Si trattò di azioni condotte dall'aviazione a lungo raggio sovietica, a supporto dell'espulsione dei nazisti dai paesi baltici.
Una forza armata multietnica: ad esempio, tra i piloti che colpivano l'Estonia, troviamo ucraini pluridecorati come A.I.Molodchiy e I.E.Gavrysh.
Nell'aviazione sovietica militavano naturalmente anche estoni. Come Endel Puusepp, che divenne Eroe dell'Unione Sovietica proprio combattendo nell'Aviazione a Lungo Raggio.
La partecipazione di moltissimi baltici al progetto sovietico è solitamente dimenticata, o sottaciuta.
L'orrore dei bombardamenti strategici nella WW2 è un tema serissimo.
Specie da parte alleata (ma non solo), degenerarono in omicidi di massa totalmente indiscriminati: una barbarie impunita.
Distorcendo un vero massacro, il ministro estone non rende gran servizio alle vittime.
Da ciò che sappiamo, Tallinn fu triste esempio di obiettivo militare - nerbo logistico tedesco - colpito senza riguardo per le perdite civili collaterali: emerge dagli ordini per i piloti sovietici.
Diverso dai casi di bombardamento terroristico, diretti contro la popolazione.
12 delle 15 divisioni di bombardieri furono dirette contro obiettivi militari (porto e stazione ferroviaria).
Una divisione fu diretta contro generici "obiettivi militari-industriali" nel centro città: scelta criminale, ma siamo ben lontani dall' "area-bombing" britannico.
Nei fatti, l'inevitabile (e nota ai sovietici) imprecisione dei bombardamenti notturni dell'epoca provocò una strage. Circa 600 i civili uccisi (554 dei quali si conosce il nome), più 50 soldati tedeschi e 121 prigionieri.
Ma "siti culturali e residenziali" non erano obiettivo.
Attenzione infine alla chiusa finale del Ministro estone, che - pur non avendo l'onestà di dirlo apertamente - non si limita alla condanna dei morti innocenti, o della repressione sovietica, bensì pare ormai togliere ogni valore alla liberazione dal nazismo stessa.
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Alcune immediate conseguenze della caduta di Assad, impattanti presente e futuro di Siria e siriani.
1. Truppe israeliane avanzano oltre il Golan già occupato e colonizzato, forse seguendo un piano noto dal 2018.
~100mila gli abitanti del distretto invaso, tra cui palestinesi.
L'avanzata israeliana è al momento prevalentemente limitata al distretto di Quneitra - città rasa al suolo da Israele nel 1974.
Numerosi raid aerei IDF colpiscono il paese - specie nelle regioni di Damasco, Dar'a e as-Suwayda, con milioni di abitanti, e le prime vittime civili.
2. Forze IDF hanno preso la parte del monte Hermon non ancora occupata, nei pressi di una base ONU.
Israele si assicura la cima più alta della Siria: una posizione dominante capace di garantire sorveglianza radar di buona parte di Siria e Libano. Damasco è a tiro d'artiglieria.
Il preavviso diplomatico e/o d'intelligence ha limitato le conseguenze materiali dell'attacco:
i preziosi caccia F-35 e F-15, così come AWACS, droni e altri velivoli presenti nelle basi colpite, sono stati fatti decollare e disperdere, o prontamente rinchiusi in hangar corazzati.
Alcuni missili sembrano mostrare la temibile capacità di colpire con precisione bersagli protetti; la gran parte, appare ostacolata dal disturbo della guida satellitare.
Ripetuti attacchi analoghi bloccherebbero operazioni aeree e, senza preavviso, potrebbero colpire i velivoli.
Il commercio italiano di armi con Israele, dopo il 7 ottobre 2023.
Da un anno intero, le forze armate israeliane si macchiano di crimini su larga scala, lasciandosi alle spalle terre e popoli martoriati. Può il nostro paese essere accusato di complicità con il governo Netanyahu?
Dopo il 7/10, il Governo Meloni ha rivendicato la sospensione di tutti gli invii di armamenti verso Israele, salvo ritrattare di fronte a dati ISTAT provanti il contrario. Sospesa è la concessione di nuove licenze, ma continuano le consegne relative a licenze già approvate.
Una misura parziale, che non ha arrestato le forniture ad Israele nei cruciali mesi del conflitto.
Per il Governo, le licenze attive sono state riesaminate e confermate tutte, poiché non concernenti armamenti con ricadute sulla popolazione di Gaza. Affermazioni poco sostenibili.
All'origine del pensiero che porta oggi a parlare di "onde umane", "assalti di carne" e "zombie", vi è anche una malsana idea della storiografia militare "occidentale" dell'ultimo secolo:
far scrivere, per decenni, la storia militare della WW2 europea da ex militari nazisti.
Interviste e scritti di ex generali della Wehrmacht sono stati a lungo una sorta di Bibbia, per storici ma anche per eserciti, grazie anche alla mancanza di fonti alternative.
Abbiamo visto come, ancora negli anni '80, militari statunitensi ammirassero il genio bellico nazista.
Miei 2 cents riguardo la questione israelo-palestinese: troppi vogliono "botte piena e moglie ubriaca".
La resistenza palestinese oggi, che li veda come attori, può essere essenzialmente solo violenta, anzi, solo terroristica, se vuole avere una qualche efficacia.
Il che non significa che abbia grandi chances di successo: eppure, uccidere israeliani - militari, uomini, donne, vecchi, bambini - fornisce fama e speranza al movimento di liberazione, comporta la (minima) possibilità di costringere con il terrore Israele a compromessi..
..e (dovrebbe) spingerne la leadership a cambiare rotta. L'attacco di questi giorni ha centrato il primo obiettivo.
Una resistenza palestinese che rinunciasse alla cieca violenza finanche contro innocenti, non potrebbe certo sperare di vincere le forze armate israeliane.
Della vicenda del reduce SS ucraino celebrato in Canada, a colpire più delle lacrime di coccodrillo di politici locali è stata la pubblica approvazione di Zelensky.
Ma è davvero diffusa questa lettura storica in Ucraina, o è solo espressione della diaspora filo-nazista? 🧵
Se è difficile valutare quanti ucraini aderiscano a questa visione apologetica del nazionalismo radicale filo-nazista, è possibile indagare la sua diffusione nel paese dando uno sguardo alla principale fonte storica per milioni di giovani ucraini: i manuali scolastici.
Una breve disamina di un libro di testo per studenti delle superiori - edizione del 2019 approvata non solo dal Ministero dell'Istruzione ucraino, ma anche proposto dall'Associazione Europea degli Educatori di Storia per l'insegnamento ai rifugiati - lascia esterrefatti.