#26aprile oggi vorrei parlare del tema dell'attrito evocato ieri dal DefSec americano in visita in Ucraina. Prima pero' vorrei parlare di Putin. Spoiler: sto scrivendo un saggio per @peoplepubit che parla anche della guerra in #Russia#Ucraina e mi sto occupando della
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"costruzione del nemico" che è parte fondamentale della narrazione a favore della guerra. Fatemi fare una battuta amare (la faccio partendo da un'esperienza di vita vissuta). Tra 2003 e 2005 ho cercato di dare un nome ad una malattia misteriosa, tra visite e diagnostica
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di ogni genere. Oggi capisco che ho sbagliato a prendere la via maestra della medicina e dei consulti con i luminari del settore. Sarebbe bastato pubblicare un video su twitter e avrei avuto la diagnosi in pochi minuti non in due anni. A saperlo mannaggia! Invece vedo che
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a Putin negli ultimi due/tre mesi sono state fatte diagnosi a distanza di ogni genere, per giunta in maniera "selettiva". Pensiamo all'incontro con Shoigu, "spinge la schiena verso la sedia" "tiene le mani strette al tavolo" "batte il piede" risultato? Parkinson emilato dx
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Il giorno dopo Putin è in Chiesa ha in mano una candela, senza tremori. "Il video è falso". Il giorno prima durante "Russia Terra delle Opportunità" era comodamente seduto e parlava con dei bambini.
Preciso anzi ribadisco, vasta letteratura su Putin e le leggende createsi
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intorno ad figura che da decenni calca la scena mondiale non mi hanno mai appassionato. Mi sono sempre più interessato alle persone che a leader. Perchè cito questa vicenda perchè credo che continuare ossessivamente a occuparsi di Putin con risibili esercizi di telemedicina
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non sia utile né a capire la Russia né alla pace. Ha solo l'effetto - di sicuro in buona fede - di "costruire il nemico" e tutto sommato portare a concludere che "beh è malato non ci si può parlare". Si arricchisce insomma senso generale che trattative di pace sono inutili
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che l'unica soluzione è la guerra. "Vogliamo vedere la Russia indebolita ad un livello tale da non poter fare il genere di cose che ha fatto invadendo l'Ucraina"
"Ha già perso molta capacità militare e tante truppe, onestamente, non vogliamo che
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recuperino molto presto queste perdite". Le parole del Segretario alla Difesa americano richiamano un concetto militare di base: l'attrito ovvero (semplifico) uno scontro che si regge sul "consumo" (termine tragico) di uomini e mezzi. Pensate a due mole che incontrano e 9/15
si usurano a vicenda. In una guerra di attrito uno dei principale materiali di "consumo" è il tempo. Quelle parole coincidono quindi con la previsione del Pentagono sulla durata della guerra di molti mesi (almeno tutto il 2022). Nei giorni scorsi ho "contestato" illusione
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in Ucraina - come in Afghanistan e nelle guerre contemporanee - si definibile il concetto di vittoria. Le parole americane spostano ulteriormente questo concetto, la vittoria non era liberare l'invaso dall'invasore? Evidentemente no se vittoria è degradare capacità
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militare russa a lungo termine. Queste parole (incredibilmente candide) fanno il paio - a distanza - con le dichiarazioni russe sulla "guerra per procura" (proxy war) che l'occidente - sostiene Mosca - vuole muoverle usando l'Ucraina come "avamposto" (cit).
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In beata solitudine più di una settimana fa dicevo che no, nonostante le dichiarazioni ufficiali, la battaglia per il Donbass non è ancora cominciata. La mappa @TheStudyofWar è "stabile" sono in corso, come da (tragico) copione, sbarramenti di artiglieria, "test" lungo la
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linea del fronte x trovarne fragilità, le truppe stanno "riposando", la Russia ha quasi raggiunto la massa critica necessaria (tra ricostituzione dei BTG dopo perdite uomini-mezzi, e riposizionamenti) per la battaglia ma il fango è un problema. Il clima è in miglioramento
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se non si asciuga il terreno, sei costretto a spostare i lenti cingolati e ruotati su asfalto quindi più esposti ad attacchi dal cielo e imboscate. Interessante la mappa di @Nrg8000 che trovo più chiara rispetto a @TheStudyofWar perchè con quel leggero avanzamento a Izyum
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si "intuisce" il possibile scopo della manovra russa cioè chiudere l'attuale semi-cerchio facendone un cerchio cioè una sacca nel quale chiudere le truppe ucraine meglio armate e addestrate (65% del totale) le quali ovviamente stanno spingendo e ritirandosi in un mix
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di operazioni (mirate anche su strada Belgoros-Kharkiv a scendere) anche perchè evidentemente nella "sacca" non vogliono finire. Notiamo infine gli attacchi missilistici di ieri sulle stazioni (i russi parlano in realtà delle centrali per elettrificazione) il tema caldo
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è la logistica, funzione solitamente "silenziosa" e dimenticata nei conflitti ma strategica. Gli americani stanno dimostrando di averne una di livello stratosferico per come stanno facendo arriva armi nel Paese. I russi hanno già fatto capire che il tema delle armi è ad alta
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tensione (potenziale confronto diretto tra Usa e Russia) e intanto colpiscono le linee rifornimenti come appunto, potenzialmente, quelle ferroviarie. Evidentemente però disabilitare treni significa anche limitare fuga delle persone da guerra. I civili pagano sempre prezzo
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#8maggio perchè media e politica si sono indignati per gli arresti di massa a Mosca nei primi giorni della guerra ma oggi tacciono (spesso approvano) di fronte agli arresti nelle università Usa ed europee di chi chiede pace contro la strage voluta da Israele a Gaza?
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La risposta è tragicamente facile: la logica di guerra distrugge la democrazia perché all’interno di una società “in guerra” (diretta, indiretta, virtuale) è caccia al nemico e se il nemico, l’infiltrato, il disfattista, il pagato in rubli non c’è va inventato, costruito.
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Il nemico interno serve a giustificare la guerra quasi quanto il nemico interno. Straordinario quel The Body Snatchers del ‘54 che con la metafora degli ultracorpi (alieni ma indistinguibili) raccontava il maccartismo.
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#1maggio #primomaggio2024 oggi #FestadelLavoro va letto questo libro “Sfidare il capitalismo” del socialista @SenSanders perché la crisi del capitalismo e tanto grave che richiede ripensamento radicale. A cominciare dagli oligarchi (che non sono solo in Russia ma anche in Usa).
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La metà inferiore della ricchezza di tutti gli americani è pari alla ricchezza di tre oligarchi (Bezoz, Gates, Buffet). Le disuguaglianze cancellano i diritti dei lavoratori e acuiscono la povertà mentre contribuiscono a far bruciare il pianeta.
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Si continua a parlare di libertà individuali ma Sanders ricorda che non esiste libertà individuale senza indipendenza economica
Se la sinistra non riparte da qui, da un approccio realistico (non moderato o neoliberista) alla crisi del capitalismo non ci sarà futuro.
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Pur nella loro rozzezza politica i repubblicani stanno conducendo un’operazione storica bloccando gli aiuti militari all’Ucraina: spingere l’Europa ad aumentare spese militari (obiettivo sempre inseguito dagli Usa ma mai raggiunto), liberare risorse per possibile guerra Cina
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allarmare classe dirigente UE (con Trump gli Usa ci abbandonano!!! Come se non avessero basi ovunque in Europa), favorire l’ulteriore militarizzazione del dibattito europeo (il prepariamoci alla guerra di Michel) che tra l’altro demonizza quella quota di pensiero
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Progressista critico da sempre presente nel vecchio continente.
Sono risultati storici ottenuti ai danni dell’Ucraina e dell’Unione
È ovviamente un’operazione cinica verso l’Ucraina in linea con lo stile Usa verso gli alleati “locali” delle sue guerre lontane”. Con il
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#23marzo #mosca #iskp #isis una mia riflessione.
Sono stati fatti vari paragoni tra l'attentato al concerto dei PicNic e altri tragici eventi come il Bataclan. A mio avviso il modello "storico" sta a metà tra la Dubrovka
e l'attacco all'hotel Intercontinental di Kabul.
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Le dimensioni dei luoghi di ritrovo moscoviti (tra eredità sovietica e necessità imposte dal clima) sono soft target perfetti perchè radunano, ospitano un alto numero di persone, indifese.
2 en.wikipedia.org/wiki/Moscow_th…
Il caso dell'Intercontinental (ma anche del Serena) è un modello che presumibilmente viene custodito in Afghanistan visto il suo successo. Dispiegare un commando armato pronto a resistere fin tanto che riesce a fare il più alto numero possibile di vittime, in quel caso
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Oggi Rampini certifica la fine del giornalismo, ridotto a “mio cugino, che una volta è morto, mi ha detto”. Nel paginone la voce è unica, quella della protagonista, non c’è versione di altri studenti o della Columbia (non Unicapocchia ma la 23ma al mondo)
Opinionismo in purezza
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Protetto dall’anonimato (ma Assange è cattivo!), il monologo della 40nne veneta (è importante che sia veneta? Saró woke pure io che me lo chiedo) è anche un inno all’abolizione delle corrispondenze estere.
Dei corrispondenti Usa si è sempre detto (in particolare dopo voto 2016)
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che conoscono non gli Usa ma la bolla (delle metropoli) delle due coste. Stavolta manco quelle. Gli Usa sono un Paese dove si stanno mettendo al bando libri di testo, dove il creazionismo (e il 7o giorno si è riposato) sostituisce la scienza a scuola, dove la segregazione
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Ho appena finito “Le piazze vuote” di @FilBarbera
A metà tra saggio di sociologia e l’analisi del quadro politico italiano. E’ un invito a fare presto.
Non si parla solo di piazze (scioperi e cortei) cioè di mobilitazione sociale ma dell’addio ai luoghi dove
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Chi non ha voce può ritrovarla. Dove la politica smette(va) di essere un account twitter o una comparsata tv e diventa(va) condivisione.
La società italiana è in disgregazione con il neoliberismo diventato monocoltura politica (per neutralizzare la sinistra e far da sponda alle
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Destre). Un neoliberalismo reinterpretato all’italiana con le caste, le famiglie, le bande (l’opposto del potere meritocratico) che invitano i poveri a spezzarsi la schiena per meritarsi quello che hanno. Uno schema - aggiungo io - applicabile perfettamente
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