#Venezia | Oggi in laguna manifestazione #sinavi dei lavoratori del porto. Questa è la foto postata dall'assessore Venturini che ha dato l'endorsement alla manifestazione con la dichiarazione ipocrita del "sto coi lavoratori".
Di seguito alcune considerazioni sulla giornata.
1. Grande visibilità non solo politica ma anche da gran parte della stampa. Eppure, a conti fatti si contano forse più barche, rigorosamente tutte a motore, che manifestanti. Prova dell’esiguo numero dei partecipanti è che a NESSUN giornale dà i numeri della partecipazione.
2. La manifestazione #sinavi ha avuto l’endorsement politico non solo della destra mascherata da lista civica (Brugnaro e Venturini), ma pure da quel PD per il quale dovremmo votare per “cambiare” in meglio alle elezioni del prossimo 20 settembre.
3. L’appoggio politico che, ipocritamente, tira fuori la scusa del lavoro da salvare è bipartisan ed è un appoggio a chi in questi anni ha lucrato su Venezia, spremendola fino all’osso e succhiando tutto quel che poteva succhiare. Altro che appoggio ai lavoratori.
4. Chi vuole le grandi navi a Venezia sono coloro che passano sopra al diritto alla salute e alla difesa di un territorio fragile come quello lagunare, chi ha fondato il suo profitto sul turismo esasperato.
5. Chi, anche nonostante gli incidenti come quello del 2 giugno dell’anno scorso continua a dire che il gigantismo navale è compatibile con una città e una laguna così particolare come quella di Venezia.
6. Questo è un modello di turismo insostenibile, ed è dimostrato non solo dagli incidenti, ma anche dall’impatto negativo sulla vivibilità della città, divenuta un circo usa e getta per un turismo mordi e fuggi.
7. Infine, un pensiero ai lavoratori scesi in piazza oggi a “difesa del posto di lavoro”: state salvando qualcosa che è già destinato a morire, e nel giro di breve tempo, perché questo tipo di sfruttamento della città non può durare in eterno.
8. Presto o tardi, se non sarete voi, saranno i vostri figli, sarete messi da parte dalla cricca che trae vero profitto da questo sfruttamento. E non illudetevi che avrete sempre l’appoggio politico che invece avete oggi:
9. Quando cambierà il business i vari Venturini, Brugnaro, Baretta, non si faranno scrupoli a lasciarvi a casa senza nemmeno un rimpianto perché vi stanno usando per i loro interessi, non vogliono difendere il vostro posto di lavoro.
10. Contrapporre ancora il diritto al lavoro a quello a salute e salvaguardia della città è sbagliato: non può esserci divisione tra salute, ambiente, lavoro. È una divisione idiota e strumentale fatta da chi vuole difendere i profitti di pochi squali sulla pelle dei cittadini.
11. Se questo è il popolo “si navi” allora possiamo tranquillamente affermare che Venezia, i suoi cittadini, sono altro: 8 anni di battaglie, migliaia di manifestanti, indignazione mondiale e un referendum con 18 mila votanti dicono che Venezia è e deve essere #nograndinavi.
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#Olimpiadi | Era l’inizio del 2006 e, a poche settimane dai Giochi invernali di Torino, la fiaccola olimpica passò per Venezia.
Alla notizia, i Centri Sociali del Nord Est si prepararono a contestare non tanto i giochi in sé ma quello che erano diventati, che rappresentavano
perché quella fiaccola non rappresentava - e continua a non rappresentare - più lo sport, non rappresentava più i valori a cui il barone de Coubertin faceva riferimento quando reintrodusse le Olimpiadi a fine Ottocento.
Allora come oggi, le Olimpiadi sono diventatevun carrozzone devastante per la natura una sorta di grande opera in salsa sportiva. Rappresentano lo sport come business, le stesse logiche estrattiviste che portano a devastare i territori, a sfruttare le persone e le risorse.
Quanto ignobili e ridicoli sono i fasci e i commentatori da social scandalosamente indignati per “l’inaccettabile rifiuto antidemocratico” del Presidente dell’ANPI di Viterbo di stringere la mano al noto critico d’arte?
Ci sono diversi motivi per cui il gesto del Presidente dell’ANPI è legittimo ed eticamente - e democraticamente- corretto:
Dal punto di vista umano, VS è una persona maleducata, scorretta, irrispettosa, offensiva e si sa, chi semina vento - prima o poi - raccoglie tempesta.
Dal punto di vista politico, sarebbe sufficiente citare le sue stesse parole (di VS) che mistificano la Storia e la realtà per qualificarlo e per capire e appoggiare il gesto del Presidente dell’ANPI di Viterbo.
«Dobbiamo tornare a raccontare la Resistenza per quello che è stata realmente. Una guerra civile contro gli italiani che rimangono fedeli al fascismo, una guerra di classe contro le componenti più reazionarie della società, una guerra contro gli occupanti tedeschi
per la liberazione della nazione, una guerra di genere per la liberazione della donna dalle strutture patriarcali della società, una guerra per la democrazia reale, fatta di partecipazione diretta delle masse popolari alla vita politica del paese.
Se vogliamo fermare questa nuova
Della vicenda che ha coinvolto il rugbista della Nazionale e del Benetton Cherif Traoré, a cui un compagno di squadra ha regalato una banana marcia, ciò che mi ha più colpito è stata questa frase della denuncia di Cherif:
«Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male è stato vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale».
Risate. Normale.
È inquietante, lo so ma è così, e il rugby non è il paese delle favole, è inserito in questa società e gli atleti del Benetton in una realtà come Treviso, notoriamente non troppo aperta alle differenze culturali.
#Peru | Dopo 14 giorni, primo rimpasto di governo per la presidente Boluarte che nomina primo ministro Otárola, l’ex ministro della difesa responsabile dei 27 morti della repressione di queste settimane. ojo-publico.com/ultimas-notici…
#Peru | Intanto continuano le mobilitazioni: ad Andahuaylas moltitudinaria marcia per chiedere elezioni anticipate.
#Peru | Persistono anche i blocchi stradali: manifestanti hanno infatti chiuso la via che collega Cusco e Sicuani all’altezza del distretto di San Pedro.
#Peru | Nel frattempo il Congresso ha approvato il riesame del voto sul progetto di riforma costituzionale che propone di anticipare le elezioni generali e di tenerle nel dicembre 2023: 94 voti a favore, 25 contrari e 5 astenuti.
#Peru | Sul tema delle elezioni anticipate si è espresso anche l’organo del Sistema Elettorale dichiarando che, al fine di riportare la pace nel paese, è pronto ad organizzare le elezioni in breve tempo.