Lezioni brevi di Social Network:
Argomento: "Come discute un troll"
Il troll (per stupidità propria o perché aizzato da una qualche "bestia") attacca un utente (in questo caso @martafana).
Attenzione: non discute mai nel merito del tweet, ma sputa la sua
> #BastaTroll
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merda sull'utente (della cui vita e storia professionale, ovviamente, non sa nulla).
Non appena lo svergogni o gli mostri la sua inutilità, il troll risponde con menzogne, che nulla c'entrano con quanto aveva scritto prima.
L'esempio (tralasciando i deliri su persone
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reali e leoni) è lampante:
"Se un tizio è un criminale è colpa degli sgravi fiscali"
Non solo questa frase non l'ha scritta Marta, ma nemmeno lui nel suo primo tweet.
Finge, cioè, che quello fosse il suo argomento, sperando che qualcuno cada nella sua menzogna.
🙄
Poi,
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quando qualcuno ( @Giocagnaccio ) avanza una critica politica, ecco che, non avendo le capacità intellettuali per rispondere, attacca di nuovo la persona (o il suo nick).
Fine della lezione.
Ma la risposta ai troll è sempre una: il blocco.
Quindi ...
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...
Puff!
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Ne ho le palle piene di questo liberismo d'accatto, per cui ogni volta che c'è un morto, un incidente o un'altra grave schifezza, tutti a dire che "si tratta di singoli criminali", che "non bisogna incolpare tutti gli imprenditori", che "il tessuto è
> #PrenditoriaItaliana
onesto", etc.
Io lo so che ci sono tantissimi imprenditori onesti e seri (son stato un piccolo imprenditore anch'io), ma appena uno dice "rafforziamo i controlli", "miglioriamo le norme sulla sicurezza", "aumentiamo le pene a chi mette a rischio i
> #PrenditoriaItaliana
>
lavoratori", etc., ecco risuona il coro dei difensori del "crimine organizzato", che urla ai comunisti, al default economico, a Soros che vuole comprarsi le nostre aziende, e altre idiozie simili.
Vuoi dire che i liberali de' noantri non s'aggrappano alle idiozie deluchiane per dare addosso ai lavoratori e cercare deprimere ulteriormente i salari?
Questi fautori dello schiavismo non spiegano che il
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bracciante stagionale spesso lavora per 4-500 euro per un mese o due e poi sta mesi senza lavoro e con reddito zero.
Non ti raccontano che su di lui viene scaricato il "rischio d'impresa", che si dovrebbe assumere il datore di lavoro.
Non ti dice che in altri paesi
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d'Europa, come la Germania, esiste il salario minimo, mentre in Italia esistono contratti nazionali (che comunque prevedono tariffe più basse), ma non è obbligatorio applicarli.
Non sa (?) che puoi recarti sul posto e non venire pagato perché piove,
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Ecco che mi tocca, quindi, rispiegare a ignoranti e mistificatori (come @ilgiornale) le regole della navigazione e del soccorso in mare coinvolte.
Partiamo dal termine "speronamento".
Lo speronamento è solo quando la "prua" di una nave ne colpisce un'altra.
Quello fra
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la #SeaWatch e la motovedetta della @GDF è stato un abbordo laterale semplice.
Avvenuto per un'irregolare manovra ostruttiva della motovedetta e che, malgrado l'utilizzo di bow-thruster e stern-thruster (eliche di manovra) a tutta potenza, SeaWatch non è riuscita a impedire.
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Non credo che tutti coloro a cui è piaciuto il tweet, fossero d'accordo anche sul nostro antimilitarismo, ma che avessero, semplicemente, apprezzato un pezzetto d'umanità.
Fra tutte queste interazioni, un unico commento stonato:
Una trollata, con la tipica frase butatta lì
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per disturbare.
Non si trattava di una critica alla nostra amicizia o alle nostre idee antimilitariste, che ci poteva stare (uno può legittimamente pensare che l'esercito serva), ma la solita idiozia d'antitesi geopolitica.
Fai una cosa in Italia, "prova a farla in Burundi
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Se il popolo da combattere è il tuo (perché, magari, ti fa comodo schiavizzarlo perché lavori in miniera) è un po' più complesso, ti rovini delle amicizie, ma si fa.