Ciao a tutti. Vorrei proporvi un thread diverso dal solito. Vorrei parlare di una donna, un'astronoma poco conosciuta oggi come nei primi anni del novecento: Henrietta Swan Leavitt. Nel 1908 Henrietta lavorava come "calcolatore" umano presso l'Harvard College Observatory. 👇👇👇 
I "calcolatori" erano tutte donne e svolgevano il compito poco gratificante di catalogare la luminosità delle stelle fotografate su lastre presso i laboratori perchè - indovinate - all'epoca alle donne non era premesso usare i grandi telescopi ottici degli osservatori.
Heniretta era una discendente dei Padri Pellegrini e fece una scoperta sensazionale: notò che la luminosità di certe stelle variabili (le Cefeidi, stelle giganti che pulsano, aumentando e poi diminuendo di diametro) aveva una precisa relazione col periodo di variazione.
Quindi, se si riesce a misurare la distanza di una Cefeide di periodo noto, la misurazione di altre Cefeidi con lo stesso periodo avrebbe consentito automaticamente di determinare in modo esatto la distanza di queste altre stelle.
Infatti la luminosità osservata delle stelle decresce inversamente con quadrato della distanza dalla stella (la luce è un'onda elettromagnetica) perchè il fronte d'onda sferico si allarga quindi determinare la distanza di stelle remote è sempre stato molto difficile.
Ma la scoperta di Heniretta cambiò le carte in tavola e permise ad Hubble la sua prima grande scoperta, ossia che l'Universo non era composto solo dalla nostra galassia come tutti (Einstein compreso) credevano fino al 1915.
Hubble usò la relazione scoperta da Henrietta per dimostrare che la nebulosa di Andromeda era un'altra galassia FUORI dalla Via Lattea. Infatti le Cefeidi di Andromeda e di altre galassie risultavano talmente distanti da non lasciare dubbi.
Quindi si capì che Andromeda era una specie di Universo Insulare (come si diceva all'epoca) distante 2,5 milioni di anni luce da noi. Una delle oltre 400 miliardi di galassie che oggi sappiamo costituire il nostro universo osservabile!
La comunità scientifica dell'epoca era renitente ad ammettere che l'Universo non fosse statico, eterno, vuoto e buio e con una sola galassia: la nostra. Grazie ad Hubble ed alla scoperta di Henrietta l'universo si era espanso in pochi anni più che in tutti i secoli precedenti.
Hubble non fu considerato per il Nobel ma rendeva merito ad Henrietta della scoperta (forse nella speranza di condividere il premio con lei). L'Accademia Reale Svedese aveva iniziato la procedura per l'assegnazione del premio quando Henrietta Leavitt morì di cancro nel 1921.
