#4dicembre#Afghanistan Tra poliomielite, malattie congenite, amputazioni (alias #povertà e #guerra) la #disabilità è un fatto comune. Con montagne e scalini ovunque l'accessibilità è un miraggio però questo Paese può insegnare tanto su come approcciarsi al tema #Disability 1/7
Qui la disabilità non è più uno stigma, non ti esclude, non ti fa subire un giudizio. Dopo 42 anni di guerra, un numero incalcolabile di amputati, la polio che ancora segna le vite dei bimbi, il paradosso è che la disabilità è ormai normalità.
Basta pensare che due 2/7
importanti comandanti talebani (Dadullah e Omar) erano disabili: al primo mancava una gamba, al secondo un occhio. Eppure erano non solo come gli altri ma considerati più degli altri, nonostante il loro handicap.
È un frutto della rassegnazione e delle tragiche statistiche ma
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è qualcosa che mi fa sempre tanto riflette soprattutto pensando ad una società "avanzata" come la nostra dove la disabilità è ancora una fonte di esclusione e di giudizio.
Gli afghani non si spiegano peró come gli occidentali possano avere una disabilità, per loro noi 4/7
Possiamo curare tutto, abbiamo medicine per ogni cosa. Di fronte alla mia di disabilità si danno sempre spiegazioni epiche, catastrofiche (è caduto dall'aereo😀) cioè le uniche che possono metterli in pace con l'idea che anche nei paesi ricchi non tutto si può curare 5/7
Ora perchè racconto tutto questo? Perchè se in un paese a tratti feroce come l'Afghanistan si riesce a dare pari dignità alla disabilità ci possiamo riuscire anche nei Paesi "civilizzati" come i nostri. Come? imparando a guardare alle persone non ai loro problemi di salute 6/7
Parlando di ragazze e di scuola, ricordate Sotooda la coraggiosa bimba di Herat? Vi ho raccontato della sua sfida (vinta) contro la chiusura delle scuole.
Per il FT è una delle donne più influenti del mondo nel 2021 👏👏👏 7/7 tolonews.com/afghanistan-17…
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#10febbraio Trump e Putin si parlano la guerra in Ucraina potrebbe finire ma ci sono molti aspetti da valutare ed un precedente: l’accordo di Doha
Un thread
I colloqui (di cui sappiamo poco o nulla) potrebbero in una prima fase aggravare lo scontro militare, la Russia è in una posizione di forza, l’esercito ucraino rischia il collasso e quindi è molto prudente in termini “operazionali”. I russi potrebbero cercare di spingere
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Al disgelo e con la primavera (a stagione del fango finita) avanzare verso la sponda orografica sinistra del Dnieper che è probabilmente l’unico obiettivo sin’ora non raggiunto. Odessa pare invece fuori raggio. Tutto questo per trattare da posizione di forza
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#2dicembre l’Afghanistan resta l’archetipo di tutti i conflitti contemporanei anche di quanto sta accadendo oggi in #Siria
Dall’84 in poi, gli Usa usarono dei pericolosi jihadisti per combattere il nemico russo col sostegno dell’alleato pakistano.
Vediamo…🧵
Sostituisci Pakistan con Turchia, Siria con Afghanistan e mujaheddin con HTS (sigla che suona bene ma parliamo di una scissione di Al Qaeda) e siamo alla cronaca di oggi.
Turchia come Pakistan reclama confini sicuri ma in realtà vuole un pezzo di Siria e soprattutto un vicino
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Debole e addomesticato, piú c’è caos in Siria e meglio è per Ankara. Per questo negli anni ha protetto la provincia di Idlib, ultimo bastione jihadista e antigovernativo mentre bombardava i curdi, unica vera forza sul campo non compromessa nè col jihadismo nè col regime assad
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#6novembre #Usa2024 un voto (anche) “di tasca”
Recap:
L’economia americana cresce del 3% circa, l’inflazione è finalmente sotto controllo (rallenta da 6 mesi ed è al 2.4%), i salari sono cresciuti del 6.3% ad agosto
Allora perchè votare contro i dem? Che c’entra Chester?🧵 1/7
Biden? I democratici e la stampa hanno recitato il mantra dell’economia in ottima salute a ripetizione. Personalmente ho spesso citato il caso dell’ hamburger da 16 dollari per sottolineare come ci fosse un problema di percezione in un quadro in cui lavoratori sindacalizzati 2/7
hanno ottenuto aumenti salariali a doppia cifra, seppure dopo scioperi durissimi
Il punto peró è un altro, ed è molto razionale. Con il mix letale covid e guerra in Ucraina (almeno negli Usa lo ammettono, in Europa la narrazione del PUB ci gira intorno) ha portato ad un picco 3/7
#5novembre per l’ennesima volta ho attraversato quel “nulla che sta tra le due coste” e che negli Usa decide guerre e presidenti. Questa volta guidando per 5418 km tra gli swing states.
Alcuni appunti:
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#Vote2024 #ElectionDay #Election2024 #Usa2024
Sui margini della faglia Usa due nordameriche diverse ma con lo stesso passaporto si guardano con odio: traditori della patria dal un lato, nemici della democrazia dall’altro. Città contro aree rurali, donne contro uomini “patriarcali”, evangelici contro miscredenti,
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operai contro finanzieri, giovani contro anziani tradizionalisti, bianchi contro minoranze e via fino a descrivere due idee conflittuali di Paese: una god fearing county (il Paese timorato di Dio) che vive la nostalgia della potenza industriale, degli anni 60, della vittoria
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#2novembre me ne vado da Detroit con la convinzione che la linea Biden su Gaza può portare Trump alla Casa Bianca.
Ecco come:
È rarissimo che la politica estera pesi sulle presidenziali. Non è accaduto per il disastro dell’Iraq con la rielezione di George W Bush.
Il Vietnam
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ebbe un impatto forte dentro i democratici (più guerrafondai dei repubblicani) non sul voto in sè👇
Ma torniamo al 2024: nel sistema dei grandi elettori (ogni Stato ha dei voti che “eleggono” il presidente) il Michigan ne vale 15. Il 10mo stato
2/11 nytimes.com/2018/03/28/opi…
per peso elettorale (primi California e Texas che però sono saldamente il primo dem il secondo rep quindi “non contano”).
Il Michigan invece conta perché è uno stato swing, in bilico. Vincere è cruciale per la Casa Bianca
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#30agosto Grazie agli investigatori e al giornalismo indipendente si scopre che il sospetto sabotatore del
Nord Stream a maggio era di nuovo a Berlino. È fuggito su un auto con targa diplomatica ucraina verso la Polonia.
Spoiler Il governo Scholz è nell’angolo 🧵
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Dall’articolo: “Le ricerche del Frontal della ZDF, dello Spiegel e della radio danese (DR) mostrano ora come il ricercato sia riuscito a sfuggire per un pelo agli investigatori tedeschi - e poco tempo dopo, a quanto pare, ha attraversato il confine polacco verso la sua patria
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in un veicolo con targa diplomatica ucraina”
(…)
Un viaggio di vacanza attraverso la Germania
È la mattina presto del 26 maggio 2024, quando uno degli uomini più ricercati d'Europa mette piede sul suolo tedesco nel porto di Rostock. Volodymyr S viene dalle vacanze a Copenaghen
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