Il senatore Romeo interroga il ministro della Salute Speranza sul perché c’è una testarda quanto ingiustificata insistenza su un protocollo di tachipirina e vigile attesa a sfavore, invece, di un protocollo di efficaci cure precoci domiciliari.
Speranza risponde alla domanda di Romeo sostenendo che a domicilio viene trattata la “forma lieve di Covid”. Attenzione, questo è il punto. Il covid esordisce sempre in “forma lieve” ma in alcuni soggetti, non curato, evolve in forma moderata e poi si complica in forma grave. 🔽
Il covid, a domicilio, va curato con farmaci idonei ad evitare il passaggio dalla forma lieve a forme complicate, facendo al contempo molta attenzione ai segnali di evoluzione in forme più severe, in presenza dei quali le cure iniziali vanno implementate con ulteriori presidi 🔽
farmacologici, fino alla risoluzione della malattia. Curare a domicilio solo la forma lieve di covid, significa trascurare la strategia che permette a un medico preparato di intercettare l’evoluzione della malattia in forme complicate 🔽
e intervenire con efficacia per ottenerne la remissione. Trattare a domicilio le forme lievi di covid, senza aspettarsi che ogni forma lieve possa trasformarsi in forme più gravi di malattia, che possono essere anche loro trattate e guarite a domicilio da medici preparati, 🔽
significa, appunto, non intervenire, ovvero intervenire solo con tachipirina e vigile attesa. La risposta di Speranza è nell’esordio: a domicilio hanno attrezzato i medici a non trattare il covid, perché le forme lievi possono guarire anche senza trattamento. 🔽
Tutt’al più devono, con la “vigile attesa”, monitorare gli aggravamenti, che senza cure iniziali idonee ad evitarli saranno più frequenti, per poter riferire “in tempo” il paziente ad ospedali sovraffollati sia nei reparti di ricovero ordinario che nelle terapie intensive.
Speranza e il Ministero della Salute devono fare in modo che i medici siano istruiti non sul trattamento a domicilio delle forme lievi ma su come evitare il passaggio di una forma lieve in una forma grave, complicata da un avanzato impegno polmonare e sistemico. 🔽
I medici sul territorio devono poter intercettare le complicazioni del covid per stroncarle prima che i pazienti necessitino di ricovero ospedaliero. Oggi questo si può fare.
Conclusione della risposta di Speranza e replica di Romeo.
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Le cure ci sono. Ci sono sempre state. Ma sono cose vecchie. Terapie vetuste che usavano i medici quarant’anni fa.
Sanno di vecchio. Mettono in ridicolo le ricerche di eminenti scienziati che non hanno condotto a nulla. 🔽
Richiederebbero di rivedere il sistema formativo dei medici. Di capire perché un medico, che utilizza i farmaci per curare le persone ... 🔽
... non si preoccupa di comprendere e di verificare, tramite le sue conoscenze e il suo raziocinio, se lasciare a casa un anziano ammalato di Covid, con patologie pregresse a rischio, con la sola Tachipirina, in vigile attesa,🔽
Qualcuno ha mai sentito parlare come indicatore del tempo che passa tra i sintomi e la diagnosi? Un indicatore che ci dice quanto in fretta riusciamo a intervenire.
C’è un filo che collega tutto, dalla statistica alla clinica pratica.
Da fine febbraio 2020 ad ora si parla di pronto soccorso, occupazione di posti letto, di terapie intensive, con una visione esclusivamente ospedalocentrica. In 12 mesi abbiamo imparato molto poco.
Dr Cavanna
Il trattamento precoce ci ha permesso di salvare tante vite.
Perché è stata sospesa la vaccinazione con il vaccino COVID-19 AstraZeneca?
Una forma specifica di grave trombosi venosa cerebrale associata a deficit piastrinico (trombocitopenia) e sanguinamento è stata identificata in sette casi (al 15 marzo 2021) in associazione temporale
con la vaccinazione con il vaccino COVID-19 AstraZeneca.
(1) È una malattia molto grave che è anche difficile da trattare. Dei sette individui affetti, tre individui erano morti.
(2) Gli individui affetti avevano un'età compresa tra circa 20 e 50 anni.
(3) Sei delle persone affette avevano una particolare forma di trombosi venosa cerebrale, chiamata trombosi della vena sinusale. Tutti e sei gli individui erano donne giovani o di mezza età.
"I dati sono schiaccianti: siamo in una pandemia, e questo è un modo incredibilmente efficace per combatterla. Se usiamo ampiamente l'#ivermectina, le nostre società possono aprirsi". 🔽
Questo ha dichiarato il prof Paul Marik, direttore delle cure di emergenza e polmonari presso la Eastern Virginia Medical School negli Stati Uniti, coautore di uno studio peer-reviewed sull’ivermectina che sarà pubblicato sulla rivista statunitense Frontiers of Pharmacology. 🔽
In questo studio si afferma che le prove sull’efficacia dell’ivermectina sono così forti che il farmaco - usato per trattare pidocchi e scabbia - dovrebbe diventare una terapia standard ovunque, accelerando così la ripresa globale.
I ricoveri e la morte del COVID-19 possono essere ridotti con il trattamento ambulatoriale. 🔽
Se gli studi clinici non sono fattibili o non forniscono indicazioni tempestive ai medici o ai pazienti, è necessario esaminare altre informazioni scientifiche relative all'efficacia e alla sicurezza dei farmaci. 🔽
Citati in questo articolo sono più di una dozzina di studi che hanno esaminato una serie di farmaci esistenti. Gli agenti proposti sono quelli che hanno un supporto clinico apprezzabile e sono fattibili per la somministrazione in ambiente ambulatoriale. 🔽