Tra astensionismo in continua crescita, sfiducia nelle istituzioni, concentrazione del potere economico in sempre meno mani e assoluta irrilevanza degli organi elettivi, il concetto di #Democrazia in Occidente non è mai stato più vuoto di adesso 1/20
Ma siccome è sempre il Bue che dà del cornuto all’Asino, #Biden, invece di risolvere i problemi di casa sua, ha visto bene di chiamare a raccolta i rappresentanti di 111 paesi per rilanciare la Sacra Alleanza Contro i nemici della Democrazia 2/20
tra i paladini della democrazia c’era la #Colombia, che vanta il record di attivisti ambientalisti assassinati a sangue freddo, e dove dopo lo sciopero generale del 28 aprile scorso nell’arco di una settimana si è registrata l’uccisione di 39 manifestanti 3/20
c’era il #brasile di #bolsonaro, negazionista del covid, sponsor delle milizie che hanno assassinato #MarielleFranco e apologeta della dittatura militare che governò il Brasile dal 1º aprile 1964 al 15 marzo 1985 4/20
e ovviamente non poteva mancare #Israele, che la democrazia la esercita su base etnica, togliendo diritti non solo alla popolazione palestinese, ma anche alla popolazione israeliana di origine araba 5/20
Non era invitata invece la #Bolivia, colpevole di aver rovesciato un colpo di stato con elezioni democratiche, e di non voler regalare le sue riserve di litio a #ElonMusk, che ai boliviani mandò a dire: “rovesceremo qualsiasi governo vogliamo. fatevene una ragione” 6/20
il problema è che definire esattamente cos’è una democrazia è meno banale del previsto. di solito ad esempio assumiamo che democrazia sia sinonimo di competizione elettorale tra partiti diversi. ma se poi a queste elezioni la maggioranza della gente non partecipa più? 7/20
In Italia nel 1970 si recò alle urne il 93% degli aventi diritto. Alle ultime amministrative si è superato a fatica il 50% e, giusto questa domenica, alle elezioni suppletive a Roma è andato a votare un elettore su 10 8/20
gli eletti poi dovrebbero rappresentare la complessità del paese, ma se nel 1953 un parlamentare comunista ogni 4 era un operaio, oggi su 630 deputati gli operai in tutto sono 2. gli imprenditori invece 67, oltre a 43 dirigenti, 15 commercialisti e 87 avvocati 9/20
Come dice #LucianoCanfora: Bentornati nell’Epoca della #DemocraziaDeiSignori, che con la Democrazia Moderna che avevamo tentato a fatica di construire dopo la seconda Guerra Mondiale ormai non ha niente a che vedere 10/20
e c’è chi sostiene che questa torsione autoritaria non sia uno strano incidente di percorso, ma una conseguenza di cambiamenti strutturali. Lo afferma @emibrancaccio nel suo ultimo libro: #DemocraziaSottoAssedio 11/20
secondo @emibrancaccio lo sviluppo capitalistico porterebbe ineluttabilmente alla concentrazione della ricchezza, a cui conseguirebbe anche quella del potere politico: e così oggi oltre l’80% del capitale azionario globale è controllato da meno del 2 % degli azionisti 12/20
A volte comunque la democrazia prova a rifare capolino. è successo 10 anni fa con il referendum sull’acqua, dove il 96% dei votanti disse chiaramente che l’acqua deve rimanere pubblica. 10 anni dopo però le privatizzazioni continuano… 13/20
l’unico che aveva rispettato l’esito del referendum era stato l’ex sindaco di Napoli, @demagistris, fondatore di @AcquaBeneComune. Ma indovinate un po’? Oggi è fuori da ogni Istituzione del Paese 14/20
messa così, viene quasi il sospetto che il concetto di democrazia sia utilizzato in modo strumentale per attaccare gli avversari. a partire dalla #Cina. E allora intanto sfatiamo un mito: in Cina le elezioni ci sono! 15/20
I cittadini votano per eleggere i rappresentati nelle amministrazioni locali, e nel 2017 più di 900 milioni di elettori hanno partecipato alle elezioni dei congressi del popolo a livello di città e contea: Le più grandi Elezioni Dirette del Mondo 16/20
che però, incredibile ma vero, non sembra abbiano portato quei benefici che i talebani della testa un voto senza se e senza ma attribuiscono alle elezioni sempre e comunque, a prescindere da tutto il resto 17/20
lo afferma la rivista scientifica Journal of Chinese Political Science, che dopo aver studiato le elezioni in alcuni villaggi rurali, ha scoperto che nonostante elezioni eque e competitive, nell’arco di 20 anni la governance non sarebbe migliorata manco un po’ 18/20
Per far funzionare le cose hanno dovuto intervenire su altri aspetti, ad esempio introducendo nuovi incentivi e sanzioni ad hoc per far rispettare le leggi. E a quel punto i miglioramenti sono diventati tangibili 19/20
Insomma, come dicono i cinesi “mo’ basta co’ sta rottura de cojoni dei finti democratici”. O almeno, così è come li abbiamo interpretati noi :-). Vi aspettiamo domenica 23 alle 9 in diretta su twitch.tv/ottolinatv 20/20
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