#UnaCanzoneAlGiorno
#17giugno
Per una band, soprattutto se composta da uomini e donne, le questioni sentimentali sono sempre un casino. Nel caso della canzone di oggi, e dell’album che la contiene, sono state forse l’ingrediente che ha contribuito a renderli epici.
1/7⬇️
2/7↕️
Nel 1976 Christine si sta separando da John. Lei scriverà e canterà la canzone, lui come al solito suonerà il basso. Anche Lindsey e Stevie si stavano lasciando, mentre Mick aveva appena scoperto che sua moglie lo tradiva col suo migliore amico.
3/7↕️
Ma stanno tutti insieme in uno studio, scrivono canzoni nelle quali dicono cose che probabilmente non riescono a dirsi direttamente, le suonano e le registrano. Quel disco nascerà sotto una buona stella, nonostante tutto, e non potrà che intitolarsi “dicerie”: Rumours.
4/7↕️
Uscirà nel 1977 e sarà il più grande successo dei Fleetwood Mac. A trascinarlo tra i dischi più venduti di tutti i tempi la canzone di Christine (McVie), nella quale su un ritmo gioioso augura a John ogni bene per il futuro. Senza ironia. Sinceramente. Don't Stop.
5/7↕️
Di più: gli chiede di "Non smettere di pensare al domani”. E ancora: "Continua a mettere le persone al primo posto. Continua a costruire quei ponti.” Non è perfetto come claim di una campagna presidenziale democratica americana?
6/7↕️
Infatti nel 1992 Don’t Stop sarà la canzone della campagna di Bill Clinton. Chiuderà i suoi comizi con quelle frasi prima che la musica arrivi a galvanizzare il pubblico. Porterà bene, e addirittura Bill convincerà i Fleetwood Mac a riunirsi per suonare al suo insediamento.
7/7↕️
Diventerà una sorta di sigla del presidente, e Don’t stop probabilmente nel chiuso della Stanza Ovale risuonerà anche in altre situazioni.
#UnaCanzoneAlGiorno
#Suoninelletere
#musica
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