Perche il #SARSCoV2 (ORA) non ha nulla a che fare con il #raffreddore (cold d'ora in poi)
Un lungo 3d dove non metto in dubbio il fatto che con i vaccini il #Covid_19 faccia meno paura ma dove sottolineo le ENORMI differenze tra le malattie. 1/n
Partiamo con una tabella riassuntiva dove riporto le principali differenze tra i due virus: (per semplicità ho usato il Rhinovirus che è la causa piu comune di raffreddore): 2/n
Saltano all'occhio delle differenze ENORMI come:
- Mortalità <25 volte più alta per Covid19
- R0 fino a 8 volte più alto
ma quello su cui voglio farmi concentrare è la PATOGENESI, cioè come il virus causa gli effetti negativi sull'ospite
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Nel raffreddore comune (cold) la patogenesi è data principalmente dalla risposta immunitaria, cosa significa? significa che i sintomi del cold sono il segno che il nostro sistema immunitario sta rispondendo e lo sta combattendo: febbre, naso che cola etc. 4/n
Passiamo alla Covid, i meccanismi patogenici sono innumerevoli. Dalla regolazione negativa del nostro sistema immunitario, alla formazione di autoanticorpi alla formazione di sincizi fino alla tempesta citochinica indotta nei pazienti gravi. 5/n
Uno degli aspetti più affascinanti e preoccupanti del Sars-CoV2 è che pare che praticamente tutte le sue proteine siano ottimizzate per danneggiare o modificare il nostro sistema immunitario e la nostra biologia. 6/n
Infine gli organi coinvolti, cold colpisce principalmente le vie aeree superiori mentre la Covid colpisce potenzialmente tutti gli organi. La variante omicron non è da meno siccome si sviluppa principalmente nei bronchi che NON sono vie aeree superiori grazie @ScienceYSK
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TAKE HOME MESSAGE: 1) grazie ai vaccini la Covid19 fa meno paura ed è effettivamente meno mortale
2)Da un punto di vista biologico/medico non ha senso paragonare COVID19 e COLD 3) sono due virus completamente diversi con patogenesi nemmeno paragonabili
No, non sono le creme solari a causare il cancro ma le scottature.
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L’idea che le creme solari “facciano venire il cancro” è infondata. Al contrario, a mettere davvero a rischio la pelle sono le scottature, specialmente durante l’infanzia e l’adolescenza.
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Uno studio pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention ha seguito oltre 100.000 donne per 20 anni, valutando sia l’esposizione cronica ai raggi UV che la presenza di scottature gravi in giovane età. I risultati sono netti:
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Le evidenze scientifiche disponibili, incluse le analisi di oltre 700.000 soggetti in studi internazionali, mostrano che l’uso del cellulare non aumenta il rischio di cancro al cervello né di altri tumori.
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Né oggi né con la diffusione del 5G, che usa frequenze non ionizzanti: troppo deboli per danneggiare il DNA.
Il timore che i telefoni cellulari possano provocare tumori si basa su due fattori.
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Il loro utilizzo vicino alla testa e il fatto che emettono radiazioni a radiofrequenza. Ma si tratta di radiazioni non ionizzanti, cioè troppo deboli per alterare il DNA, a differenza dei raggi X o del radon.
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Serve a qualcosa cambiare lo sciroppo di fruttosio con lo zucchero di canna?
Assolutamente no.
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Nonostante lo zucchero di canna goda di un’immagine più “naturale”, il confronto con lo sciroppo di fruttosio non cambia la sostanza: entrambi sono fonti concentrate di zuccheri semplici e calorie, con effetti simili sul metabolismo se consumati in eccesso.
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Lo sciroppo di fruttosio contiene una percentuale variabile di glucosio e fruttosio, mentre lo zucchero di canna è quasi interamente saccarosio (un disaccaride formato da glucosio e fruttosio). Una volta assorbiti, i loro effetti metabolici si equivalgono.
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Ogni pensiero, ricordo o movimento nasce dall’energia chimica ricavata dal glucosio: a riposo il sistema nervoso consuma circa il 20 % del fabbisogno energetico totale, e nella prima infanzia arriva a superare il 40 %.
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La glicolisi trasforma questo zucchero in ATP, alimentando il ciclo di Krebs, il potenziale d’azione e la sintesi dei neurotrasmettitori.
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Anche lievi oscillazioni glicemiche si riflettono su attenzione, memoria e tono dell’umore, mentre squilibri prolungati possono ridurre materia grigia, connettività e performance cognitive.
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Sì, i vaccini fanno parte della prevenzione cardiovascolare.
Non solo riducono il rischio di infezioni come influenza, polmonite o SARS-CoV-2, ma diminuiscono anche la probabilità di eventi cardiaci maggiori, soprattutto nei pazienti più fragili.
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Una nuova Consensus pubblicata dalla Società Europea di Cardiologia (ESC) ribadisce un concetto ormai solido: le infezioni respiratorie aumentano il rischio di infarto, scompenso e complicanze cardiovascolari.
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Vaccinarsi non serve solo a evitare la malattia infettiva in sé, ma può prevenire le sue conseguenze cardiache. Le evidenze disponibili mostrano una netta riduzione del rischio cardiovascolare dopo la vaccinazione, specialmente nei soggetti con malattia coronarica.
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Non esistono dubbi: l’esposizione solare senza protezione causa il cancro della pelle. Le prove arrivano da studi epidemiologici su larga scala e da meccanismi molecolari ben documentati.
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Da tempo la comunità scientifica ha stabilito un nesso causale tra esposizione ai raggi ultravioletti (UV) e sviluppo di tumori cutanei. Non si tratta solo di associazioni statistiche: l’evidenza è ampia, solida e coerente.
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Gli studi epidemiologici mostrano che chi vive in aree geografiche con alta intensità solare ha un rischio maggiore di melanoma e di carcinomi cutanei non-melanoma. Il rischio aumenta anche in chi ha avuto frequenti scottature solari, soprattutto in età giovanile.
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