1) A giugno 2020 -46 mila occupati. Ma nei tre mesi tra aprile e giugno ben 459 mila occupati in meno e 752 mila in un anno. 
2) Il calo di giugno è determinato unicamente da donne che calano di 86 mila unità. Leggera crescita per gli uomini (+39 mila). Su base trimestrale calo maggiore per uomini, su anno per le donne.
3) Crescono i disoccupati di 149 mila unità e diminuiscono di 99 mila gli inattivi, a dimostrazione di un tentativo di riattivazione delle persone. Su base trimestrale boom di inattivi con +793 mila.
4) Tasso di occupazione scende al 57,5, quello di disoccupazione sale all’8,8% (+0,6%) e quello di inattività scende al 36,8%.
5) A giugno -60mila occupati permanenti, non basta il blocco delle assunzioni. Sostanzialmente invariati autonomi e temporanei.
6) Tra aprile e giugno -302 mila occupati a termine e -68 mila a tempo indeterminato. In un anno -548 mila e -65 mila.
7) Diminuisce dello 0,3% il tasso di occupazione degli under 25 e dello 0,8% quello tra i 25 e i 34 anni. Aumenta la disoccupazione in entrambe le fasce d’età.
8) Leggera crescita invece per gli over 35 e ancor di più per gli over 50, quest’ultimo dato conferma una dinamica già osservata nell’ultima crisi.
9) Depurati dai cambiamenti demografici i dati mostrano chiaramente come i più colpiti oggi siano i giovani under 35 con un calo degli occupati del 7,6% e una forte crescita degli inattivi (+8,7%).
10) In sintesi: giovani, donne e lavoratori temporanei i più colpiti negli ultimi mesi, ma la crisi inizia a farsi sentire anche sui lavoratori permanenti. Piccoli segnali positivi per occupati uomini over 50, timido rimbalzo.
