Simone Fattori Profile picture
Giornalista. Blogger. Podcaster. In libreria e negli e-store con Suoni nell’etere

May 30, 2020, 9 tweets

#UnaCanzoneAlGiorno
#30maggio

Può una canzone meravigliosa essere dilaniante per il gruppo che la produce e per chi la ascolta? Può succedere.
Siamo nei primi mesi del 1997. A Bristol si riuniscono in studio tre componenti di una comunità artistica, The Wild Bunch.
1/9⬇️

2/9↕️
A loro volta hanno formato il nucleo di una band: Robert "3D" Del Naja, Grant"Daddy G" Marshall e Andrew "Mushroom"Vowles.
Nucleo, si, perchè i Massive Attack sono una band aperta: per ogni loro brano ci sono svariate partecipazioni. Musicisti, performer, cantanti e autori.

3/9↕️
Loro tre si occupano, magnificamente, della musica. Hanno un genere tutto loro, sono stati i primi a farlo: il trip hop.
Hanno una melodia al clavicembalo, su cui hanno inserito un ritmo che richiama il battito del cuore, e campionamenti insolitamente dark per i loro canoni

4/9↕️
L’hanno chiamata No Don’t, e uno dei tre l’ha già inviata a Madonna, per chiederle di cantarla. Lei ha detto di si.
Gli altri due, intanto, hanno convocato in studio Elizabeth Fraser, ex cantante dei Cocteau Twins.

5/9↕️
La sua band si sta sciogliendo: storie d’amore nate e finite all’interno del gruppo rendono impossibile il proseguimento. Elizabeth deve cantare tre brani dell’album, e magari dare una mano con i testi.

6/9↕️
La sua voce eterea è adattissima per un nuovo taglio da dare a quel brano già accettato da Madonna. Si va ai voti: 2 contro 1, la canta Elizabeth e già che c’è scrive anche un nuovo testo. La band in quel momento si sfascia, Mushroom poco dopo se ne andrà.

7/9↕️
Fraser scrive una poesia per quel brano. Vi basti solo l’inizio: “Love, love is a verb/Love is a doing word”.
Mentre scrive quel caleidoscopio di immagini oniriche pensa ad un amico, un po’ di più di un amico, che non sente da qualche tempo.

8/9↕️
Quando è in studio a registrare quella magnifica canzone che sarà Teardrop, le arrivano notizie del suo amico: Jeff, che di cognome fa Buckley, se lo era portato via per sempre il fiume Mississippi.

9/9⬆️
Sarà anche per questo che questa nenia magnetica continua a stregare da allora ogni ascoltatore. Con l’ultimo tocco di genio di un video girato tutto nel liquido amniotico.
#UnaCanzoneAlGiorno
#Suoninelletere
#musica

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