appartenenti a nessun gruppo ad alto rischio. Tutti hanno dovuto presentare un risultato negativo del test #coronavirus prima del concerto e all’arrivo gli è stata misurata la loro temperatura .Tutti indossavano mascherine FFP2 durante l'evento ed erano dotati di dispositivi 2/6
di tracciamento del contatto, che interagivano con i sensori sul soffitto della Leipziger Arena,che raccoglievano dati sui loro movimenti.Sul palco il noto cantautore tedesco Tim Bendzko. Attraverso la lettura con lampade ultraviolette del disinfettante fluorescente che è 3/6
distribuito all’ingresso I ricercatori hanno potuto vedere quali superfici sono state toccate in modo particolare . È stato tracciato anche il movimento degli aerosol nell’ aria. L’evento è stato diviso in 3 mini concerti. Il primo riproduceva le modalità dei concerti 4/6
prima della pandemia. Il secondo scenario ha visto gli spettatori seguire le linee principali guida igieniche, mentre il terzo ha coinvolto un numero ridotto di partecipanti tenuti a 1,5 m. di distanza l'uno dall'altro. I dati raccolti ieri saranno inseriti in un modello 5/6
matematico, che dovrebbe aiutare i ricercatori a valutare i rischi della diffusione del virus in una grande sede di concerti.I risultati sono attesi per l’ autunno. 6/6
Obbiettivo dell’esperimento, che ha anche un nome :“RESTART-19”, è capire a che condizioni potrebbero essere nuovamente possibili grandi eventi culturali e sportivi.
Il progetto, finanziato con circa un milione di euro dai Land della Sassonia e della Sassonia Anhalt, prevedeva anche che una parte dei partecipanti venisse registrata in un parcheggio, e poi arrivasse alla sede dell’evento su tram riservati, per tracciare i contatti. #Lipsia
