Dal #PianoColao: "Per gli ospedali pubblici, creazione di un fondo per investitori istituzionali per ristrutturazione degli edifici, da concedere poi in affitto alle strutture sanitarie". Non è "solo" privatizzare, è finanziarizzazione. Spiego cosa significa. #thread #COVID19
Si crea il fondo, l'azienda ospedaliera alloca l'ospedale, investitori finanziari allocano capitale. L'azienda ospedaliera non è più proprietaria degli edifici, che sono di proprietà del fondo. In cambio ha una quota del fondo e partecipa ai dividendi insieme agli investitori.
I dividendi (sulla base di un rendimento tra 3 e 5% IRR) provengono dalla valorizzazione (che rivaluta l'immobile via ristrutturazione) e dall'affitto dello stesso. A chi? All'azienda ospedaliera, che ha una struttura rimodernata ma non ne è più proprietaria.
L'idea è che il fondo ripaghi i capitali allocati dagli investitori + appunto quel 3-5% di rendimento (un ottimo affare con la politica di tassi bassi/a zero della BCE) in un periodo di tempo prefissato (diciamo 25 anni). La questione è: cosa succede dopo 25 anni?
Si liquida il fondo. Gli investitori "istituzionali", cioè non stato, ma banche, assicurazioni, fondi sovrani) recuperano capitale investito (usato per ristrutturare ma poi ripagato con l'affitto) i dividendi. Quindi l'immobile (che, ricordate, è ora del fondo) torna sul mercato.
La vendita degli immobili del fondo è il piatto ricco della liquidazione. Per gli investitori è grasso che cola, uno scenario win-win. Se il rischio è di non locare o che il locatario non paghi, qui è pari zero: l'azienda ospedaliera è già dentro, non fallisce e paga sempre.
Scenario estremo: l'immobile viene acquistato da privato. Possono esserci vincoli, ma comunque a termine. Così, a una certa, il privato dice: affitto a chi paga quello che chiedo. Se l'azienda ospedaliera non ci sta, come va a finire? Chi subentra? Un'azienda ospedaliera privata?
L'azienda ospedaliera può riacquistare l'immobile alla liquidazione del fondo, ma è difficile che possa farlo solo tramite la sua quota di partecipazione, quindi deve aggiungere soldi. Voi capite che, dopo 25 anni di affitto per stare nel suo stesso immobile è quasi paradossale?
Se è un investimento a rischio zero perché i capitali non li mette lo stato, o non si fa un fondo retail per piccoli risparmiatori (che ci guadagnano sostenendo un'opera collettiva)? Perché scrivono INVESTITORI ISTITUZIONALI (cioè banche, assicurazioni, fondi sovrani, squali)?
Ma soprattutto, perché creare un fondo di investimento, non si potrebbe semplicemente ricorrere al credito, o altro strumento finanziario (ribadisco, statale o parastatale, via CDP), che consenta all'azienda di mantenere la proprietà? È una domanda maliziosa.
La verità è che così si prendono 2 piccioni con 1 fava: si apre ulteriormente il (ricco) settore sanitario all'investimento (senza rischio) del grande capitale, al contempo dando accellerazione alla privatizzazione della sanità. Ecco come usciamo dalla pandemia #COVID19. Fine.
