1. Alcune delle bozze del decreto sulle nuove "zone rosse" sono state passate alla stampa dalla Lega e dai suoi presidenti di regione, una classica strategia per ottenere modifiche a una legge non gradita (qui trovate tutti i dettagli del decreto ilpost.it/2020/03/08/mis…)
2. A testimonianza di quanto le nostre società siano divenute vulnerabili, nonostante la fuga di notizie sia avvenuta a tarda sera, la reazione è stata immediata: in migliaia hanno abbandonato le nuove zone arancioni vanificando almeno in parte il tentativo di contenimento
3. Ma la fuga di notizie causata dallo scontro politico tra Lega e governo non sembra modificare molto la situazione: anche oggi infatti si può continuare a uscire dalla Lombardia e da altre 14 province bloccate: i treni circolano, gli aerei partono e le strade sono aperte
4. Il problema del decreto è infatti indipendente dalla fuga di notizie: il governo ha voluto imporre un quarantena su un'area in cui abitano circa 15 milioni di persone, ma senza avere né la volontà né la capacità di imporre una reale quarantena totale
5. Questi due obiettivi inconciliabili emergono chiaramente quando nel decreto si stabilisce di "evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori" tranne che "per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute"
6. Questa frase è la principale fonte del caos di queste ore. Perché si parla di "evitare" gli spostamenti e non di "vietarli"? Cosa sono le comprovate esigenze lavorative e le situazione di necessità? Comprendono ad esempio il lavoro ordinario o la visita a un parente malato?
7. Questa ambiguità emerge anche da come i giornali riportano la notizia. Noi sul @ilpost abbiamo optato per il termine "isolare". Sugli altri giornali troverete termini simili e abbondanza di virgolette ilpost.it/2020/03/08/cor… 
8. Cosa comporterà il decreto in concreto lo scopriremo solo nei prossimi giorni. Fiorenza Sarzanini, giornalista del Corriere molto informata, scrive che il governo vuole rendere questa "quarantena" quanto più reale possibile, con controlli della polizia in stazioni e autostrade
9. Sembra un obiettivo ambizioso, molto complicato e che, anche nel migliore dei casi, sembra che funzionerà in corrispondenza di grandi stazioni e caselli autostradali, ma non bloccherà ogni singola via d'accesso alle nuove "zone arancioni"
10. Questa ambiguità era inevitabile? La decisione poteva essere comunicata diversamente? Forse sì, ma non bisogna dimenticare che stiamo tutti navigando a vista, in un terreno sociale, politico e informativo che nessuno aveva mai esplorato
(Aggiungo solo che in tutto questo bisogna ricordarsi che nessuna misura grave come la privazione di libertà personali anche se in nome della tutela della salute potrà essere approvata senza polemiche, discussioni e senza che qualcuno tenti di aggirarla)
