CHE STA SUCCEDENDO IN LOMBARDIA?
(un thread)
Ieri il consiglio regionale ha nominato una commissione per indagare su come la regione ha gestito l'emergenza coronavirus: una gestione, come abbiamo raccontato su @ilpost ampiamente contestata ilpost.it/2020/05/04/pan…
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Ieri il consiglio regionale ha nominato una commissione per indagare su come la regione ha gestito l'emergenza coronavirus: una gestione, come abbiamo raccontato su @ilpost ampiamente contestata ilpost.it/2020/05/04/pan…
Il presidente di una commissione d'indagine deve provenire dall'opposizione e il nome che era circolato di più era quello del consigliere PD @JacopoScandella, bergamasco e con una conoscenza di prima mano dell'area più colpita dall'epidemia
Ieri però, a sorpresa, la maggioranza ha votato compatta per Patrizia Baffi, l'unica consigliera di Italia Viva. Baffi ha ricevuto 45 voti della maggioranza in consiglio regionale e soltanto uno dall'opposizione: il suo (qui il nostro pezzo ilpost.it/2020/05/27/pat…)
In altre parole, la maggioranza che sostiene il presidente Fontana e l'assessore al Welfare Gallera ha scelto la presidente della commissione che dovrà indagare su di loro senza tenere conto dell'opinione totalmente contraria della minoranza (con l'eccezione di Baffi stessa)
Baffi assicura che sarà una presidente indipendente e che sarà oggettiva nei suoi giudizi sul governo regionale. Diverse sue dichiarazioni e atteggiamenti precedenti fanno dubitare di queste sue dichiarazioni
Baffi è come minimo vicina all'attuale governo regionale (qui sotto la vedete in una foto con l'assessore Gallera). Ad aprile, ad esempio, aveva detto che la gestione della crisi da parte della regione era caratterizzata da «trasparenza e la professionalità» 
All'inizio della crisi, Baffi ha ripubblicato una vecchia foto che la ritraeva con il presidente Fontana con la didascalia «Presidente, ci fidiamo di te. Aiutaci a uscire da qui»
Nelle scorse settimane, Baffi aveva spiegao che la commissione «potrebbe evidenziare criticità sulla distribuzione delle competenze tra la Regione Lombardia e lo Stato centrale, dalla quale potrebbe emergere qualche mancanza anche nell’azione di quest’ultimo»
In altre parole, come ha sintetizzato il consigliere PD Scandella: «Si sono scelti un presidente che gli fa comodo, punto». A questo punto in molti dubitano che la commissione possa produrre un rapporto particolarmente critico
E questo nonostante la gestione regionale della crisi in Lombardia sia messa in discussione praticamente da chiunque. Nelle aree più colpite dall'epidemia è difficile trovare un sindaco, un medico o un semplice cittadino che sia soddisfatto di come le cose sono state gestite
Sono critiche meritate. Regione Lombardia ha infatti preso scelte altamente discutibili: dalla decisione di riaprire l'ospedale di Alzano subito dopo la scoperta dei primi casi a quella di obbligare le RSA a rimanere aperte alle visite fino ai primi giorni di marzo
La regione non si è preparato adeguatamente, come ha fatto il vicino Veneto, non ha fatto scorte di tamponi e di macchinari per analizzarli e ha continuato a dire che era impossibile farlo anche quando privati e semplici cittadini dimostravano il contrario ilpost.it/2020/05/14/ber…
Lungi dall'essere trasparente nella gestione dei dati, la regione ha sistematicamente fallito nel diffondere dati precisi e verificabili sull'andamento dell'epidemia e anzi, ha spesso steso una cortina fumogena per nascondere le sue mancanze ilpost.it/2020/05/15/giu…
Gli episodi sono molti, ma uno dei più notevoli risale a domenica, quando la regione ha dichiarato di aver registrato "zero morti" a causa della COVID-19, un'informazione smentita rapidamente dai fatti ilpost.it/2020/05/25/zer…
Di fronte a tutto questo, la gestione lombarda della crisi rimane lontana dalle prime pagine. I critici vengono accusati di "sentimenti anti-lombardi" e chi ha provato a portare il tema in Parlamento è stato subissato dagli attacchi
A Roma, quel che succede in Lombardia non scalda i cuori. Oggi sul Foglio, il giornalista parlamentare Salvatore Merlo, ha definito la commissione "di nessuna importanza". I renziani, impegnati in altre trattative con la Lega, hanno persino chiesto a Baffi di dimettersi
Ma anche in Lombardia le critiche rimangono a basso volume. I sindaci parlano quasi tutti off the record, perché temono rappreseglie della regione in caso di attacchi troppo duri (con i bilanci massacrati dai tagli, in molti sopravvivono solo grazie a bandi e fondi regionali)
Migliaia di persone si sono riunite in comitati per chiedere chiarezza e giustizia su quello che è accaduto, ma le loro domande difficilmente vengono riprese dai media. Nel contempo, la regione continua a rifiutare qualsiasi esame critico del suo operato
La commissione di inchiesta sarebbe stato un buono strumento per provare a rompere questo muro di gomma e dare alle più di 15 mila vittime dell'epidemia in regione le risposte che meritano. Per il momento, però, non sembra che sarà questo il suo risultato
