scoperto la maggior parte della popolazione e i soccorsi. Image
Read 25 tweets
Oct 16
Eccentrico io?
Solo perché ho spedito un vaglia telegrafico a Mark Twain all’indirizzo del mio vecchio laboratorio di New York?
Lo so, quel vaglia l’ho spedito nel 1942 pur sapendo che Mark Twain era morto nel 1910?
Quindi?
Eccentrico io.
Forse perché, come scienziato e inventore, e malgrado sia riuscito a collezionare ben 700 brevetti in 27 paesi diversi, centrati soprattutto sulla trasmissione dell’elettricità, sono morto povero in canna in una stanza d’albergo?
Certo, avevo le mie manie, ma chi non ne ha?
Già allora tenevo i camerieri a tre metri per timore dei germi.
E non stringevo mai le mani.
Lo so.
Allevare colombi nella stanza d’albergo dove vivevo strideva un po’.
E mangiavo sempre un numero di bocconi multiplo di tre. (soffrivo di disturbo ossessivo compulsivo)
Read 25 tweets
Oct 14
Quando arrivarono nella nostra terra fecero esattamente quello che avevano fatto con i nativi americani.
Ma i nativi americani erano anche guerrieri e con loro la cosa andò per le lunghe.
Con noi aborigeni la cosa fu molto più veloce.
La nostra distruzione, intendo.
Image
Image
Tutto era iniziato nel 1770 quando l’esploratore James Cook era sbarcato a Botany Bay.
Diciotto anni dopo il nostro territorio era stato ritenuto colonizzabile.
«Terra Nullius», avevano dichiarato.
Dal diritto romano "terra che non appartiene a nessuno".
Già. Image
“Terra che non appartiene a nessuno”, inabitata. Peccato che noi eravamo lì da almeno 60.000 anni. Certo, un milione e mezzo di esseri umani in quella terra sconfinata parevano pochi.
Ma era la nostra terra.
Anche se per la nostra cultura non esisteva la “proprietà privata”.
Read 23 tweets
Oct 10
Come tutto è cominciato?
Con un licenziamento.
Lo so, non un granché come inizio, ma quell’allontanamento diede decisamente una svolta della mia vita.
Forse è il caso di cominciare dall’inizio
Dal giorno della mia nascita, avvenuta il 17 gennaio 1955 a Szolnok, in Ungheria.
Papà era un macellaio e mamma una contabile. Quando mi innamorai della biologia?
Alle scuole elementari.
In terza media vinsi un concorso locale, finendo terza a livello nazionale.
In seguito vinsi il premio Jermy Gusztáv per lo studente migliore nel campo della biologia.
Tramite una borsa di studio dell'Accademia ungherese delle scienze, nel 1978 entrai a far parte del Centro di ricerca biologica di Szeged.
Fu qui che iniziai a lavorare con i virus.
Avevo cominciato a studiare un nucleoside modificato raggiungendo dei buoni risultati. Quando…
Read 19 tweets
Oct 6
È venuto il momento di dire quello che penso.
Johannes mi perdonerà, ma mi sono veramente rotto! Posso sapere perché diamine mi tirate continuamente in ballo?
Io non ho niente a che vedere con certi comportamenti.
Smettetela di usarmi sempre come termine di paragone negativo.
Lo so, la cosa viene da lontano.
Secondo gli antichi egizi il dio Anubi, signore della morte e dell'oltretomba, il dio degli imbalsamatori, aveva la mia di testa.
Mica quella di un pappagallo, o di una mucca.
Perché non l’hanno raffigurato con una testa di qualche altro animale? Image
Persino Charles Dickens ha pensato a me.
Nel romanzo “Racconto di due città” quale soprannome ha dato a Sydney Carton, il personaggio centrale, giovane ubriacone brillante, ma depresso e cinico?
Ecco, appunto. Image
Read 18 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Don't want to be a Premium member but still want to support us?

Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Or Donate anonymously using crypto!

Ethereum

0xfe58350B80634f60Fa6Dc149a72b4DFbc17D341E copy

Bitcoin

3ATGMxNzCUFzxpMCHL5sWSt4DVtS8UqXpi copy

Thank you for your support!

Follow Us on Twitter!

:(