L'8 giugno 1927, all'indomani della scelta di Italo Foschi di estromettere la #Lazio dall'Associazione Sportiva che avrebbe rappresentato Roma, il club biancoceleste inviò una lettera a Benito #Mussolini offrendo la tessera di socio vitalizio, che il duce accettò.
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La Lazio fu esclusa perché il 6 giugno, in una riunione con la Fortitudo nella sede biancoceleste di via Tacito, pretese di chiamare la nuova società Lazio-Fortitudo, provando a distruggere il sogno di donare a Roma una squadra con il suo nome, i suoi colori e il suo simbolo.