Lavoro straordinario di @ikashnitsky
e al. (lista completa autori nel tweet qui sotto).
Calo della speranza di vita nel 2020 in 27 paesi su 29 analizzati.
Nei paesi dell'Europa occidentale un calo comparabile avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale. academic.oup.com/ije/advance-ar…
Solo Danimarca e Norvegia (Finlandia nelle donne) hanno evitato un calo nella speranza di vita.
Le donne in 8 paesi e i maschi in 11 hanno registrato calo >1 anno di speranza di vita.
In media recentemente sono stati necessari 5.6 anni per guadagnare 1 anno di life expectancy.
In Europa il calo di speranza di vita è attribuibile soprattutto agli over 60. Invece in US il maggior contributo è stato da under 60. Maggiori comorbilità, iniquità nell'accesso alla sanità per i lavoratori e "structural racism" sono possibili spiegazioni.
Per 18 paesi di cui si sono ottenuti dati completi il calo è spiegato in buona parte dai decessi COVID. In alcuni paesi il calo (lieve) della mortalità per altre cause ha mitigato il calo nella speranza di vita (o azzerato solo in Danimarca e Norvegia).
I dati su altri paesi non sono completi, non rendendo possibile un'analisi altrettanto accurata. Tuttavia è possibile, in base a evidenze emergenti, che paesi "low" e "middle income" abbiano subito cali anche maggiori della speranza di vita.
Infine, purtroppo, è possibile che non stiamo parlando di uno "shock temporaneo". La potenziale morbidità a lungo termine + cure ritardate per altre patologie + aumento delle disuguaglianze potrebbero lasciare "cicatrici" di lunga durata nella salute globale.
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Colpisce il dato di Hong Kong. Soprattutto l'andamento dei decessi (più chiaro in scala log) è preoccupante.
Ovviamente non bisogna dimenticare lo storico (a destra).
Però alcune cose interessanti emergono dal "caso" Hong Kong.
Thread...
Il famoso "disaccoppiamento" tra casi e decessi non si vede ad Hong Kong. Particolarmente rilevante il confronto, in questo senso, con la Nuova Zelanda, altro paese che ha avuto approccio zero COVID molto efficace.
Anche a Hong Kong questa ondata è omicron. Ulteriore conferma che occorre intendersi bene sul discorso "mild"...
Per essere più precisi a HK omicron è soprattutto B.2.
Ma difficile sia questo a spiegare il mancato disaccoppiamento (importante però la maggior infettività...).
Da un po' di giorni si parla di questo "studio e metanalisi" di "esperti" "della Johns Hopkins University" che dimostrerebbe che i "lockdown" "non funzionano".
Per qualche giorno è stato anche immagine profilo di un noto virologo.
NB: intento sarebbe dimostrare che i lockdown non hanno funzionato. Ma attenzione, non in generale, ma proprio quelli di inizio 2️⃣0️⃣2️⃣0️⃣. Si vede dalle date di fine studio dei lavori presi in esame.
Ma in breve:
▪️non è uno "studio"
▪️non è una "metanalisi"
Due grafici interessanti su impatto di #Omicron negli ospedali di New York. Considerando le dovute differenze possono comunque forse aiutare a capire qualcosa...anche su casa nostra.
Sintesi estrema: i letti non aumentano. Se entrano covid escono altri.
⬇️
1/10
Acute care beds (~ la nostra Area Medica).
1️⃣ Inizia l'aumento dei pazienti #Covid e calano i pazienti totali in ospedale. Perché si aumentano le dimissioni. Contemporaneamente si riducono/bloccano i ricoveri programmati o si chiede al PS di essere più "selettivi"...
2/10
...cercando di ricoverare meno. Tutto per prepararsi all'aumento previsto.
2️⃣ Un certo numero di letti sono comunque vuoti. Non ho idea come funzioni a NYC il conteggio. La % di occupazione, poco sopra 80%, sembra un po' bassa rispetto a quanto succede da noi...
3/10
È uscito un interessante comunicato stampa di @Fiaso_it
Ci sono varie cose (speriamo esca presto il rapporto completo). Breve commento:
1)giusto contare "per" e "con"
2)non tutti i "con" sono =
3)attenzione a chi dice "vabbè non sono malati, no problem".
Analisi un po' più lunga.
1️⃣ Partiamo dalla fine. Il Presidente di @Fiaso_it parla della necessità di creare strutture multispecialistiche per seguire adeguatamente i pazienti positivi ma affetti da altre patologie. Idea interessante. Non di facile realizzazione se hai: 1/
▪️tanti pazienti PER covid
▪️tanti pazienti CON covid + patologia xyz
▪️pazienti NON covid con patologia xyz.
Su numeri più bassi concordo sia molto utile. Con i numeri attuali mi sembra che non si possa andare molto oltre la sopravvivenza.
2/
Ecco l'ennesima conferma da parte di due personaggi che preferiscono sempre gettarla in vacca.
Anche su temi importanti che meriterebbero discussione approfondita. 1) gestione ospedali 2) parametri e misure zone a colori 3) isolamento/quarantena #Bassetti e @azangrillo
1/8
1️⃣ vero che il carico assistenziale di un paziente "per" covid o "con" covid è diverso ma farne solo questione di conteggio non serve a nulla.
▪️positività può comunque peggiorare la prognosi (per 1000 motivi riguardanti la fisiopatologia ma pure l'organizzazione del reparto) 2/8
▪️obiettivo delle soglie ospedaliere sarebbe ridurre impatto sugli ospedali. I positivi comunque impattano. Se in più trasformi reparti per "ritardare" il cambio colore stai proprio facendo ciò che si sarebbe voluto evitare (cc @vi__enne).
3/8
Ecco uno dei motivi per cui mi sembra surreale la discussione sulle #Quarantene in questi giorni.
Non sappiamo quante quarantene genera un positivo (a fine dicembre 2021!).
Alcuni punti collegati a questo nei tweet seguenti.
1️⃣ molto concreto come sempre @539th. Con molti contatti e la nota infettività di #Omicron potremmo avere quarantene più brevi ma averne tante. Quante? Boh. Ma il rischio di non cambiare nulla o fare pure peggio esiste.