Non c'è dubbio che il discorso pronunciato oggi al Quirinale da Sergio #Mattarella sia uno degli interventi più importanti dall'inizio della guerra in #Ucraina. Non solo in Italia, ma anche in Europa. Per ruolo di chi lo ha pronunciato, per occasione in cui è arrivato, per 1/7
potenza del messaggio.
#Mattarella ha parlato ad una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, a pochi giorni dal 25 aprile: non c'è bisogno di dire che fosse perfettamente consapevole della valenza simbolica dell'evento. Meglio, perché il capo dello Stato 2/7
ha una volta per tutte chiarito ai neutralisti nostrani, a coloro che si trincerano dietro un pacifismo di convenienza, dietro un "né con l'aggressore né con l'aggredito" (sempre che abbiano la bontà di ammettere l'esistenza delle due categorie), che l'Italia è schierata. 3/7
#Mattarella ha chiarito la posta in palio: fermare la #Russia, fermarla ora, per scongiurare il rischio che Mosca dia vita ad "avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini". Coinvolgendo tutti, inclusi coloro che oggi giustificano Mosca. 4/7
Per ottenere questo obiettivo, #Mattarella ha ammesso che anche l'Italia potrà essere costretta a sperimentare "alcuni sacrifici", ma che questi saranno di gran lunga inferiore a quelli a cui potremmo andare incontro se non sostenissimo ora l'#Ucraina con fermezza. 5/7
La frase manifesto è questa: "Dal nostro 25 aprile (...) viene un appello alla pace. Alla pace, non ad arrendersi di fronte alla prepotenza". dangelodario.it/2022/04/22/mat…
Ho scritto un articolo di approfondimento di questo discorso così importante, così potente. 6/7
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steadyhq.com/it/dangelodari…
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