Paghiamo gli stipendi agli amici ed agli amici degli amici, da Pomigliano a Gallipoli. Abbiamo pagato i tecnici del piano Colao, pensato solo per prendere tempo. Abbiamo pagato la sfarzosa cerimonia a Villa Pamphili, escogitata solo per prendere tempo. 1/6
Paghiamo Casalino per occuparsi dell'immagine e del consenso del suo altolocato cliente. Paghiamo le fidanzate ingaggiate per i rotocalchi e le leggi ad personam per gli abbuoni alle maxi evasioni fiscali della loro famiglia. Paghiamo i navigator di Di Maio.
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Lo staff faraonico di Di Maio che triplica i costi dei predecessori. Paghiamo lo stipendio all'amica di Travaglio mandata ad occupare una delle 400 poltrone da distribuire negli enti e nelle partecipate.
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Adesso dovremmo pagare due miliardi, l'equivalente di 40 anni di risparmi del populista taglio dei Parlamentari per pagare gli amici che andranno a comporre l'agenzia che serve a Conte per impossessarsi definitivamente dei servizi segreti.
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Avremmo dovuto se non ci fosse stata una reazione di una minoranza alla quale viene pure fatto pesare di dover agire come tale, pagare TRECENTO consulenti scelti non si sa da chi e non si sa come per costituire un governo parallelo privatizzando le istituzioni democratiche.
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Se il loro scopo è sopperire alla inadeguatezza del Presidente del Consiglio e dei suoi ministri (ma non erano i migliori in circolazione?), non sarebbe più semplice e più rispettoso degli elettori cedere il posto a delle persone capaci? 6/6 #Conte#Amicidegliamici#Casalino
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Un po’ lungo, troppe sentenze!
CURRICULUM DI #TRAVAGLIO
sentenze non tutte in giudicato, ma tutte per #diffamazione:
Dal Tribunale di Roma, nel 2000, a risarcire £. 79.000.000;
dal Tribunale di Roma, nel 2004 a risarcire €. 85.000 e spese, ridotta in appello ad €. 15.000;
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dal Tribunale di Roma, nel 2005, ad €. 12.000 e spese;
dal Tribunale di Torino, nel 2008, ad €. 26,000;
dal Tribunale di Roma, nel 2008, ad €. 12.000 e spese;
dal Tribunale di Roma, nel 2008, ad 8 mesi di reclusione ed €.
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100 di multa; condanna ridotta in Appello a €. 1.000 di multa (mentre in sede civile era stato condannato ad €. 20.000).
Il ricorso per Cassazione fu dichiarato inammissibile, e Travaglio ricorse alla Corte Europea, che confermò, nel 2017, l’esistenza della diffamazione,
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