Public hearing in the ITRE Commission of the #EuropeanParliament on the EC proposal for a EU Digital Identity Wallet had place today. 5 experts and many MEPs intervened.
The same experts have raised various remarks and perplexities. The goal of creating an interoperable European digital tool for the identification of citizens and online access to public and private services presents serious concerns and risks 👇🏻
For instance, it’s unrealistic to say that the user will be able to have "full control" of their personal data, as they’ll be forced to provide them in order to log in the essential related services and as a targeted legal protection of the property of sensitive data is missing👇🏻
The questions on the absence of safeguards against possible abuses of the instrument and the discriminatory effects towards citizens who choose not to use it remain unanswered (ultimately considering the #greenpass experience)👇🏻
Furthermore, as usual, the roadmap is absolutely hasty and as we know "haste is the enemy of good" ... we could easily find ourselves trapped in a hellish system that introduces
digital slavery👇🏻
In my speech I stated that WE ARE NOT READY for this innovation if we do not first prepare a regulation that establishes the private individual ownership of personal data and provides adequate safeguards and guarantees also for related rights👇🏻
In particular against:
- abuse of dominant position;
- violation of fundamental rights;
- identity theft;
- digital addiction.
Otherwise, the TRUST of the citizens in this instrument and in the proposing institutions will be less and less. I'll keep my eyes wide open!👁👁
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Appena conclusa audizione pubblica in Commissione ITRE sulla proposta della CE per un “portafoglio europeo per l’identità digitale”. Intervenuti 5 esperti e diversi deputati. Assenti i membri dei gruppi ID e The Left 👇🏻
Gli stessi esperti hanno sollevato diverse critiche e perplessità. L’obiettivo di creare uno strumento digitale europeo interoperabile per l’identificazione dei cittadini e l’accesso online a servizi pubblici e privati presenta varie problematiche e seri rischi 👇🏻
In particolare, è velleitario affermare che l’utente potrà avere il “pieno controllo” dei propri dati personali, perché sarà costretto a fornirli per fruire dei servizi essenziali connessi e per l’assenza di una tutela giuridica ad hoc della proprietà dei dati sensibili 👇🏻
Ve lo dico adesso: il #greenpass verrà reso permanente, a titolo “preventivo” e i non vaccinati perseguitati e segregati con ogni mezzo, anche violento. Tutti i nostri dati rilevanti (inclusi quelli fiscali e previdenziali) verranno inseriti nel pass.
Ogni forma di dissenso verrà repressa o silenziata. La nostra libertà sarà condizionata al rispetto integrale di regole degradanti e i controlli sempre più pervasivi. Il governo assumerà una forma oligarchica, smaccatamente assolutista e totalitaria.
Una vita appagante e serena verrà garantita soltanto ad una ristretta cerchia di privilegiati, pronti a tutto pur di restarci. Ogni confine etico verrà travolto. La comunicazione ridotta a pura propaganda e la scienza asservita alle elite quanto la politica.
Questo report dice TUTTO e conferma integralmente quanto denunciato da Robert Kennedy Jr sui trial di Pfizer. FDA report finds all-cause mortality higher among vaccinated - Israel National News israelnationalnews.com/News/News.aspx…
“Dopo l’inizio dell’uso di emergenza, il gruppo dei vaccinati ha mostrato un numero significativamente maggiore di decessi per tutte le cause rispetto a quello del placebo”
Inoltre, si evidenzia come nel gruppo dei vaccinati sia deceduto per Covid 1 soggetto; in quello placebo 2 soggetti… da questo hanno ricavato l’efficacia protettiva contro la morte del 100%??
Trib. Roma, Sez. 6° Civile, ord. n. 45986/2020 R.G. del 16 dicembre 2020: i Dpcm adottati dal Governo durante l’emergenza sono illegittimi, in quanto durante il lockdown «hanno limitato i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali»
anche quelli emanati durante la “Fase 2” sono stati definiti «di dubbia costituzionalità», soprattutto perché non è stato operato «un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale alla salute e tutti gli altri diritti inviolabili»