Giovanni Falcone diceva che "non è importante quello che le persone dicono ma quello che le persone fanno".
Per la prima volta nella storia la sentenza di un processo il cui svolgimento è stato tenuto nascosto all'opinione pubblica
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arrivata solo al primo grado grazie ai tempi elefantiaci della giustizia ha stabilito che ci fu un momento in cui lo stato anziché combattere la mafia trattò con la mafia, ha emesso condanne pesantissime per alti ufficiali delle istituzioni
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e non solo si parla ancora di trattativa "presunta", non solo nel parlamento europeo siede un indagato per le stragi di mafia il cui partito, nato per volontà di un condannato per mafia è stato fatto entrare dalla porta principale nel governo 'dei migliori'
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ma da molto tempo c'è in atto una gigantesca operazione di discredito contro i giudici che indagano sulle collusioni tra mafie, politica e istituzioni
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i quali, a cadenza praticamente quotidiana, vengono delegittimati dalla politica, da un certo 'giornalismo' e da un'opinione pubblica lobotomizzata dalla propaganda. #Report #Reportrai3 #25maggio
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Il 30 aprile l'Agcom ha richiamato Giletti per le puntate: 12 e il tempo: fra i 50 e gli 80 minuti ciascuna dedicati al caso Genovese e alle violenze sessuali subite dalle ragazze che frequentavano le sue festicciole.
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Giletti ha capito subito la lezione e sta facendo la stessa cosa con la vicenda del presunto stupro in cui è coinvolto il figlio di Grillo, di cui si sta occupando da quando uscì il video di Grillo.
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Ora la domanda è d'obbligo: a che servono gli organi di controllo se poi nessuno rispetta le regole? Se noi veniamo fermati una volta per eccesso di velocità paghiamo la multa e morta lì, ma se ci fermano per 12 volte per la stessa infrazione ci ritirano la patente.
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Quando berlusconi fece causa a Luttazzi e Travaglio per L'odore dei soldi, causa che a proposito della censura che alla Rai non c'è e non c'è mai stata costò a Luttazzi la chiusura del programma e la cacciata da tutte le scuole del regno voleva 10 milioni di euro di risarcimento.
Quel procedimento arrivò fino in Cassazione dove i giudici non solo respinsero il ricorso di b. ma stabilirono che quell'intervista rispettava tutti i parametri di cronaca, informazione e satira: in poche parole, la libertà di espressione.
Ad ogni ricorrenza della "festa" della mamma c'è sempre qualcuno che ci ricorda che in Italia nascono pochi bambini e che le famiglie vere sono quelle dove ci sono i figli.
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Figli che come natura prevede si fanno in due ma caso strano nessuno apre il dibattito il 19 marzo, festa del papà.
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Un paese regredisce anche quando si fanno delle sottolineature che non hanno ragione di essere: regalare figli alla patria, pensare che le donne si possano ridurre al ruolo di fattrici era una robaccia fascista.
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Il Falcon, utilizzato da #Casellati come un taxi è un trireattore con autonomia intercontinentale.
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E' l'aereo che si usa per le urgenze, per trasportare organi da trapiantare, per andare a recuperare italiani in pericolo anche nelle zone più pericolose del mondo.
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E' un aereo che è sempre pronto a decollare durante tutte le 24 ore di tutti i giorni, ma la seconda carica dello stato col profondo senso di rispetto per il paese e i cittadini che l'ha sempre distinta, specie quando spergiurò che Ruby era la nipote di Mubarak
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Il poliziotto che si rivolge con fare arrogante e intimidatorio alla cittadina Michela #Murgia mentre controlla il suo permesso per viaggiare perché certa politica l'ha indicata come una che "offende le divise" e non è vero, è un problema grave e serio. #29aprile
In un programma dove si parlava anche del coraggio di un ragazzo che è stato sfregiato per difendere un'amica i due uomini presenti al dibattito: salluti e severgnini, non sono riusciti a dire che Michela #Murgia ha subito un abuso. #ottoemezzo
E questo è l'opinionismo, il giornalismo onnipresente tutti i giorni in tivù.
Della visita di Renzi da bin Salman e delle ovvie polemiche sull'opportunità che un senatore abbia relazioni economiche con un regime dove si squartano i dissidenti per due settimane se ne è parlato solo sui social.
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In tivù e su gran parte della stampa la parola d'ordine era "passare oltre fischiettando".
Del video di Grillo, diffuso solo nei social, hanno parlato tutti e subito.
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Intere trasmissioni, paginate di giornali dedicate a quella vicenda mentre di renzi e dei suoi rapporti con le dittature, dei suoi viaggetti a Riyad e Dubai non se ne parla più perché non c'è il reato,
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