🧵Com’è ormai noto, l’ultimo procedimento contro l’ex ministro della salute Roberto Speranza è stato archiviato.
A fine 2023 la procura di Roma aveva iscritto nel registro degli indagati l’ex ministro. Tra i capi d’accusa l’omicidio, il falso ideologico e la corruzione per l'esercizio della funzione.
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La denuncia era partita a seguito delle notizie rivelate nel corso della trasmissione @fuoridalcorotv condotta da @mariogiordano5, che aveva reso noti i cosiddetti Aifaleaks. 2/
È stato lo stesso ex ministro a riportare la notizia dell’archiviazione su Facebook citando alcune parole del documento: “Speranza ha agito, all’interno delle proprie prerogative istituzionali per l’esclusivo fine di tutelare la salute collettiva della popolazione e giammai per fini individualistici, specialmente dolosi”.
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“Ho sempre creduto - ha dichiarato Speranza - che la verità sarebbe emersa. In una situazione difficilissima, ho dato tutto me stesso per salvare la vita delle persone, seguendo le indicazioni della comunità scientifica. Questa è stata la mia esclusiva priorità”. 4/
Nessuno dei media che hanno riferito con enfasi la notizia dell’archiviazione di Speranza si è però preoccupato di riportarne le motivazioni. Lo ha fatto Andrea Zambrano (@zambry77) in quest’articolo de @lanuovaBQ. 5/ lanuovabq.it/it/speranza-es…
“Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull'archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa non si negano effetti avversi e danneggiati”, spiega Zambrano, “ma si dice che l'ex ministro non ha colpe perché c'era stato il via libera di Oms, Ema e Fda”. 6/ @zambry77
Il principio che viene affermato nelle oltre 30 pagine di motivazione con le quali il Tribunale archivia la denuncia del @Com_Ascoltami e del sindacato Osa Polizia contro Speranza è che l’Italia ha semplicemente eseguito gli ordini che venivano dall’alto.
È vero? No.
Diverse decisioni prese da Speranza non derivavano dalle autorità scientifiche internazionali.
Il Min.Salute ad esempio ha lanciato la campagna per le 3e dosi degli over12 a fine 2021 (e senza 3a dose non si aveva green pass), Ema soltanto a fine febbraio 2022, come da comunicato ufficiale
Ancora a febbraio 2022 l’Ecdc europeo raccomandava prudenza nelle terze dosi ad adolescenti e ragazzi, ma in Italia la campagna vaccinale per la terza dose anticovid rivolta a adolescenti e ragazzi impazzava.
Anche il Bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità evidenziava a inizio febbraio 2022 che chi, nella fascia tra 12 e 39 anni, aveva fatto la terza dose rischiava di più l’ospedalizzazione e il ricovero in TI. 10/
La stessa vaccinazione per gli adolescenti over 12 era stata annunciata da Ema in un comunicato in cui l’Agenzia Europea dei Medicinali precisava che c’era il rischio di miocarditi. Rischio mai menzionato da Speranza nel suo annuncio pubblico del 28 maggio 2021. 11/
Per tutto il 2021 l’ente vaccinale inglese (JCVI), quello tedesco (Stiko) e il Consiglio Nazionale di Bioetica francese raccomandavano il principio di massima precauzione nella vaccinazione di bambini e adolescenti, ma in Italia nell’estate 2021 furoreggiavano gli Open Day. 12/
Lo stesso Oms fino al 22 giugno 2021 ha sconsigliato esplicitamente la vaccinazione di giovani e ragazzi. Camilla Canepa, che aveva ricevuto la prima dose il 25 maggio dopo il via libera del Ministero della Salute, aveva gia perso la vita il 10 giugno 2021. 13/
Non a caso a luglio 2021 buona parte dei Paesi europei restringono la vaccinazione dei minori ai soli casi accertati di fragilità (Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Finlandia, Svezia), mentre alcuni vietano completamente la vaccinazione dei minorenni (Portogallo, Albania, Cipro, Irlanda, Croazia, Islanda, Norvegia, Ucraina).
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Anche su chiusura scuole, non è vero che l’Italia ha seguito le evidenze scientifiche itl: è uno dei Paesi che le ha tenute chiuse più a lungo.
Le autorità sanitarie itl non hanno mai consigliato le chiusure estreme e lo stesso Cts non era d’accordo, come si vede dalle intercettazioni dell’inchiesta di Bergamo
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Il ministro sulle scuole ha dunque optato per la linea della massima prudenza non sulla base di “evidenze scientifiche internazionali”, che non la raccomandavano, ma in cieca osservanza dell’ideologia del “sacrificio necessario”. 16/
Insieme con i genitori e gli scienziati che collaboravano con la @ReteNaz_Scuola, il 22 luglio 2021 incontrammo il dottor Gambale del gabinetto di Speranza e gli preparammo una nota tecnica con riferimenti a studi e protocolli internazionali che dimostravano la non efficacia della chiusura delle scuole e della vaccinazione (di fatto obbligatoria) dei ragazzi. Obiettivo del nostro incontro fu proprio far presente al Ministro che in Italia si perseguiva una linea chiusurista omettendo di riferire alla cittadinanza che su chiusura delle scuole e vaccinazione di massa di adolescenti e ragazzi, nella comunità scientifica internazionale non c’era affatto consenso unanime.
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Un altro tema della gestione pandemica in cui Speranza non ha seguito le evidenze scientifiche è l’obbligo di mascherina, anche nelle scuole, imponendole a bambini di 6 anni, adolescenti e ragazzi. L’Italia è stato il Paese occidentale in cui le mascherine a scuola sono state tenute più a lungo, fino a giugno 2022.
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Il Ministero della Salute non aveva evidenze riguardo il rapporto rischi/benefici dell’uso delle mascherine a scuola, come ammise lo stesso Gianni Rezza in questa replica a una richiesta di accesso agli atti, a inizio 2022. 19/
Pour cause: gia ad agosto 2020 la guida OMS sull’uso delle mascherine nei bambini in comunità sottolineava che i benefici dovevano essere soppesati rispetto ai potenziali danni associati, inclusa fattibilità e fastidio, considerazioni sociali e di comunicazione: fu ignorata. 20/
Fu ignorato anche il verbale del Cts di fine 2020 in cui il Comitato Tecnico Scientifico riconosceva l’impatto delle mascherine specificando chiaramente che “la mascherina a scuola può essere rimossa in condizioni di staticità”. 21/
E anche questo survey tedesco sulle mascherine pubblicato dall’Oms a fine 2020 a quanto pare non arrivò sul tavolo del Ministro della Salute 22/
Nel frattempo le evidenze scientifiche internazionali continuavano a dire che - già prima del covid - l’efficacia dell’uso delle mascherine in comunità non era mai stata dimostrata, come spiegava lo scienziato @luca_scorrano2 in questa intervista di maggio 2022
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Il ministro Speranza, a dispetto di tutte le evidenze, era ossessionato dall’uso delle mascherine. In questo sito si riferisce addirittura che, ancora a luglio 2022, Speranza pensava all’arresto degli asintomatici che non indossavano la mascherina.
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Il livello più basso è stato raggiunto quando nel 2022 i politici italiani incontravano, senza la mascherina, studenti obbligati a portarla: nelle foto il presidente Draghi in una scuola e con Zaia, la sottosegretaria all’istruzione Floridia, Bianchi, Boschi e Colao. 25/
Tornando a “Speranza ha seguito le evidenze degli enti internazionali”, il 3/12/2021 Ema allertava su rischio miocarditi con vaccini mRna, sopratt Moderna, ai giovani: in quelle ultime settimane del 2021 l’Italia raddoppiava/triplicava le somministrazioni proprio sui 12-19enni
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Il 10/10/2021 Speranza, cinque giorni prima che entrasse in vigore l’obbligo di green pass al lavoro, dichiarava da Fazio che “avere il green pass significa rendere un luogo più sicuro”. Eppure nell’assessment report del 21/12/2020 Ema scriveva: “Al momento non sappiamo se il vaccino protegge dall’infezione asintomatica, né conosciamo il suo impatto sulla trasmissione virale”. A quale evidenza si riferiva Speranza?
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Ancora a ottobre 2023, rispondendo a un eurodeputato, Ema ribadiva ancora una volta che “i vaccini contro il Covid-19 non sono stati autorizzati per prevenire la trasmissione, le informazioni sul prodotto affermano chiaramente che i vaccini servono ‘per l’immunizzazione attiva per prevenire il Covid-19’, e i rapporti Ema rilevano la mancanza di dati sulla trasmissibilità”.
Non sono mai esistiti, dunque, i dati di cui ha parlato il ministro della Salute Roberto Speranza, che pur ha accettato che fossero imposte restrizioni gravissime della libertà dei cittadini.
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Altro pasticcio è stato quello della 4a dose. A luglio 2022, il Ministero Salute di Speranza la promuoveva in uno spot arruolando nientemeno che il Nobel Parisi. “La seconda dose di richiamo - quarta dose - è raccomandata per i fragili e gli over 60” diceva lo spot. Era vero? No.
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30/ La cd. “quarta dose” sponsorizzata da Speranza era solo l’ennesimo richiamo con il “vecchio” vaccino. Il 1/9/2022 Ema ha “raccomandato” l’autorizzazione per il nuovo bivalente Ba.1 chiamandolo “4a dose”. Anche secondo Fda la quarta dose o “secondo richiamo/booster” era quella con il nuovo vaccino aggiornato Ba.1 e non quella sponsorizzata da Parisi per conto di Speranza.
Tante altre decisioni prese da Speranza non hanno avuto alcun riscontro nelle evidenze scientifiche ufficiali. Il lockdown durato oltre 2 mesi, o il coprifuoco. La mascherina all’aperto. La chiusura di alcuni reparti dei negozi e altri no. Dove sono queste “evidenze”?
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Oggi @franborgonovo ha inoltre rilevato su @LaVeritaWeb due cortocircuiti nella difesa di Speranza: 1) “Possibile che nessuno sia mai responsabile delle decisioni politiche prese e per scagionarsi basti affermare di aver agito sulla base di diktat altrui?”
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Seconda osservazione di @franborgonovo oggi su @LaVeritaWeb: “Se Speranza eseguiva davvero ordini altrui, perché si è presentato (e continua a presentarsi) come salvatore della patria?”. Agiva in autonomia o no?
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Ultima nota: se Speranza ha concentrato la sua difesa su non meglio identificate “evidenze scientifiche internazionali” (che tali non erano), cui ha obbedito, vuol dire che le misure di salute pubblica nel nostro Paese non sono state prese in autonomia.
E ciò è grave.
34/FINE
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Ennesimo video di contestazione a Speranza, stavolta a Ostia. Perché l’ex ministro continua a chiamare chi lo critica “no vax”? Dai tanti video si vede che molti sono danneggiati da vaccino, gente che gli ha dato fiducia, si è vaccinata e “dopo” è finita in sedia a rotelle🧵 1/7
“Ammalarsi ‘dopo’ la vaccinazione non vuol dire per forza ‘a causa di’ ”, osserva temerariamente qualcuno. Ma non essendoci stata farmacovigilanza attiva, chi può dirlo? Lo Stato deve farsi carico di queste persone con la stessa efficacia e solerzia con la quale vigila su Speranza.
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Se così tante persone in tutta Italia contestano Speranza, sarebbe opportuno che l’ex ministro si facesse qualche domanda e quell’esame di coscienza sul suo operato che non ha mai fatto, dal quale nessuna archiviazione potrà mai esentarlo moralmente. 3/7
Sir Patrick Vallance, consigliere scientifico del premier inglese in pandemia, annotò sul suo diario che “pochissimi bambini o adolescenti subiranno danni da covid” e che imporre loro la mascherina era una decisione “totalmente politica e non basata sulla scienza”. E in Italia? 1/7
La storia oggi su @LaVeritaWeb
In Italia Guido Rasi e Giorgio Palù si avventuravano nella spericolata definizione del covid come “malattia pediatrica”. Matteo Bassetti a novembre 2021 dichiarava in tv che “la mortalità da 0 a 10 anni è dell’1%”, dando un valore completamente falso (era dello 0,0003%).
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Per Sileri invece era “tra lo 0 e lo 0,3%” (la gaffe di Bassetti evidentemente non aveva fatto scuola).
Ancora a gennaio 2022, Roberto Burioni definiva “indiscutibili” i benefici del vaccino ai bambini.
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1/9 La Francia ha inserito l’aborto in Costituzione.
Prima di affermare che questa sia una “conquista giuridica”, è necessario riflettere sulle conclusioni cui era giunto il Comitato Nazionale di Bioetica italiano, ossia che l’embrione è persona sin dal concepimento.
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2/9 Secondo il ricercatore Steven Andrew Jacobs, la teoria che la vita umana inizi dal concepimento sarebbe accolta come evidenza anche dalla comunità scientifica. Lo studio di Jacobs riporta che il 96% è a favore della tesi, su un campione di più di 5.500 biologi di più di mille istituti accademici.
3/9 Gli abortisti, tuttavia, hanno spostato il dibattito sul concetto di embrione come persona, riprendendo discussioni medievali. In effetti i giuristi romani consideravano il concepito già persona. Per l’ordinamento italiano invece non può essere considerato persona perché, secondo la Corte Costituzionale, sarebbe ancora incapace di autodeterminazione.
1/7🧵 Il sen. Dario Franceschini (Pd) ha suggerito ai suoi colleghi di partito di DISERTARE la commissione Covid perché è un “tribunale politico”. Di cosa ha paura il Pd? La gestione covid non è andata alla perfezione, come rivendica Speranza nel suo libro? Cosa nascondono i gestori della pandemia? Ne parla oggi @mariogiordano5 su @LaVeritaWeb
#malenonfarepauranonavere
2/7 Si può disertare una commissione d’inchiesta istituita democraticamente dal Parlamento? Ecco cosa dice l’art. 82 della Costituzione sulle commissioni d’inchiesta e il Regolamento delle Camere.
3/7 Ogni volta che si indaga sul suo operato, la sinistra “progressista” italiana grida al “tribunale politico”: è il suo concetto di demokratija. Lo fece anche ai tempi delle commissioni Mitrokhin e Telekom Serbia, che non furono peraltro usate “come una clava” (e neanche come uno stuzzicadenti).
Ho fatto un giro sul web per individuare le ‘provocazioni’ di @ProVitaFamiglia su aborto, eutanasia, gender, utero in affitto: eccole.
La loro ‘violenza’ consiste nell’esprimere idee che qualcuno non condivide, perciò sono “sanzionati”. Oggi loro, ieri i novax, domani chiunque.
#articolo21 1/
A censurare sono spesso le stesse istituzioni. Questo manifesto è stato rimosso dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri l’8 marzo 2022 perché “sessista e violento”. Secondo l’amministrazione capitolina, l'articolo 12-bis vieta l'esposizione pubblicitaria che “contenga stereotipi e disparità di genere, veicoli messaggi sessisti, violenti o rappresenti la mercificazione del corpo femminile e il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici”.
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#articolo21
A maggio 2023, Gualtieri fa rimuovere questo: “Contenuti violenti e lesivi del rispetto delle libertà e dei diritti delle persone. Neonato rappresentato in un barattolo con etichetta: evidente mercificazione del corpo del minore. Parliamo di bambin* cittadin* di Roma, sono contenuti inaccettabili”.
Non solo atti vandalici e minacce violente (“bruciamo i pro-vita”), non solo vetri rotti e tentativo d’incendio ma anche la bomba 💣
Il movimento femminista Nonunadimeno rivendica (“abbiamo sanzionato”) e promette di rifarlo.
Cari magistrati, ai tempi delle Brigate Rosse i reati non venivano derubricati a manifestazioni di dissenso.
Partiamo dalle parole pronunciate da questa donna: “Oggi abbiamo fatto troppo poco contro queste associazioni”.
Chi non è abortista dovrà quindi sentirsi perennemente sotto minaccia fisica? Si sta avallando questo principio?