Brano tratto da
COME SI DIVENTA NAZISTI
di W. S. Allen
«Negli ultimi due mesi prima che Hitler giungesse al potere, i socialisti caddero in preda a uno strano senso di fatalismo.
«Dall’estate avevano perso la fiducia di riuscire a dominare gli eventi; non indissero altre riunioni pubbliche ...
«Un semplice operaio riassunse in breve lo stato d’animo generale: vedeva che i nazisti possedevano ormai una forza soverchiante, principalmente finanziaria;
«non voleva indietreggiare di fronte a loro – ... fu alla testa di uno scontro con alcune SA, e per questo fu condannato al carcere – ma sentiva che i nazisti avrebbero preso il potere e che egli non aveva modo di impedirlo: dopo tutto "egli non era che una figura d’ultimo piano"
«Anche tutta la cittadinanza era convinta dell’inevitabilità della vittoria nazista: era opinione diffusa che la NSDAP avesse già compilato le liste per la distribuzione delle cariche principali.
« [...] la possibilità di una avanzata comunista a Thalburg continuava a fornire un capro espiatorio ai nazisti, una nuova causa di preoccupazione ai ceti medi, un altro motivo ai socialisti di sentirsi in stato di assedio.
« [...] Come un veliero imprigionato nelle calme equatoriali, la città si era allontanata dalla democrazia, ma non era ancora in vista del nuovo ordinamento.
I fattori che portarono Thalburg sull’orlo del Terzo Reich
«con una maggioranza nazista di tre quinti (quasi il doppio della media nazionale) non furono molti, ma complessamente intrecciati fra loro. Primo di tutti, la depressione: sebbene soltanto la classe operaia soffrisse fisicamente,
«nei tre anni di crisi, il ceto medio della città ne risentiva in modo più decisivo, per il terrore di una catastrofe definitiva che lo riducesse allo stesso destino dei «senzatetto» o di una rivoluzione sociale che distruggesse il suo decoro.
«Più importante della miseria effettivamente prodotta dalla depressione, era il costante rinnovarsi di avvenimenti che la sottolineavano.
Ci furono soltanto diciassette fallimenti a Thalburg in tutto il corso della crisi, undici dei quali colpirono piccoli proprietari
«di negozi secondari e gli altri sei dovuti a cause estranee alla depressione; ma i fallimenti si susseguirono per un lungo periodo di tempo e ciascuno di essi comportò prolungati e angosciosi procedimenti legali, tutti riportati fedelmente dalla stampa.
«Nel momento culminante della disoccupazione, cioè nell’aprile 1932, soltanto l’8 per cento della cittadinanza era disoccupato,
«ma le costanti proteste, i tafferugli, le dimostrazioni e l’affluire incessante degli operai dalle facce grige all’ufficio distrettuale di collocamento mantenevano lo spettro della disoccupazione in primo piano nella mente dei borghesi.
«L’agitazione nazista sfruttò questo stato d’animo e esasperò il turbamento dell’atmosfera.
«La disperazione dei disoccupati, non solo incuteva terrore e ripugnanza nel ceto medio, ma distruggeva la fiducia dei lavoratori in sé stessi: anni di ozio ne avevan minato lo spirito di disciplina;
«l’impotenza dei loro sindacati li lasciava esposti a dure pressioni economiche; gli aumenti di salario conquistati in più di un decennio erano sfumati e anche chi aveva ancora lavoro viveva nel terrore di perderlo.»
« [...] pochi conservatori si resero conto del fatto che i nazisti, dopo aver distrutto i socialdemocratici, si sarebbero rivolti contro i precedenti alleati e avrebbero schiacciato anche loro.»
« [...] Il primo governo di Hitler fu in origine una coalizione.»
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È interessante osservare le modalità con cui le persone difendono i propri pregiudizi con le unghie e coi denti.
Personalmente preferisco mettere in dubbio ogni certezza e affidarmi al metodo scientifico (quello vero, non quella caricatura che viene descritta in TV da gente in conflitto di interessi perché pagata da big player dell'industria farmaceutica mondiale come Bassetti e Burioni).
La Svezia è stata oggetto di numerose speculazioni giornalistiche in questi quasi due anni di pandemia. Il perché è semplice da individuare: hanno gestito la pandemia in modo TOTALMENTE diverso da tutti gli altri paesi.
Non è una questione di selezione dei docenti, né per la matematica né per il #corsivo.
Tutte le riforme degli ultimi 3 decenni del sistema scolastico, a tutti i livelli (dalle elementari all'università) hanno seguito i suggerimenti di Treellle e altri →
@massimogara → think tank liberisti, e si è proceduto con metodicità allo smantellamento di ciò che funzionava (dal tempo pieno con le compresenze alle elementari, agli istituti tecnici a matematica forte alle superiori, alle lauree quadriennali all'università.
→
@massimogara → Nel mentre si sono perseguiti paradigmi ASSURDI come il fantomatico "successo formativo", le competenze (idea USA), l'aziendalizzazione degli istituti scolastici, la valutazione censitaria tramite test INVALSI non fondati scientificamente (altra americanata), →
Questo video è stato CANCELLATO da @YouTube da vari canali, in inglese e pure nella versione sottotitolata in ita.
Quali "Norme della community" violerebbero degli scienziati che esprimono le loro legittime perplessità?
Presentano fatti e dati oggettivi, e esprimono dubbi. 1/2
La versione che c'è per ora a questo link è stata doppiata in italiano. Guardatela e diffondetela finché è ancora a disposizione. Allo stesso link troverete anche il testo degli interventi svolti durante il video dal prof. Doshi e dalla prof.ssa Wastila.
Dimenticavo di specificare che l'argomento è la nuova procedura operativa che ha trasformato i dirigenti scolastici in appendici delle USL con il potere di mettere in quarantena SOLO i non vaccinati anche se con tampone negativo appena saranno rilevati due casi in classe.
Thread con modulo di preadesione
(SOLO PER MODENESI, ma retweet graditissimo)
Il gruppo Scuola È in Presenza ( t.me/scuolainpresen… ) e studenti UNIMORE contro il green pass (t.me/joinchat/1kgdC… ) stanno collaborando per rendere disponibile nel modenese (segue)
(segue) un camper laboratorio coi tamponi nasali davvero poco invasivi, in modo da permettere di resistere a chi per ragioni oggettive non può accettare di essere sospeso dal lavoro. Lo stiamo facendo gratuitamente (Daniela Righi, Michela Vandelli e il sottoscritto) e (segue)
(segue) consci della PERICOLOSITÀ che può comportare l'abituarsi e l'accettare il nuovo ordine diagnostico che ci viene imposto. Un mondo distopico dove bisogna dimostrare di essere sani per partecipare alla vita civile, dove è necessario un lasciapassare per lavorare e (segue)
Errata corrige: attenzione che sono presenti SICURAMENTE delle imprecisioni, anche notevoli. In Spagna ad esempio negli spazi chiusi pubblico o comunque aperti al pubblico la mascherina è obbligatoria.