Belle le università americane vero?
I campus, le biblioteche, i tutor che funzionano davvero, e tanto, tantissimo sport.
Peccato che, a seconda dell’ateneo, uno studente debba pagare dai 30.000 dollari in su all’anno per frequentarle. 🔽
Quindi sono solo università per ricchi?
Più o meno: c’è un numero di fortunati che hanno accesso grazie a borse di studio, sempre troppo pochi.
E c’è chi non è ricco che ricorre a mutui in banca, a carico della famiglia, o a carico suo, che ripagherà una volta laureato.🔽
Io invece, Calvin E. Tyler Jr., pur essendo molto bravo, non riuscii a mantenermi agli studi, anche perché l’accesso al credito per i neri era quasi impossibile nel 1961. Così dovetti lasciare il Morgan State College di Baltimora, dove studiavo business administration. 🔽
Sarei stato il primo a laurearmi nella mia famiglia, era il mio sogno ed ero l’orgoglio dei miei.
Ma dovetti lasciare, i soldi per continuare a studiare erano troppi pochi in casa.
Cosa feci? Trovai lavoro come autista di UPS, fui uno dei primi 10 autisti assunti a Baltimora.🔽
Ma ero tosto: piano piano comincia a crescere all’interno dell’azienda, partire dal livello più basso alla fine è stato un vantaggio. I capi si fidavano di me e, promozione dopo promozione, arrivai ad essere Vice President. Una volta in pensione mi mantennero anche nel board. 🔽
Adesso ho 78 anni, una splendida moglie, è un po’ di soldini. Il Covid finora non mi ha colpito, ma il momento è davvero difficile per tantissime famiglie. È giunta l’ora che ripaghi la vita della fortuna che ho avuto, aiutando quelli che sono ora nelle condizioni in cui ero io.
Così io e mia moglie Tina abbiamo deciso di donare 20 Milioni di $ all’università, per aiutare i bravi studenti che non possono permettersi il loro costo. Borse di studio, contributi per ridurre il loro debito, un aiuto per i giovani, perché abbiano la possibilità di studiare.
Vedere tanti giovani con il futuro così incerto per colpa del Covid mi ha colpito, addolorato.
E poi i soldi investiti nella cultura, nello studio, non sono mai buttati. Il loro ritorno è sicuro, ricordatelo.
Il sorriso di questi studenti mi dice che ho fatto bene.
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Agli agenti che mi arrestarono risposi: “Quando vedo tre arance faccio il giocoliere, quando vedo due torri, mi viene voglia di passare da una all’altra”.
Fui fortunato, mi condannarono ad esibirmi per i bambini a Central Park.
Cosa avevo fatto?
Ma niente, una passeggiata.
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Avevo tirato un cavo di acciaio fra le torri gemelle ed ero andato avanti ed indietro fra di loro, per ben otto volte. Mi ero intrufolato travestito da elettricista, le torri nel 1974 erano ancora da inaugurare, ma era da quando era iniziato il progetto che ci pensavo.🔽
Protezioni? No, ero libero come il vento, nessuna corda di sicurezza, solo io ed un’asta.
In fin dei conti ero solo a 400 metri dal suolo.
E non era la prima volta che camminavo sospeso, ne ho fatte di tutti i colori, pensate che mi hanno arrestato 500 volte! 😅
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23 centro logistici in Italia, quello di Colleferro occupa 60 ettari, 115.000 Mq. coperti: assieme danno lavoro a circa 6.000 persone. (2019).
Idem nel resto d’Europa, nell’ultimo viaggio in Polonia sono rimasto impressionato.
Sto parlando di Amazon.
Tutto bello? 🔽
No, non direi.
Comodo, certo. Ma a che prezzo?
Jasper Bernes è uno studioso che ha cercato di analizzare la funzione e l’impatto della logistica , per capire il suo “valore d’uso”. Le conclusioni a cui arriva sono abbastanza sconfortanti, e le condivido.🔽
Tutto il processo logistico, lo spostamento frenetico di merci da un capo all’altro del mondo è al servizio di una società più giusta? Produce un benessere più diffuso? Oppure è solo al servizio del profitto e della rendita finanziaria di pochi? 🔽
Avete presente cosa significa per un pinguino finire nel petrolio?
Ecco, nel 2011 era toccato a me: ero finito su una piccola spiaggia brasiliana interamente ricoperto di petrolio. Non riuscivo più a nuotare, non mangiavo da giorni, pensavo davvero fosse finita .🔽
Per fortuna lì vicino abitava quel muratore in pensione: a 71 anni aveva deciso di andare ad abitare in una casupola vicino al mare, la pesca era rimasta la sua unica passione.
Per 11 mesi si prese cura di me: mi raccolse, mi lavò, e piano piano ricominciai a mangiare.🔽
E a nuotare. Ci facevamo tantissimi bagni nel mare, ormai eravamo diventati grandi amici.
Si stava proprio bene assieme.
Un giorno però dovetti partire, il mio istinto mi disse che avevo un viaggio da fare per raggiungere la mia colonia, il punto da dove ero partito. 🔽
Una delle porcherie più grosse, messe in atto da Trump, per vincere le elezioni è passata un po’ in sordina.
In Pennsylvania era stata proposta una legge che vincolava la registrazione alle liste elettorali al possesso di un documento di identificazione particolare. 🔽
Senza iscrizione alle liste elettorali non si può votare, ma qual’era questo documento di identificazione che i Repubblicani volevano imporre?
La patente di guida.
Se avessero approvata questa legge avrebbero impedito il voto a quasi 759 mila persone. 🔽
Superfluo dire che la maggior parte di queste persone vivono nelle periferie delle aree urbane, vicine ai democratici. Più di 185mila persone senza patente abitano a Philadelphia, dove i democratici sono in grande maggioranza, e c’è un’ampia comunità afro-americana. 🔽
Sul Web, e parto da lontano.
Gli Europei sono convinti che sia stato Gutenberg nel 1455 ad inventare la stampa con i caratteri mobili, in realtà in Asia esisteva fin dal 1041, grazie all’inventore Bi Sheng.
Ma sapete quale libro fu stampato in più di 30.000 copie nei primi anni?
Il Malleus Maleficarum, che potremmo tradurre con “Il martello delle malefiche”, più comunemente chiamate “streghe”. In quel periodo il solo libro stampato di più è stata la Bibbia, sempre la stessa fonte quindi.
Fu il Papa Innocenzo VIII infatti a ispirare quel libro, con la bolla “Sumis Desiderantes Affectibus”, più o meno “desiderando con supremo ardore”.
Ardore, già.
Dal latino ‘ardor’: ardere, bruciare.
Kathryn Howard.
Vi dice qualcosa il mio nome?
Non credo, è passato troppo tempo dal 13 Gennaio del 1542.
E poi sono passata alla storia come “la quinta moglie”. Ben sei ne ha avute mio marito, una delle tante quindi.
Ma di chi? Di Enrico VIII naturalmente, re d’Inghilterra. 🔽
Persi la mamma all’età di nove anni e crebbi con la zia, nella campagna del Sussex. Già a tredici anni la zia mi trovò che stavo baciando il mio maestro di musica, e lo cacciò via. Poi ebbi una relazione con Francis Dereham, un gentiluomo del posto, che voleva sposarmi. 🔽
La zia però aveva altri progetti per me: fui presentata a Corte e diventai damigella d’onore della regina Anna di Clèves, la quarta moglie del re.
Non ero bella, ma ero giovane e fresca, e così il re non ci mise molto ad innamorarsi di me e a ripudiare la moglie. 🔽