Nelle ultime ore è tornato in auge il messaggio che i vaccini per #Covid19 conterrebbero pezzi di feti abortiti creati appositamente per la loro fabbricazione. Visto che si tratta di un evergreen, cerchiamo di chiarire la situazione
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Molti dei farmaci oggi sul mercato vengono sperimentati prima in vitro e poi in vivo. In vitro si valutano alcune caratteristiche del prodotto anche attraverso l'utilizzo di cellule di origine umana opportunamente "coltivate" in laboratorio.
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Ciò permette di studiare nel dettaglio l'interazione tra la molecola da sperimentare e il "sistema" su cui andrà ad agire. tra le cellule di derivazione umana più famose ci sono le HeLa e le HEK.
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Le prime sono le cellule derivate dal tumore alla cervice uterina della signora Henrietta Lacks nel lontano 1951. Le seconde sono cellule provenienti da un feto abortito nel 1973.
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Entrambe le tipologie di cellule, grazie a particolari procedimenti, sono state rese immortali. Poste in determinate condizioni sperimentali le HeLa e le HEK si replicano all'infinito e con più facilità delle cellule adulte Per questa ragione rappresentano un buon modello.
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Nella produzione dei vaccini, tra cui quelli a vettore virale per Covid-19, l'utilizzo delle HEK (che ripeto, esistono dal 1973) è fondamentale poiché queste rappresentano il serbatoio per far crescere il virus che serve a trasportare le info utili alla produzione della spike
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Una volta fatto moltiplicare il virus, il tutto viene prelevato e purificato in modo tale che il vaccino sia composto solo dal vettore virale. Nel vaccino dunque NON ci sono tracce di cellule HEK. Ci fossero sarebbe un gran problema dal punto di vista della sicurezza.
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Riassumendo: per realizzare i vaccini non vengono creati appositamente dei feti ma si sfruttano delle cellule prelevate 50 anni fa. All'interno dei vaccini non ci sono frammenti cellulari.
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Ripasso sulle varianti... e sul "varianterrorismo".
Come spargere un po' di paura il pomeriggio di Pasquetta? Semplice, titolando a nove colonne che in Giappone c'è la nuova variante E484K che sfugge ai vaccini.
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premessa: i virus più si diffondono e moltiplicano e più portano con sé errori di "copiatura" del proprio codice genetico. Sono le mutazioni. Quando queste si accumulano al punto tale da generare cambiamenti nel virus siamo di fronte alla nascita di una "variante"
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Varianti differenti possono contenere mutazioni comune. E' questo il caso -ad esempio- di E484K riscontrata in Giappone ma già conosciuta nelle varianti Sudafricana e Brasiliana
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