Thread by @lucianocapone

Come da tradizione, nel M5s le rotture non procedono per scissione ma per epurazione. E, come al solito, la situazione è grave ma non è seria: ancora una volta il MoVimento si è incartato nell'incapacità di rispettare regole e procedure che si è dato. 1/n
ilfoglio.it/politica/2021/…

Il capo politico reggente Vito Crimi ha annunciato su Facebook l’espulsione dei 15 senatori che non hanno votato la fiducia al governo Draghi. Ma la decisione è contestata: non si sa se il provvedimento di Crimi sia legittimo perché non si è capito se sia reggente o decaduto. 2/n

Gli iscritti hanno infatti appena approvato su Rousseau la modifica dello statuto del M5s, sostituendo la figura del Capo politico (che provvisoriamente è Crimi) con il Comitato direttivo, organo collegiale "le cui deliberazioni siano a maggioranza dei (cinque) membri". 3/n

Questo vuol dire, come scrive il 17 febbraio l'Associazione Rousseau (cioè Davide Casaleggio) sul Blog delle Stelle (cioè l'organo ufficiale del partito) che "da oggi termina la reggenza della figura del Capo Politico". Crimi non può più "definire la linea politica" del M5s. 4/n

Questa è la linea dei ribelli come Barbara Lezzi, che ritengono nullo il provvedimento di Crimi e vacante il vertice politico del partito che deve essere eletto dai militanti entro giugno. E pertanto ha annunciato l'intenzione di candidarsi come membro del Comitato direttivo. 5/n

Crimi, accorgendosi del pasticcio, su Facebook smentisce l'intepretazione di Casaleggio e del Blog delle Stelle. Non c’è alcun “conclave” degli iscritti e lui, ai sensi del nuovo statuto, "assume temporaneamente le veci del Comitato direttivo": Crimi si nomina autoreggente. 6/n

Per certificare questa interpretazione, Crimi pubblica su Facebook il parere del Garante Beppe Grillo: "La tua reggenza da capo politico resta in vigore, a prescindere dalle modifiche statutarie, fino a quando non saranno nominati i 5 componenti del Comitato direttivo". 7/n

A parte la bizzarria di smentire su Facebook ciò che è scritto sul sito ufficiale M5s, c'è un problema: i due affermano cose opposte. Crimi dice di essere il Comitato direttivo, ai sensi del nuovo statuto; Grillo che Crimi è ancora Capo politico, ai sensi del vecchio statuto. 8/n

Sono due versioni incompatibili. La certificazione di Grillo non ha alcun valore, non si può ritenere valida una carica statutaria appena abolita. È come se dopo il referendum sulla Monarchia si fosse detto: in attesa dell'elezione, il Presidente della Repubblica lo fa il Re. 9/n

Ma anche la versione di Crimi non torna. L'art. 7 da lui richiamato parla della sostituzione di un membro del Comitato direttivo con uno del Comitato di Garanzia, ma di uno solo, per evitare che il Comitato resti composto in numero pari (4membri) e quindi a rischio paralisi. 10/n

Ma l'art.7 f) è chiaro: "Il comitato delibera a maggioranza", quindi non una sola persona. Mentre la teoria Grillo-Crimi sostituisce con un membro (Crimi) l'intero Comitato, trasformando un organo collegiale in monocratico: l’inverso della decisione votata dagli iscritti. 11/n

Qual è la morale? Non lo so, forse nessuna. Vedo solo la principale forza politica del Parlamento che non riesce a darsi regole e struttura e il paradosso di un "movimento" che non voleva farsi partito completamente incartato in burocrazia e statuti. n/n ilfoglio.it/politica/2021/…

Al mosaico della follia si aggiunge un'altra tessera. Il gruppo M5S espelle i dissidenti "su indicazione del Capo politico" (Crimi) e "sentito il Comitato direttivo" (Crimi). Così il gerarca minore rappresenta 2 organi: uno che non c'è più e uno che non c'è ancora. Situazionismo.