Al solito Furio Jesi si deve l’espressione “idea senza parole”, che è a suo avviso un tratto costitutivo della cultura di destra. Idee senza parole sono molte di quelle dette da Meloni oggi alla camera, a cominciare dell’idea dall’idea delle radici: A Roma e alla Grecia, ha detto Meloni, dobbiamo i concetti di uguaglianza, democrazia e libertà. L’affermazione è falsa per ragioni che non hanno bisogno di essere spiegate, ma è un’affermazione slogan, come lo è il sintagma “radici giudaico-cristiane dell’Europa”.

Sul politicamente corretto e sui concetti affini, uno spin-off del mio ultimo articolo per @JacobinItalia. Linko anzitutto l’articolo, che ho già twittato troppe volte in questi giorni, ma è per avere il riferimento a portata di mano: jacobinitalia.it/il-caso-montan… Nell’ultimo paragrafo ho fatto un confronto tra gli attacchi a @tomasomontanari e i lamenti per i presunti danni provocati dal politicamente corretto, per concluderne che i primi sono realmente censori, mentre i secondi sono per lo più strumentali al discorso reazionario.

Vi racconto una cosa divertente che, a differenza del libro famoso, avrei fatto altre mille volte. Solo che allora non lo sapevo. La mia prima, involontaria polemica politica, di cui è stato causa un #2giugno d’inizio anni 2000. Credo il #2giugno di vent’anni fa esatti, ma online non trovo riferimenti, e gli articoli del giornale locale di allora sono chiusi in qualche scatolone del trasloco.