Sai che al chiuso le prob. di infettare son 0.17-020 su 1.
E' come se Nonno avesse un revolver 5 colpi con un colpo nel tamburo.
Prob. per nonno(e per gli altri 3 suscettibili) di farsi esplodere la capoccia sono 1-4/5=0.2
2\
cosa varia? Il tempo.
Mentre NON in lockdown nonno non tira il continuazione il grilletto perchè "il colpo" non sta sempre in casa...e non dorme con nonno...e non mangia con nonno...(tutto questo in media), in lockdown avremo che:
Nonno avrà sempre il colpo nel tamburo
3\
quindi giocherà alla roulette russa per tutto il giorno x "n" giorni.
Inoltre, non gioca solo lui. Giocano anche gli altri 3..e se uno diviene positivo Nonno si trova con DUE COLPI nel tamburo....e le sue prob di crepare esplodono..si avvicina al testa e croce poraccio..
4\
e se per pura fortuna si contagiasse un altro dei due rimasti , altro colpo nel tamburo.
Qui siamo alla quasi certezza..perchè o nonno si chiude in camera o troverà 3 volte su 4 un infetto ovunque si gira.
Se vedete il grafico, 3 settimane dal LD, il tempo medio per
5\
sviluppare i sintomi e crepare, e la curva si impenna.
L'asintomatico che ha seccato nonno é prob. il nipote CHE, fuori, avrebbe certamente contagiato coetanei MA avrebbe, probabilisticamente, avuto il tempo di negativizzarsi e risparmiare la vita a NONNO.
Quindi, concludendo
6\
Il LD per forza interrompe il contagio MA:
IL LOCKDOWN PER FORZA AUMENTA L'Rt "CASALINGO" E PER FORZA GENERA MORTI.
E' proprio IMPOSSIBILE che non accada, non so come altro dirlo. E' MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE che il Lockdown non generi contagi e MORTI.
Contagi e MORTI che,
7\
avrebbero avuto, individualmente, minori probabilità senza LD.
Pensate alle RSA. Ecco, il meccanismo é lo stesso.
Le > prob. di contagio a chiuso NON SPARISCONO col Lockdown.
Il contrario. Nelle case AUMENTANO (i colpi nel tamburo).
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Che i soggetti con età >60anni sono quelli che hanno il rischio derivato dall'infezione + alto ma trasmettono meno dei soggetti con età <20 anni, che sono quelli con il rischio da infezione + basso.
E che le abitazioni sono il luogo ideale per la trasmissione di un patogeno.
2\
Giustamente da lunedì prossimo, a fronte di queste informazioni che mi pare di aver più volte anticipato nei mesi scorsi, hanno deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado (<20 anni, quelli che infettano) chiudendoli in casa con i nonni(>60 anni, quelli che crepano).
3\
Emiliani e Romagnoli son bella gente...e a me @sbonaccini sta simpatico, lo ammetto.
Quello che segue é un monito per tutti gli anziani della regione che si potrebbero trovare in zona rossa a breve.
Si puo' condensare così: NON STATE A CASA CON I NIPOTI e, se siete costretti
1\
METTETE LA MASCHERINA(AL CHIUSO SEMPRE) E APRITE LE FINESTRE QUANTO PIU' POSSIBILE.
vediamo cosa succede usando gli indici di mobilità di Google. Una precisazione: questi indici sono collegati agli smartphone che, notoriamente, non sono la passione dei ns. nonni. Per loro Brondi e Nokia sono il top della tecnologia "friendly". Quindi questi indici
3\
E niente, mi sveglio per preparare la colazione a mio figlio prima di portarlo a scuola e leggo che due esponenti di spicco della virologia mondiale prevedono 1500-2000 morti al giorno.
"Fammi un po' vedere da dove esce questa novità" mi dico mentre affetto il ciambellone
1\
Una variabile ICU ha un andamento esponenziale quando mostra un tasso di crescita positivo e privo di memoria.
Un esempio é più chiaro.
Prendiamo il tasso di crescita giornaliero medio del turnover nelle terapie intensive della Lombardia a ieri.
0.016.
ICU=exp(0.016)^t
1\
dove ^t= elevato al progredire del tempo (1,2,3........fino a che ci sono risorse ovvero persone da mandare in terapia intensiva).
Il problema principale é, che in una epidemia, il tasso di crescita, siano terapie intensive che contagi che decessi, non é fisso.
2\
Si sviluppa per focolai che possiamo rappresentare decentemente con un modello autoregressivo a eteroschedasticità condizionata. Che vuol dire? Che a differenza della curva sopra, noi sappiamo che, banalmente, le tante variabili che portano la gente in terapia intensiva..
3\
In Lombardia il 15.7% degli anziani con età >65 anni soffre di una o più limitazioni(indivudate dall'OMS) compromettenti la vita quotidiana.
Questa % sale al 27% se consideriamo i > 75 anni.
La % di anziani che riceve assistenza residenziale(RSA) é circa il 3%.
1\
Il 5% circa riceve assistenza domiciliare, la rimanente porzione é a carico della famiglia.
Le famiglie in Lombardia sono circa 4 milioni e mezzo per 10 milioni di abitanti circa e la composizione media é di circa 2.2 persone per nucleo familiare.
2\
Sapendo che gli anziani di età > 65 anni sono in Lombardia 2.295.835 e gli studenti(non universitari) 1.188.000 circa , calcolino gli amici epidemiologi, a fronte di una probabilità media di contagio del 50% in casa per il secondo componente della famiglia
3\