Questa settimana in ambito Farnesina si sono svolte due attività, cabina di regia per l'internazionalizzazione e conferenza permanente Stato-regioni-province autonome-CGIE. Entrambe le occasioni potevano rappresentare un momento di riflessione (1/n)
sul perchè questo Paese sia precipitato nella recessione+disoccupazione+depressione+impoverimento+perdita prospettiva e tutte quelle cose che sappiamo grazie a chi ha avviato dieci anni fa il dibattito che sapete.
Invece nulla.
(2/n)
Siamo ancora fermi alla creazione del portali, alle sinergie, alla necessità di fare sistema e tutto quel ciarpame che continuiamo a sentire da venti o trent'anni, e che finisce sempre per tornare sulla redistribuzione di quello che manca: (3/n)
servono più soldi per la cultura (e chi non è d'accordo), più soldi per la promozione commerciale (ma certo), i consolati e i tribunali non funzionano (come negarlo) eccetera. Ma il vero problema del perchè questi soldi non ci siano non viene affrontato. (4/n)
Ora ci ancoriamo alle "enormi risorse" e alla "enorme opportunità" del pienneerre (ieri ve lo raccontavo) senza averne compresa la reale dimensione, anche perchè Loro al goofy non c'erano.
C'è davvero il pilota automatico nel cervello di chi dovrebbe guidare (5/n)
questo Paese fuori dalla situazione in cui siamo precipitati. Potremmo allora arrenderci e lasciarci trasportare da questa melma ideologica che scorre tranquilla , e invece no, dobbiamo #combattere la povertà culturale (e quindi poi d'azione) di questi (6/n)
codardi che hanno rinunciato all'idea di essere soggetti, preferendo diventare oggetti delle decisioni altrui.
Cose come quelle che ho visto e sentito questa settimana accrescono la mia determinazione: il prezzo personale da pagare è sempre altissimo,ma non dobbiamo arrenderci.--
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Vorrei esprimere qui ora qualche pensiero sull'accordo bilaterale con la Francia.
In premessa: distinguiamo tra contenuto e forma.
La forma non va: negoziare tenendo all'oscuro il Parlamento non va bene, per i motivi che sapete. A meno che non siano incluse clausole (1/n)
che richiedano particolare riservatezza, e allora si entra in un altro universo.
La normativa procedurale relativa ai trattati internazionali ed alle intese tecniche è nota e pubblica (seppur priva di allegati), ed è qui: esteri.it/mae/resource/d… . Se non piace
(2/n)
la si cambi subito, senza perdere tempo, è "solo" una circolare. Se fosse stata violata (?) lo si faccia presente, esistono gli strumenti. Se tutto va bene invece è inutile e controproducente lamentarsi.
Rimane ancora un lungo percorso affinchè l'accordo produca
(3/n)
Il "voto elettronico" all'estero verrà sperimentato, aprendo una strada di cui abbiamo parlato spesso.
Anche qui dobbiamo fare attenzione a cosa si intende con il termine che vogliono imporci: "voto elettronico" cosa significa? --> (1/n)
(2/n) - E infatti FdI non ha risposto, lasciando spazio ad ogni ipotesi. Per il voto all'estero "voto elettronico" si sovrappone al problema di dove votare: in un seggio o da remoto? E' questo lo snodo fondamentale, che per il voto in Italia non si pone (?) -->
(3/n) - All'estero il voto in presenza è difficilmente realizzabile, in ragione della polverizzazione della presenza dei nostri connazionali. In Italia invece la presenza dei seggi è capillare, il problema non esiste. -->
Attenzione perchè FdI presenta il "voto elettronico per gli italiani all'estero", ma non indica come: enuncia un principio generale, ma lascia al governo di cui NON fa parte di individuare le modalità pratiche di esercizio voto.
(al minuto 16.52 - radioradicale.it/scheda/643948/… ) - 1/n
(2/n) Così facendo si lascia al PD la possibilità di scegliere come aggiustare il sistema che meglio soddisfa le particolari esigenze del partito.
Ulteriore falla: si parla di password per votare (min. 18.01), ma se il voto avviene da remoto e non al seggio -->
(3/n) è evidente che sarà possibile cedere la password a terzi, senza garantire che il voto sia effettivamente "personale".
Maggio 2022: il nuovo presidente della Repubblica, Romano Prodi, parte per il suo primo viaggio ufficiale all'estero, e si reca a Pechino.
Contemporaneam vengono sottoscritti accordi bilat di prestito italo-cinesi, per 2.000 mld euro (la Cina compra il nostro deb. pub) - (1/n)
(2/n) Giugno 2022 - il PdR neoeletto Romano Prodi nomina Lilli Gruber come senatore a vita "per lo straordinario contributo che come donna giornalista ha portato al Paese".
(3/n) luglio 2022, immigrati clandestini in ulteriore aumento. Il PdR Romano Prodi convoca consiglio supremo difesa e stabilisce (da capo forze armate) che Marina Militare dovrà sempre scortare navi e natanti dei migranti da Libia a Sicilia, per assicurarne incolumità