@OrestoloX Il termine moro è usato in contesto non-islamico per indicare i musulmani,specialmente berberi (gli Arabi erano chiamati Saraceni o Agareni) che popolarono parte non trascurabile della Penisola iberica (al-Andalus) per oltre 800 anni e la Sicilia (Emirato di Sicilia) per 264 anni
@OrestoloX (dall'827 al 1091) e che tuttora costituiscono l'elemento fondamentale autoctono maghrebino.[1] Il termine fu coniato dal tardo latino Mōrus, che proviene da Maurus, "Mauro, abitante della Mauretania" dal greco Mauros, Μαύρος".
@OrestoloX Guerriero moro, opera di scultore anonimo (XIX secolo), Instituto Ricardo Brennand, Recife (Brasile)
@OrestoloX Infatti la massima parte dei musulmani nella penisola iberica non erano Arabi ma Berberi, abitanti del Maghreb (nella tarda latinità la Mauretania comprendeva anche gran parte dell'antica Numidia). Il termine Mori o Mauri è stato a lungo usato per indicare i maghrebini in
@OrestoloX contrapposizione a europei, Arabi e Turchi, prima che prendesse piede l'uso improprio, diffuso soprattutto a partire dall'epoca di Napoleone III, di chiamare indistintamente Arabi tutti i maghrebini musulmani.
@OrestoloX Il termine "Moro" è a lungo servito all'epoca a tracciare una netta linea demarcativa non solo religiosa ma anche "etnica" fra gli abitanti cristiani dell'Europa e i musulmani. "Moro" si è infatti sovrapposto alla parola mediterranea,attestata anche nel greco, che indica qualcosa
@OrestoloX di scuro, per esempio scuro di carnagione, caratteristica questa sostanzialmente presente nell'elemento berbero. Semanticamente, in un'epoca di più puntuale precisione scientifica(quindi anche lessicografica),
@OrestoloX il termine ha finito con l'acquisire un'accezione sostanzialmente denigratoria.
@OrestoloX Secondo Mario Alinei[3], esistendo diversi toponimi in ambito celtico, dall'Atlantico al Mediterraneo, il termine potrebbe derivare o essersi incrociato con l'originale dei galiziani mouras (mora), mouros (moro), termini, indicanti i megaliti,
@OrestoloX connessi a una radice celtica *mrvos che significa "morto, essere soprannaturale, gigante".
Fonte Wikipedia
Mori (storia)
termine per indicare i musulmani, specialmente berberi
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ORIGINE DI ALCUNE TRADIZIONI ALIMENTARI E RITUALI LEGATE ALLA PASQUA.
di Roberto Dottarelli
Accademico di Roma Castelli
La Pasqua non ricorre mai nello stesso giorno. Può infatti cadere tra il 22 marzo e il 24 aprile, sempre e comunque nella prima domenica successiva al primo plenilunio di primavera. Ciò che ci stupisce è il fatto che la celebrazione della resurrezione di Cristo
non cada in un giorno specifico, come nel caso della natività, ma sia una ricorrenza”mobile”, legata alle fasi lunari. Viene da chiedersi: quale nesso c’è tra la resurrezione di Cristo e l’andamento della luna? Altrettanto dovrebbe incuriosirci il fatto che nelle celebrazioni
“Ogni fiore è un’anima che sboccia nella Natura”
Gerard De Nerval
Questa...🕊ha scelto di sbocciare nel mio giardino!
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L’Equinozio di primavera, come quello d’autunno, è uno dei due momenti dell’anno in cui giorno e notte durano lo stesso tempo: le ore di luce e quelle di buio sono in perfetto equilibrio e questa data segna l’inizio della metà più luminosa e chiara dell’anno, quando
IL CULTO DI VESTA E LE VESTALI
"Io sono Colei che è, e nessun uomo ha mai sollevato il mio velo." cantavano le sacerdotesse della Grande Madre, colei che non poteva essere raffigurata.
Vesta non ebbe mai immagini, era la Dea Primigenia, ed i Romani, nell'onorare gli Dei, riservavano al sacrificio a Vesta il primo posto, perché potesse sempre essere onorata per prima.
È attribuita a Romolo, primo re di Roma, o al suo successore, Numa Pompilio, l'istituzione del culto del fuoco, con la creazione delle vestali, vergini sacre a sua custodia, sacerdotesse della Dea Vesta.
🐕🐈Il ritrovamento nel porto romano di Berenice, in Egitto sul Mar Rosso, di un cimitero con sepolti 585 animali domestici, ha un valore etico-sociologico, oltre che archeologico.
A dispetto delle teorie razionaliste che individuano amore e cura contemporanei di cani e gatti come una nevrosi frutto dell'alienazione della società moderna per sfuggire alla solitudine o per rimpiazzare l'assenza di figli,
gli scavi egiziani portano alla luce il rapporto tra uomini e animali 2000 anni fa: testimoniano che il sentimento che proviamo oggi per Fido era già presente tra gli antichi Egizi.
Una società malata sta sprofondando in un totale desolante degrado, i Mass Media sono i nuovi Apostoli, i predicatori delle Élite, i divulgatori del loro “Verbo” preposti a propinare alle masse realtà quotidiane illusorie recepite come verità, miraggi che creano apparenze
del nostro mondo fisico, che il cervello, che funziona in maniera olografica grazie a cellule specializzate, registrerà ed elaborerà in modo falsato. Tale manipolazione protocollata dalla nostra mente così come proposta, crea l’inganno.
Fino al V° secolo d. C. molto diffuso era l'antico culto pagano dei Lupercali,poi soppiantato dalla cristiana festa di San Valentino,protettore degli Innamorati e quindi patrono della Festa degli Innamorati, che si celebra il 14 febbraio (Patrono dei single è invece San Faustino,
festeggiato il 15 febbraio).
In cosa consistevano i Lupercali? Gli antichi Romani, inizialmente popolo di contadini e pastori, consideravano le piante e gli animali importantissimi per le loro comunità per questo adoravano tutta una serie di divinità agresti protettrici