Thread by @LucaBellinzona

[Thread lungo, vi avviso]
Oggi comincia il #PrideMonth2021 e credo che, più di altri anni, questa volta sia importante trasformare questa ricorrenza in un occasione di dialogo e di confronto rivolto a tutto il paese.

Negli ultimi 5 giorni (e ribadisco 5 giorni, non 5 mesi) infatti si sono susseguite una serie spaventosa di manifestazioni omofobe che fanno tornare il paese indietro di anni sul piano del rispetto e della tolleranza.

27 maggio: in prima serata nel "programma" (senza offesa per i programmi seri) dritto&rovescio si parla di ddlzan e si afferma “dall’omosessualità si può guarire". Un aberrazione scientifica che perpetua l'idea che la comunità LGBT sia composta da malati di mente da internare.

Lo stesso giorno a Eboli (Salerno), una professoressa di una scuola media, rivolgendosi ai suoi alunni, insegna loro che gli omosessuali sono malati e scarti della natura. Immagino non abbia nemmeno pensato all'ipotesi che un suo studente potesse far parte della comunità LGBT.

Immaginate cosa potrebbe aver provato un ragazz* omosessuale nel sentirsi definire "malato" o "scarto della natura". Parole gravissime, soprattutto se dette da chi dovrebbe formare i cittadini di domani. Spero che il Ministero agisca presto per punire questa persona.

Proseguendo il 28 maggio in provincia di Pavia una coppia gay è costretta a lasciare la propria casa. Intervistati hanno detto: “sparano di continuo pallini d’acciaio con una pistola ad aria compressa contro la nostra abitazione e lanciano uova, in paese siamo odiati e derisi”.

Come si può tollerare che, in un paese civile, sia chi non ha fatto nulla a doversene andare mentre chi non conosce altro linguaggio che non sia quello della violenza, può restare comodamente a casa sua? È questo il rispetto e l'ordine di cui tanti, soprattutto a destra, parlano?

Il 29 maggio poi, nel centro storico di Palermo, una coppia di ragazzi torinesi viene barbaramente picchiata da un branco di minorenni. Un fatto gravissimo, non solo perché avvenuto alla luce del sole e nessuno è intervenuto ma, soprattutto, per l'età degli aggressori.

Se un minorenne compie un atto del genere significa che in casa, dai loro genitori, hanno imparato non il rispetto e la tolleranza, ma l'odio e la violenza. Ma non perdo la speranza nelle nuove generazione perché sono consapevole che sono casi isolati, e che la colpa non è loro.

Ma di chi, evidentemente, ha fallito nel suo ruolo di genitore non riuscendo a insegnare i giusti valori ai propri figli.

Arriviamo poi alla giornata di ieri, 31 maggio, in cui un ragazzo di Roma, dopo aver fatto coming out, è stato prima preso a botte dal padre e poi cacciato di casa. Avete capito bene: un padre ha rinnegato il figlio arrivando addirittura a lasciarlo in mezzo a una strada.

Ora questa triste vicenda ci fa capire come mai tantissimi ragazz* evitano di fare coming out in famiglia (ma anche fuori) e ci fa comprendere anche come mai, tra i giovani della comunità LGBT, ci sia così tanto malessere che può anche alle volte sfociare in atti terribili.

Detto questo è chiaro come in questo paese serva un cambiamento radicale, per non dire addirittura una rivoluzione culturale, affinché si instauri un clima di amore e di rispetto e si isoli chi, invece, all'amore risponde con la violenza e la discriminazione.

Certo è che una legge contro l'omotransfobia sarebbe non utile, di più! Proprio per questo spero che la mobilitazione generata dal #PrideMonth possa portare a una rapida (e possibilmente senza modifiche) approvazione del #ddlZan fermo ormai da mesi in Senato

Detto questo buon #PrideMonth2021 a tutt* e, soprattutto, ci vediamo al Pride di Milano il 26 giugno. Mi raccomando, non mancate!
#1giugno