L'undici gennaio di 329 anni fa avveniva il #terremoto più forte della storia sismica recente del nostro paese. Stiamo parlando di un fortissimo terremoto di magnitudo 7.3 che nel 1693 colpì la zona orientale della #Sicilia, una zona che venne completamente devastata. 👇🧵
Nel corso della serata dell'11 gennaio del 1693, un fortissimo terremoto di magnitudo 7.3 colpì tutto il settore orientale della Sicilia, una delle regioni con la più elevata pericolosità sismica del nostro paese.
La scossa dell'11 gennaio fu però soltanto il culmine di una sequenza sismica iniziata all'alba del 9 gennaio con una forte scossa che provocò ingenti danni in una vasta area che va da Ragusa a Catania.
La scossa di due giorni dopo andò a colpire la medesima zona della Val di Noto, aggravando in modo molto importante tutti i danni provocati dalla prima scossa e dalle sue continue ed intense repliche.
Secondo le fonti dell'epoca la scossa dell'11 gennaio venne avvertita fino alla Tunisia verso sud e fino alla Basilicata verso nord, anche se i danni più importanti si concentrarono in un'area di circa 14.000 km² che si estende in tutto il settore orientale della Sicilia.
In questa specifica zona oltre 70 località subirono danni così importanti da corrispondere al IX-X grado della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS) ovvero una particolare scala che si usa per stimare i danni prodotti da un terremoto invece che la sua magnitudo.
Una delle località più colpite fu la città di Catania, un'area urbana già particolarmente danneggiata dalla lunghissima eruzione dell'Etna che appena ventiquattro anni prima provocò ingenti danni in gran parte della sua periferia.
Dopo il terremoto dell'undici gennaio, la città fu quasi completamente abbandonata e rimase in mano agli sciacalli per diverso tempo. Danni meno gravi ma sempre significativi interessarono anche la zona di Messina, Reggio Calabria, Palermo, Agrigento, Malta e le isole Eolie.
Un'area di danneggiamento così vasta non poteva non provocare un'autentica ecatombe. Secondo il bilancio ufficiale pubblicato nel maggio del 1693 infatti, il numero delle vittime provocato da questo intenso evento sismico superò le 54.000 unità
un numero che fatichiamo anche soltanto ad immaginare e che fu particolarmente aggravato dallo tsunami che pochi minuti dopo interessò la zona costiera compresa tra Messina e Siracusa con onde alte fino a 15 metri.
La sequenza sismica interessò quest'area della Sicilia per ben tre lunghi anni, una persistenza che mise a durissima prova la resistenza psicologica della maggior parte dei sopravvissuti che si trovarono a vivere in dei luoghi completamente devastati.
In quell'area mancavano viveri, beni di prima necessita e perfino i medici. Molte delle località distrutte non vennero mai più ricostruite, mentre tante altre furono ricostruite in zone completamente diverse, un esempio in questo senso è sicuramente l'abitato di Noto.

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11 Jan
Un forte #terremoto di magnitudo 6.6 (USGS) è avvenuto alle ore 02:07 italiane al largo delle coste occidentali di #Cipro, nella zona orientale del Mar Mediterraneo. La scossa ha avuto un ipocentro ubicato a 19 km di profondità ed è stata fortemente avvertita in tutta l'isola.
La scossa di questa notte è stata debolmente avvertita anche in gran parte dell'Egitto, ad Israele, in Libano, nella zona occidentale della Siria, in quella meridionale della Turchia e sporadicamente anche in Grecia.
L'epicentro esatto del terremoto dista circa 35-40 chilometri dalle coste occidentali di Cipro, una distanza importantissima in quanto ha evitato che si verificassero danni troppo gravi. Al momento infatti, non abbiamo notizie di feriti, vittime o crolli importanti.
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4 Jan
Il 13 dicembre scorso, la lunga eruzione vulcanica in corso sull'isola di #LaPalma, alle Canarie, è improvvisamente terminata dopo essere diventata l'eruzione più distruttiva che ha colpito una nazione europea dal dopoguerra ad oggi. Ripercorriamo insieme la sua storia 👇🧵
Nel corso della notte tra il 10 e l’11 settembre, una corposa sequenza sismica ha iniziato ad interessare la zona meridionale dell’isola di La Palma, una delle sette isole maggiori che compongono l'arcipelago delle Canarie.
Le Canarie sono un insieme di isole di origine vulcanica nate a causa di un "hot spot", ovvero di una specifica zona in cui è presente una risalita di magma proveniente direttamente dal mantello terrestre profondo.
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9 Dec 21
Con il lungo thread di oggi dobbiamo parlarvi di #Grímsvötn, un particolare vulcano subglaciale che si trova nella parte sud-orientale dell'Islanda. Il sistema vulcanico in questione è composto principalmente da una caldera vulcanica posizionata sotto una calotta di ghiaccio
spessa tra i 100 e i 700 metri che fa parte del ghiacciaio più grande di tutto il paese: il #Vatnajökull. Essendo un vulcano, il sistema idrotermale di Grímsvötn emana una quantità di calore verso l’esterno sufficiente a sciogliere la parte più interna della calotta glaciale.
Questo particolare processo genera un lago subglaciale che viene intrappolato tra la parte sommitale della caldera e la parte interna della calotta di ghiaccio, un fenomeno che tende a sollevare il ghiacciaio fino a quando non viene raggiunto un particolare punto critico.
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23 Nov 21
Ma qual è stato il sistema di faglie che ha generato il terribile #terremoto di magnitudo 6.9 avvenuto in #Irpinia nel 1980? Cerchiamo di spiegarlo brevemente in questo thread grazie alle informazioni ricavate dagli studi del geologo Paolo Galli (e colleghi). 👇🧵
La faglia che ha generato il terremoto del 1980 è stata localizzata ai piedi del Monte Marzano ed è una faglia estensionale, ovvero un tipo di sorgente sismogenetica che genera terremoti in cui il blocco di roccia scende prevalentemente verso il basso per via della gravità.
Il terremoto del 23 novembre 1980 in particolare, ha prodotto un abbassamento del terreno di oltre un metro il che ha permesso alla faglia che ha generato il terremoto di arrivare in superficie e di essere riconoscibile per ben 38 chilometri, una valore piuttosto importante.
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23 Nov 21
Alle ore 19:34 di quarantuno anni fa, un fortissimo #terremoto di magnitudo 6.9 colpì l'#Irpinia, una delle zone più sismiche di tutto il nostro paese. Da quel giorno l'intera geologia, sismologia e perfino l'intero sistema emergenziale italiano cambiò radicalmente. 👇🧵
L'epicentro esatto venne localizzato, dopo diverse ore, nella zona di Castelnuovo di Conza, un piccolo centro abitato che si trova al confine tra la Campania e la Basilicata. È proprio in questa zona che furono registrati gli effetti più gravi di questa complessa sequenza sismica
La scossa delle 19:34 venne avvertita in una vastissima zona del nostro paese, le segnalazioni dell'epoca arrivarono fino alla Pianura Padana verso nord e fino alla Sicilia nord-occidentale verso sud, un dettaglio che ci fa capire sin da subito la gravità di quel tragico evento.
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21 Nov 21
Sono state annunciate delle importanti restrizioni per gli abitanti di Vulcano Porto, la città più importante dell'isola di #Vulcano. Si tratta di una sorta di allontanamento della popolazione locale concentrato maggiormente nelle ore notturne, ma partiamo dall'inizio 👇🧵
Nel corso dell'ultimo mese e mezzo abbiamo parlato molto spesso di Vulcano, il famoso sistema vulcanico delle Isole Eolie che a partire dal mese di luglio ha iniziato a far registrare una serie di variazioni geochimiche e geofisiche
concentrate principalmente nella zona sommitale del Cratere della Fossa, il cratere principale del vulcano. Queste modeste variazioni sono continuate in modo ancora più marcato anche nei mesi di agosto e di settembre
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