🧵Dice Lucio Caracciolo a @OttoemezzoTW:
Oggi #Putin in modo molto teatrale ha drammatizzato la crisi con il riconoscimento delle due repubbliche separatiste del #Donbass.
Gli obiettivi di #Putin: impedire che l’Ucraina possa entrare mai nella Nato; dividere gli americani dagli europei e gli europei da altri europei; ridiscutere l’assetto dell’Europa.
Il primo obiettivo è stato raggiunto. L’#Ucraina ora non ha possibilità di entrare nella Nato.
Senza sparare un colpo oggi, i russi hanno destabilizzato l’Ucraina in modo definitivo.
Il secondo dipende dalla nostra reazione. Gli americani proporranno sanzioni molto drastiche, che potrebbero colpire anche noi. Putin spera che questo contribuisca a dividerci, dagli americani e tra di noi.
La Germania in particolare, ma anche la Francia per altre ragioni, hanno già fatto capire di volerci andare piano con le sanzioni. Italia e Spagna idem.
Ci sarà una risposta retoricamente unitaria e dopo qualche giorno vedremo forti divergenze in ambito europeo.
C’è un aspetto che finora non è stato considerato: la Cina.
Pechino deve decidere se sostenere Mosca fino in fondo oppure no. E 🇺🇸 potrebbe finalmente farci sapere se combatte vs 🇷🇺, 🇨🇳 o entrambe.
Inseguire le mosse di Putin non è un buon segno per la credibilità americana.
Siamo entrati in una logica di guerra. Che non vuol dire farsi la guerra ma farsi danni in modo sistematico per raggiungere obiettivi.
Putin sta usando brillantemente per i suoi obiettivi la propaganda e le capacità cibernetiche.
Mi attendo da parte americana qualche dimostrazione della protezione che assicurano all'Europa dal 1945.
Possiamo aspettarci una recrudescenza dei combattimenti in #Donbass.
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🇷🇺🦠🧠#nuovoLimes
"Occorre soffermarsi infine sul ruolo che l’informazione ha svolto nell’agenda Covid-19 all’interno della coscienza nazionale russa.
Oggi quest’agenda è parte integrante della nuova guerra fredda tra l’Occidente e Mosca.
Si tratta di una guerra ibrida...
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...che include uno scontro anche nell’ambito dell’informazione.
In Russia si sa da tempo che l’Occidente odia la patria di Putin e che questo sentimento si estende – non in minima parte – al paese in generale e ai suoi cittadini.
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Sulla base delle dichiarazioni di politici, politologi e media occidentali, che vengono riprese e tradotte, è evidente che del problema del coronavirus in Russia se ne parla con lo stesso grado di ostilità.
Ovvero, come di un grande fallimento...
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🚁💶
La Commissione Europea ha presentato un pacchetto di strumenti per affrontare la crisi economica causata dal coronavirus che vale complessivamente 2400 miliardi di euro.
Il piano è pure più ambizioso di quanto proposto la scorsa settimana da Francia e Germania.
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Si compone di 3 elementi.
540 mld già approvati: Mes, cassa integrazione europea e prestiti dalla Bei.
Un bilancio settennale da 1100 mld, leggermente inferiore alla proposta del 2018 ma superiore alle richieste degli Stati membri.
Un fondo specificamente pensato per la ripresa.
Questo fondo si chiamerà Next Generation Eu. Valore 750 mld: 500 di trasferimenti, 250 di prestiti.
Il piano è vantaggioso per l’Italia, che può allontanare il principale rischio riportato alla luce dal virus: la bancarotta o comunque un periodo di seri dubbi sulla solvibilità.
🇭🇺
I 3 SEGNALI DI ORBÁN [thread]
Anticipazione de "Il mondo oggi", via @stefanobottoni1
Il parlamento ungherese ha approvato a maggioranza qualificata un pacchetto legislativo che conferisce pieni poteri all’esecutivo di Viktor Orbán per l’intera durata dello stato d’emergenza.
Perché conta: Il mandato è incondizionato e a tempo indeterminato. Spetterà al governo calendarizzare la fine dell’emergenza. Il provvedimento non prevalica la Costituzione, la Corte costituzionale mantiene formalmente un ruolo di controllo sull’esecutivo, ma...
...la verticale di potere creata da Orbán [Orban] negli ultimi 10 anni gli garantisce ormai un potere quasi assoluto.
Il primo ministro ha approfittato dell’emergenza per mandare un triplice segnale.