Quando berlusconi fece causa a Luttazzi e Travaglio per L'odore dei soldi, causa che a proposito della censura che alla Rai non c'è e non c'è mai stata costò a Luttazzi la chiusura del programma e la cacciata da tutte le scuole del regno voleva 10 milioni di euro di risarcimento.
Quel procedimento arrivò fino in Cassazione dove i giudici non solo respinsero il ricorso di b. ma stabilirono che quell'intervista rispettava tutti i parametri di cronaca, informazione e satira: in poche parole, la libertà di espressione.
L'intervista andò in onda il 14 marzo 2001, la sentenza della corte di appello che affermava la correttezza dell'intervista porta la data del 18 ottobre 2006 e quella definitiva della Cassazione risale al 2015:
per ristabilire un diritto ci sono voluti 14 anni mentre Luttazzi, colpito anche dall'editto bulgaro insieme a Biagi e Santoro in Rai non mette piede da venti: questo, naturalmente, perché la censura non c'è.
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Il 30 aprile l'Agcom ha richiamato Giletti per le puntate: 12 e il tempo: fra i 50 e gli 80 minuti ciascuna dedicati al caso Genovese e alle violenze sessuali subite dalle ragazze che frequentavano le sue festicciole.
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Giletti ha capito subito la lezione e sta facendo la stessa cosa con la vicenda del presunto stupro in cui è coinvolto il figlio di Grillo, di cui si sta occupando da quando uscì il video di Grillo.
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Ora la domanda è d'obbligo: a che servono gli organi di controllo se poi nessuno rispetta le regole? Se noi veniamo fermati una volta per eccesso di velocità paghiamo la multa e morta lì, ma se ci fermano per 12 volte per la stessa infrazione ci ritirano la patente.
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Ad ogni ricorrenza della "festa" della mamma c'è sempre qualcuno che ci ricorda che in Italia nascono pochi bambini e che le famiglie vere sono quelle dove ci sono i figli.
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Figli che come natura prevede si fanno in due ma caso strano nessuno apre il dibattito il 19 marzo, festa del papà.
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Un paese regredisce anche quando si fanno delle sottolineature che non hanno ragione di essere: regalare figli alla patria, pensare che le donne si possano ridurre al ruolo di fattrici era una robaccia fascista.
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Il Falcon, utilizzato da #Casellati come un taxi è un trireattore con autonomia intercontinentale.
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E' l'aereo che si usa per le urgenze, per trasportare organi da trapiantare, per andare a recuperare italiani in pericolo anche nelle zone più pericolose del mondo.
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E' un aereo che è sempre pronto a decollare durante tutte le 24 ore di tutti i giorni, ma la seconda carica dello stato col profondo senso di rispetto per il paese e i cittadini che l'ha sempre distinta, specie quando spergiurò che Ruby era la nipote di Mubarak
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Il poliziotto che si rivolge con fare arrogante e intimidatorio alla cittadina Michela #Murgia mentre controlla il suo permesso per viaggiare perché certa politica l'ha indicata come una che "offende le divise" e non è vero, è un problema grave e serio. #29aprile
In un programma dove si parlava anche del coraggio di un ragazzo che è stato sfregiato per difendere un'amica i due uomini presenti al dibattito: salluti e severgnini, non sono riusciti a dire che Michela #Murgia ha subito un abuso. #ottoemezzo
E questo è l'opinionismo, il giornalismo onnipresente tutti i giorni in tivù.
Della visita di Renzi da bin Salman e delle ovvie polemiche sull'opportunità che un senatore abbia relazioni economiche con un regime dove si squartano i dissidenti per due settimane se ne è parlato solo sui social.
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In tivù e su gran parte della stampa la parola d'ordine era "passare oltre fischiettando".
Del video di Grillo, diffuso solo nei social, hanno parlato tutti e subito.
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Intere trasmissioni, paginate di giornali dedicate a quella vicenda mentre di renzi e dei suoi rapporti con le dittature, dei suoi viaggetti a Riyad e Dubai non se ne parla più perché non c'è il reato,
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A parlare pubblicamente di molestie online chiamano sempre persone famose che lo fanno da posizioni in cui difendersi è più facile.
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Ma con tutto il rispetto per loro, molestie, insulti e minacce sono un problema serio per tutti, nei social ci sono migliaia, ma penso anche milioni di persone che subiscono ogni giorno, a volte per anni, gente di cui non si occupa nessuno,
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nessuno parla di loro e nessuno va a chiedere loro come si sentono ad essere aggredite appena mettono gli occhi sulle proprie pagine social o leggendo le mail.
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