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Il problema non è la lentezza nella somministrazione dei vaccini (es. in Italia), ma la loro produzione. Per superare questo collo di bottiglia potrebbe essere necessario un forte intervento diretto degli Stati. 1/N ft.com/content/4e9426…
Anche con i vaccini AstraZeneca, J&J, Novavax, etc. mancheranno per lungo tempo le dosi per una vaccinazione di massa mondiale. Il problema è molto grave nei Paesi emergenti. Ciò causa morti, danni economici e favorisce la nascita di nuove variazioni come quella in UK 2/N
La vaccinazione è un bene pubblico: i governi possono sussidiare ulteriormente le imprese private con costi alti, oppure optare per un'economia di guerra con un forte intervento pubblico nella produzione dei vaccini. Questa politica è prevista dal FMI. 3/N blogs.imf.org/2020/04/01/eco…
Si tratta di seguire l'esempio dell'economia di guerra degli USA durante la Seconda Guerra Mondiale con l'Arsenal of Democracy che ha portato alla creazione in tempo reale dell'industria degli antibiotici. 4/N ineteconomics.org/perspectives/b…
In particolare, si possono sospendere i brevetti sui vaccini per aumentarne la produzione in tutto il mondo. L'esenzione dai brevetti per "circostanze eccezionali" può essere decisa dalla WTO. Precendenti? I casi dei farmaci anti-AIDS e anti-antrace 5/N nytimes.com/2020/12/07/opi…
La violazione dei diritti di proprietà danneggia le imprese farmaceutiche. Vero! Ma i vaccini sono già stati ampiamente finanziati da fondi pubblici e si può sempre prevedere una compensazione ex post delle imprese alla fine dell'emergenza. 6/N bbc.com/news/business-…
La sfida di optare per un’economia di guerra per la produzione dei vaccini anti-COVID è di gran lunga più semplice che organizzare la produzione di antibiotici e carri armati durante la Seconda Guerra Mondiale, perché non farla? 7/N FINE
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Per chi vuole comprendere il possibile legame tra le varie forme di disuguaglianza che affliggono sempre di più la società USA e la crisi del capitalismo democratico, consiglio di leggere il premio Nobel per l'economia Angus Deaton: 1/N prospectmagazine.co.uk/opinions/us-in…
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Caro On. Luigi, ti do del tu perchè (ex?) colleghi, il debito italiano è attualmente sostenibile come dovresti sapere ad es. dalla valutazione delle agenzie di rating o dall'opinione di influenti economisti come Blanchard che credo conosci: 1/N piie.com/blogs/realtime…
Purtroppo il debito italiano potrebbe non essere più sostenibile per le proposte di @ItaliaViva per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, almeno questo è quello che riporta @repubblica 2/n rep.repubblica.it/ws/detail/gene…
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Il prof. Giavazzi scrive: "L’illusione, che da qualche anno ha ricominciato a diffondersi, che lo Stato imprenditore possa aiutare l’efficienza della nostra economia è una delle idee più pericolose in circolazione." È vero? Cosa dicono i dati? 1/n corriere.it/opinioni/20_di…
La tabella riporta i dati delle prime 20 imprese pubbliche italiana che sono partecipate dal MEF e dalla CDP. I dati sono presi dal Rapporto del @DD_Forum sulle "Missioni Strategiche per le Imprese pubbliche Italiane" forumdisuguaglianzediversita.org/rapporto-missi…
Alcuni dati: le imprese pubbliche costituiscono più del 17% degli investimenti delle imprese italiane e circa il 17% della loro spesa in ricerca e sviluppo; rappresentando circa il 29% della capitalizzazione della Borsa di Milano; generano dividendi per lo Stato pari a 3 mld 3/n
Nell'ultimo articolo di Alesina e Giavazzi ci sono una serie di punti e affermazioni che andrebbero approfondite e discusse per capire dove sono veramente le illusioni. Ne parlo sotto: 👇👇👇
@Corriere (1) Si afferma la necessità di tagli alle tasse finanziati da tagli alla spesa pubblica per stimolare l'economia, ma gran parte della letteratura empirica indica che i moltiplicatori della spesa sono superiori a quelli delle tasse
@Corriere (2) Se come affermano, i tagli alle tasse concentrati sui redditi bassi aumentano i consumi, allora interventi come il REI o il "Reddito di Cittadinanza" hanno effetti espansivi perchè rivolti a chi quasi non risparmia