Thread by @MattSDPell

Approfitto del viaggio in pullman per scrivere alcune cose:
Al #goofy 9 si parlò del problema rappresentato dal conformismo. Ero abbastanza consapevole, ma questi anni mi hanno fatto pensare che la perdita di diritti acquisiti (e dimenticate le battaglie) derivi dalla comodità

Non ci sono piani alti, grandi resetti, e minchiate spirituali. Non come primo punto, ma forse penultimo: giusto il posto per renderlo folklore e screditare i gonzi (ma buoni) che ci cascano.
Per me è un insieme di cose soprattutto il mantra della limitatezza delle risorse

In nome di questa bugia, e delle altre menzogne che fanno paragoni con Stato = famiglia, si fanno accettare contratti peggiori, perdita di garanzie e complicità nel ripetere questa cazzata: "se non sono il solo a soffrire, allora è che le cose son così, no? Immodificabili..."

Ci lasciamo un po' distrarre da ideali così alti e puri che perdiamo un po' il senso delle cose e dei numeri; parliamo di valori nobili come Lavoro e Diritti, dimenticando che i concetti sono applicati a seconda dei rapporti di forza.
Purtroppo.

Lo stress del lockdown ha fatto considerare il #greenpass migliore. Anche se sappiamo che è uno strumento di controllo, molti (troppi) esibiscono con fierezza i loro diritti a tempo, orgogliosi di non vivere una segregazione come nel 2020. Occorre tenerne conto:

Il #lockdown , cazzata atomica, è stato più grave sotto l'aspetto economico del #greenpass , per consumatori ed esercenti, laddove (per me) il #greenpass , soprattutto come precondizione lavorativa, è la cosa peggiore attuata. Ma porre la discussione così è perdente, così come

È perdente parlare in maniera plateale dei danni causati dai vaccini: tanti, molti più di quelli che lo ammettono, temono di essere stati sprovveduti a ritenere indiscutibilmente buone le imposizioni del Governo. Si può far riflettere chi già lo fa di suo, oppure

Lamentarsi di situazioni prossime al tema della vaccinazione, manifestando di far parte dello stesso "culto". L'atomizzazione iniziata diversi anni fa ci isola in piccole bolle o sette, che rinforzano l'idea autodichiarata di essere iGiusti. Tanto loro, quanto noi, quanto io.

È sbagliato. Un dogma è difficile da spezzare, e si riesce con un (anti)dogma che utilizzi i concetti del plausibile e del verificabile. Se si utilizzano i dati, occorre preparare l'altro, evitando di tacciarlo di coglioneria per le sue scelte, forse prese di controvoglia

Precisione e ascolto fanno la differenza: la prima fornisce una possibilità per orientarsi da soli, aumentando la ricerca di Verità intesa nel senso tucidideo (che non è tutto) cap.21-22 delle Storie; il secondo favorisce la raccolta di elementi, di critica reciproca

I discorsi migliori sono quelli che non censurano, ma che offrono spazi: se una notizia è una cazzata, occorre più precisione ma, se non si ascolta, non si conosce nemmeno cosa criticare. L'ascolto di tesi differenti rafforza un'idea convincente. Io questo ho ritrovato in Erodoto

D'altronde non c'è UN modo per definire ciò che è vero, né chi debba parlare e chi no. I giornalisti mentono? Li si ascolta per ribadire i dati e i fatti, e si incentiva chi secondo noi ha un metodo migliore. Gli altri si adegueranno o andranno altrove, per non rimetterci troppo

Nel mio quello che posso fare è ascoltare l'interlocutore, capire che non è molto diverso da me, e studiare per fare affermazioni precise. L'ascolto mi permette di comprendere, e di far capire che c'è una alternativa alla rabbia e alla censura

Questi due fattori penso creino l'idea di credibilità, più preziosa di tutto. Ho ottenuto più domande sincere, più momenti di amicizia proponendo un dialogo, di una dissertazione su un banchetto con uno scolapasta in testa. Non c'è senso di comunità, altrimenti

E questa idea per me è molto importante: la perdita di diritti e di autodeterminazione colpisce tutti. Per me nel 2020 fu una "pacchia": statale, a casa. Eppure ordinavo sempre d'asporto, per dare una mano come potevo, e spingendo per tornare in presenza

In merito mi fu utile informarmi sui lavori come quello di Sara Gandini e altri (anche Rainisio?), per impedire lo smartworking. Ai colleghi interessava la comodità, ma ascoltarli e contraddirli con precisione servì a ridurre l'invasione del virtuale.

Parlare di diritti fu vano, così come di perdita del lavoro di altre categorie. Fu utile ascoltare e smentire con precisione, discacciando le seducenti ipotesi di un piano di demolizione controllata e di sterminio malthusiano. Non sono argomenti che si riescono ad accogliere

Se poi come atteggiamento generale si riesce a risultare credibili (precisione e ascolto!), nelle situazioni in cui si mette in guardia con più forza sarà più difficile adontarsi.
Questo è quello che ho capito, oltre alla difficoltà di comprendere le percentuali e le proporzioni

Se il 90% pensa che una cosa sia giusta, il 10% deve utilizzare altri metodi comunicativi per farsi sentire. In un mondo che ha isolato, la novità non è data dalla radicalizzazione, ma dalla forza delle idee e da mani tese.
Chi si isola ha paura, tutto qui.
Sempre "secondo me".