Con il #covid rischiano di uscire dall'ombra tre demoni che segretamente posseggono il Paese.
1. L'odio per il lavoro, quello per cui lavorare è al massimo una sofferenza da minimizzare e il reddito è un concetto autonomo dall'impegno. 1/6
1. L'odio per il lavoro, quello per cui lavorare è al massimo una sofferenza da minimizzare e il reddito è un concetto autonomo dall'impegno. 1/6
2. La fascinazione per lo stato padre, per cui ci aspetteremo reddito e salvezza consegnati a casa dallo Stato. Stato spesso gestito da inadeguati, a causa del demone numero 2/6
3. Incapacità di selezionare una classe dirigente all'altezza, causata da a) leadership al ribasso che scelgono i peggiori per tirare a campare, b) disprezzo per pratica politica diffuso tra il popolo e anche nel mondo produttivo. 3/6
Per reagire ci vogliono tre scatti d'orgoglio:
1. Riscoprire - e l'epidemia in realtà ce lo sta urlando nell'orecchio - che se il Paese smette di lavorare muore. Che impedendo di lavorare anche solo per un mese ogni nostra speranza di benessere crolla per anni. 4/6
1. Riscoprire - e l'epidemia in realtà ce lo sta urlando nell'orecchio - che se il Paese smette di lavorare muore. Che impedendo di lavorare anche solo per un mese ogni nostra speranza di benessere crolla per anni. 4/6
2. Comprendere che non è più tempo di delegare. Da questa tragedia, al contrario rispetto alle precedenti, si esce tutti insieme. Non aspettiamo la pappa pronta, perché con la pappa pronta oggi arriveranno minori libertà e minori opportunità domani. Domani, non dopodomani. 5/6
3. Smettere di credere che chiunque possa fare politica, ma anche che basti sostituire una task force alla politica per prendere decisioni. La guida del Paese se la devono prendere coloro che per una vita si sono esercitati, con umiltà e mestiere, a guidare. 6/6
