Oggi è una giornata molto importante per la sinistra spagnola. Pablo Iglesias si è dimesso da vicepresidente del governo per candidarsi alla presidenza della regione di Madrid contro la contestatissima Isabel Díaz Ayuso del PP. Ciò comporta diversi elementi importanti. 1/8
Unidas Podemos era in grossa difficoltà a Madrid dopo la scissione di Más País (ex sindaca di Madrid Manuela Carmena e Íñigo Errejón), rischiava di non entrare in consiglio, la candidatura di Iglesias restituisce iniziativa. Ha proposto a Más País un'alleanza per le regionali.2/8
Ayuso è una Susanna Ceccardi spagnola: giovane, di ultradestra, becera. E ha gestito la pandemia in maniera crimimale. La destra è forte a Madrid, ma Iglesias nei dibattiti sarebbe un'arma forte per mettere in difficoltà la presidente uscente. Riapre i giochi elettorali. 3/8
Iglesias, inoltre, ha proposto che gli succeda come vicepresidente del governo e candidata di UP alle prossime elezioni politiche Yolanda Díaz, giuslavorista comunista, apprezzatissima ministra del lavoro. Una donna, e non di Podemos. Un cambio epocale, se andasse in porto. 4/8
Tutto ciò si inserisce in un contesto in cui Ciudadanos si sta riorientando verso i socialisti, mentre a destra si rinsalda l'asse PP-Vox. Alla sinistra serve battere un colpo per non sparire dal dibattito, e Iglesias ha messo in campo se stesso in questa partita. 5/8
La mossa è molto rischiosa: lasciare governo e leadership nazionale per un'elezione regionale a cui il proprio partito arriva in condizioni di debolezze assolute. Nessuno può dire che a Iglesias manchi il coraggio. Scommette troppo forte sul proprio carisma personale? Chissà. 6/8
Di sicuro le elezioni regionali di Madrid, che potevano essere un gioco limitato alla contesa tra la destra becera di Ayuso (sempre più vicina ai fascisti di Vox) e un asse di centrosinistra tra PSOE e Cs, ora vedranno una voce di sinistra che sarà davvero difficile ignorare. 7/8
L'altra faccia della medaglia è: cosa succede se va male? Possono Podemos e tutta Unidas Podemos sopravvivere a un fallimento di Iglesias? D'altra parte, la sua figura nazionale dopo anni di sovraesposizione è usurata, e un ricambio sarebbe comunque inevitabile. Lui ci prova. 8/8
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