I #PNR di cui si parla non c’entrano con il #RecoveryFund né con la trattativa #EUCO. Si tratta di Piani che ogni anno i Paesi inviano in primavera assieme al Rapporto sulla Stabilità e fanno parte del Semestre Europeo. Le riforme legate al Recovery si presenteranno più avanti.
I #PNR presentati dagli Stati ad aprile sono quasi tutti documenti semi-vuoti a causa del Covid, cioè non contengono grossi piani futuri – in aprile, nessuno era in grado di farli – e tendenzialmente presentano solo un rendiconto delle misure anti-Covid prese fino a quel momento.
L’Italia ha deciso di aspettare a presentare alla Commissione il proprio #PNR – presentato a inizio luglio e in attesa di approvazione da parte del Parlamento italiano – per poterlo redigere in modo più completo e con delle proposte chiare che siano la base per il #RecoveryPlan.
Mi risulta che questa decisione sia stata presa in pieno accordo con la Commissione Europea. Tant'è che la Commissione – che ha già ricevuto in via informale il documento, in attesa dell'approvazione – non ha inviato nessun richiamo o lettera.
In sintesi: l’impatto del tema #PNR sulle negoziazioni attualmente in corso a Bruxelles è pari a ZERO. Giusto tenere conto delle nostre debolezze strutturali e di quelle legate alla storia recente, ma almeno per una volta proviamo a concentrarci sulle questioni vere.
