Ho approfondito il tema del "codice etico dei candidati" che il PD ha approvato in fretta e furia ieri, *dopo* che sono scoppiati scandali a Torino e in Puglia che riguardano suoi esponenti.
Mi aspettavo una cosa seria, seppure tardiva.
Invece è ridicola. (segue) 🧵 In sostanza il "codice etico dei candidati del PD" prevede che uno consegni il certificato penale (e mi sorprende che non fosse richiesto prima) e poi, meraviglia delle meraviglie, che faccia *un'autodichiarazione* in cui dice che non fa/farà voto di scambio. Giuro. (segue)

Campo Largo. Parliamone.

La vittoria della coalizione PD+M5S in Sardegna non mi era sembrata niente di straordinario, nonostante le fanfare celebrative. Avevano vinto di pochissimi voti contro un candidato pessimo e con la destra uscente che aveva governato maaaaale (segue) Di fronte a uno scenario così, sarebbe stata normale una vittoria con un distacco dignitoso. Gli ingredienti c’erano tutti. Il risultato invece ha confermato - ma lo abbiamo detto in pochi - che la peggiore destra regge eccome. (segue)

Sono rimasto piuttosto colpito da questa storia di ordinaria disumanità: un tassista nega il trasporto a un uomo malato, che sta correndo in ospedale perché finalmente c'è l'organo per il suo trapianto, perché non ha tutti i soldi per la corsa. E lo lascia a piedi. (segue) Quello che non emerge abbastanza dal racconto è che non si è trattato di un tassista che non ha voluto fare l'elemosina a un malato che non aveva tutti i soldi per pagare la corsa, ma di qualcosa di peggio. Sì, perché il paziente era disposto a pagare. Ma non poteva. (segue)

40. Oggi troverete questo numero ricorrere negli attacchi maschili a chi si occupa di femminicidio e patriarcato.
Sui canali di comunicazione della destra è passato l’ordine: ridurre il numero di femminicidi a 40, contestando il dato ufficiale. (segue) Chi fa questa contestazione è stato letteralmente imbeccato da siti e giornali della destra sovranista al governo, che da alcuni giorni ha deciso di fare la guerra a chi chiede che le donne, se non reca disturbo a lorsignori, non vengano uccise. (segue)

Cosa vuoi che siano poco più di 100 morti all’anno, su una popolazione di 60 milioni di abitanti?
Questo è il principale contro-argomento che alcuni oppongono a chi parla di femminicidio.
È un contro-argomento sbagliato. Provo a spiegare perché con un disegnino brutto.(segue) Innanzitutto perdonate la qualità del disegno. Già non so disegnare di mio, in più l’ho fatto con l’iPhone, di fretta. Spero si capisca comunque.
Secondo: mi stupisce che ci sia chi di fronte al femminicidio si sente in dovere di opporre contro-argomentazioni. Ma tant’è (segue)

Avevo già poca stima di Report dopo che la trasmissione si era occupata di plastiche alimentari (all'epoca lavoravo per una grande azienda multinazionale che le utilizza largamente) e aveva infilato una castroneria dietro l'altra, tanto il pubblico che ne capisce? (segue) All'epoca mi era sembrata una trasmissione totalmente dedicata a una sola cosa: sfasciare tutto, creando allarme anche dove non c'è, mescolando buoni e cattivi, aziende etiche e bucanieri.
Il tutto perché lo scandalo fa più audience della normalità. Insomma il M5S in tv.
(segue)

Buone notizie. Dopo una segnalazione e 3 ricorsi a X, che era recalcitrante ad agire, sono riuscito a far bloccare alcuno tweet di utente autore di frasi antisemite palesi.
L’utente è qui e fa solo una cosa: aggredire il prossimo. Segnaliamolo. (segue)

twitter.com/MaxFlaxVax È un perfetto esempio di quella categoria di persone (in media maschi di destra, ossessionati dal calcio, di 25-40 anni, di bassa scolarità) che propaga odio e solo odio. Ha un solo tweet in timeline: il resto sono esclusivamente insulti, aggressioni, odio. (segue)

Sto litigando da stamattina con il sistema di segnalazione di Twitter, che continua a dirmi che alcuni contenuti antisemiti di un utente per loro sono ok, non sono illegali, ecc. Gli ho dato un ultimatum. Se non intervengono, ne parliamo qui, con la comunità ebraica, ecc. sono al terzo ricorso, eh. Magari nei primi due ho avuto a che fare con uno stupido robot. Ora ho fatto il terzo e ultimo ricorso in italiano e inglese. Vediamo se capiscono. Giuro, è una cosa palese.

Ragioni per cui questo spot Esselunga non funziona, al di là della sua retrograda posizione antidivorzista.
Su tutte, non c'è alcuna significazione del valore di Esselunga: è uno spot generico su quanto la spesa sia parte del menage familiare. (segue)

https://twitter.com/cinguettavideo/status/1706379244178215092

Dire che ogni spesa è importante vale per il PAM e la Coop, così come per mille altre catene della GDO. Certo, Esselunga è tra i marchi leader del settore e può fare da rompighiaccio (cioè tracciare una strada di cui beneficiano anche altri), ma a che pro? (segue)

Ho appena visto la cosa più WTF della settimana nei bagni di un fast food in piena bassa padana in cui ero entrato per lavarmi le mani e la faccia (fa caldo, non so se avete notato).
(segue) Avete presente gli asciuga-mani ciclonici della Dyson (in questo caso un’imitazione), quelli in cui infili le mani e una lama d’aria le asciuga portando via l’acqua? Ecco, un tizio nel bagno aveva scambiato uno di quelli per un orinatoio.

Provo a dire una cosa con un po’ più di lucidità, perché di primo acchito mi sono lasciato andare alle bestemmie e credo siano giustificatissime, in questo caso.
Il virgolettato è sempre dalla chat odiosa dei maschi di We Are Social ed è gravissimo per alcune ragioni (segue)

https://twitter.com/monicapapagna/status/1671826582170742784

La prima è che parla di una persona che ha realmente abortito. Una reazione così perversa, così crudele, così snuff è una mostruosità indegna di un essere umano. Ma chi può essere così disturbato, crudele e sadico? E davvero nessuno degli altri ha detto niente, qui? (segue)

Cosa non va nell'articolo di @Primaonline sullo scandalo #MeToo nelle agenzie pubblicitarie italiane e, nel caso specifico, nella famigerata "chat odiosa" dei dipendenti maschi dell'agenzia We Are Social.

🧵primaonline.it/2023/06/22/383… La prima cosa che non funziona è il formato: un'intervista a uno dei tre "capi" della sede italiana di We Are Social, senza che le voci delle vittime abbiano dignità di stampa (e senza che la testata si prodighi a riportare per bene gli elementi oggetto di scandalo) (segue)

Tra i commenti alla questione #MeToo nelle agenzie, @Gianuvola ha condiviso l'esperienza della sua agenzia, in cui - dice - c'è una cultura condivisa di rispetto e integrazione e, cosa importante, ci sono in campo precisi strumenti di educazione, controllo e sanzione. (segue) Ho raccolto qui (malamente, sono pur sempre un copy) il racconto i tweet in cui @Gianuvola spiega (per sommi capi, per questioni di riservatezza aziendale) come fanno e cosa fanno in agenzia da lui per contrastare sessismo, odio, ecc. (segue)

Ricordate la questione del #metoo nella pubblicità di cui avevo scritto giorni fa? (nel caso, seguite il link). Tra le cose più odiose emerse, c’era la notizia di un’agenzia con una chat in cui 80 maschi riempivano di insulti sessuali le colleghe.

Ora si sa chi sono. (segue)

https://twitter.com/suzukimaruti/status/1667436823885365249

È stato uno dei 3 soci dell’agenzia a confermare la voce che già girava da un po’ tra gli addetti ai lavori: l’agenzia della chat odiosa (e quella del file Excel con la classifica della scopabilità delle colleghe) è We Are Social (la sede italiana). (segue)

Ascolto le parole di Romano Prodi al funerale di sua moglie Flavia Franzoni. Parlano di tenerezza, amore, rispetto per le istituzioni, dignità della persona, valore dello studio.
Un altro mondo rispetto ai cori da stadio di pochi giorni fa. (segue) Alberto Savinio, nella prefazione di “Casa la vita” diceva che la morte è una sineddoche: il modo in cui te ne vai racconta cosa sei stato, come hai vissuto.
Personalmente sento fortissima la differenza tra i due mondi, quello dei cori volgari e quello della dignità. (segue)

*No, il problema del Fatto Quotidiano con Elly Schlein non è (solo) la sua caricatura, ma il suo significato. Aka: “Breve ripasso di come funziona un oggetto creativo”. 🧵 Ieri ho scritto un thread su come il Fatto Quotidiano sia identico ai giornalacci della destra come toni e temi, facendo un passaggio sulla recente caricatura di Elly Schlein, che ho paragonato alle copertine antisemite de “La difesa della razza” (segue)

Da alcuni anni un pezzo di sinistra cerca di illuderci e di illudersi che il Movimento 5 Stelle sia di sinistra. Lo fa contro ogni evidenza, cercando di pensare che lo sterile assistenzialismo a pioggia grillino sia una forma infantile e ingenua di spirito socialista. (segue) Molti tra noi di sinistra, invece, considerano il M5S una delle tante forme della destra, magari quella larvale come un Pokémon di primo livello. E, a pensarci bene, non faticano a vedere braci fascisteggianti sotto la cenere populista del movimento. (segue)

Poche considerazioni rapide sulle Regionali in Lombardia e nel Lazio. Un thread 🧵

(segue) 1) È evidente che la gente vota la destra anche se candida il mostro di Düsseldorf. Guardo i voti in provincia di Bergamo, dove la mala gestione del Covid da parte di Fontana & c ha fatto letteralmente migliaia di vittime, e capisco che non li ferma nemmeno la morte. (segue)

Ecco, Luca ha espresso perfettamente lo strano sentimento di disperata distanza che queste primarie del PD provocano in molti.
Cosa è cambiato? Perché abbiamo di meglio da fare?
Forse la risposta non è in noi, alla faccia di Quelo, ma nel PD. (segue)

https://twitter.com/lucasofri/status/1599336431855407107

Personalmente non è che mi sono stufato della formula delle Primarie (attualmente restano uno strumento di democrazia interno ai partiti piuttosto efficace e con qualche pecca), né sono indifferente ai diversi candidati. È successa una cosa peggiore: ho perso la speranza (segue)

Pong compie 50 anni e credo sia utile un tributo al genio di Nolan Bushnell, fondatore di Atari, al netto di un suo passato piuttosto sessista nelle sue pratiche business.
Pong è l’iniziatore di molte cose, una “prima volta” per interi settori, per industrie e derivati. (segue) A livello tecnologico-comunicativo, Pong pratica un rovesciamento epocale nel concetto di “tv”: è la prima volta che si “mette qualcosa dentro” al televisore. Prima di Pong, la tv era il terminale di un servizio di flusso (la tv broadcast) e niente altro: un rubinetto. (segue)

È il momento di parlare degli attivisti che hanno buttato della zuppa contro i Girasoli di Van Gogh, opera per fortuna coperta da un vetro di sicurezza. 🧵 (segue) È irrilevante sapere la mia posizione, ma se proprio vi interessa, penso che l’emergenza climatica sia problema più urgente a cui l’umanità deve rispondere. E non ho problemi con l’attivismo dimostrativo salvo molte riserve sulla sua efficacia. È il quid, ne parlo dopo. (segue)