@saponetta15 È un discorso lungo, ma provo a sintetizzare.
1) il bonus è basato su un criterio, quello del doppio APE, che incentiva ad interventi impiantistici penalizzando quelli che DAVVERO avrebbero impatto sul consumo energetico, cioè quelli riguardanti l'involucro degli edifici;
1) il bonus è basato su un criterio, quello del doppio APE, che incentiva ad interventi impiantistici penalizzando quelli che DAVVERO avrebbero impatto sul consumo energetico, cioè quelli riguardanti l'involucro degli edifici;
@saponetta15 2) in questo momento, nessuno, in particolare le imprese medio piccole, ha gli strumenti economici per acquisire il credito di imposta del 100%, cioè di fatto avviare un cantiere gratis. Inoltre, la maggior parte delle imprese ha pochi (o nessuno...) dipendente, quindi...
@saponetta15 ..presumibilmente ha poco lavoro, poco fatturato e poche tasse o contributi da pagare, quindi non sa che farsene del credito d'imposta, a fronte del mancato introito immediato che permette di pagare operai e forniture. Quindi dovranno inevitabilmente a loro volte cederlo in banca
@saponetta15 3) i professionisti sono caricati di responsabilità assurde, come asseverare la congruità della spesa, cioè lo scoglio tra la Sig.ra Maria e gli iSoldi, un adempimento burocratico fastidioso e come tale vorrà pagarlo;
@saponetta15 4) se non viene recepito l'emendamento sull'agevolazione della diagnosi energetica a prescindere dalle opere, avremo una pletora di interventi pensati a cazzo di cane, perché la parte più costosa e necessaria del progetto non gode di bonus se poi non fai i lavori;
@saponetta15 5) a prescindere da tutto, i crediti di imposta funzionano in un'economia che funziona, cioè dove girano soldi. Se le imprese sono alla canna del gas, cioè vivono sul flusso di cassa, stai curando un tumore con l'aspirina.
L'elenco, comunque, non è esaustivo.
L'elenco, comunque, non è esaustivo.
