"Finti neutri", "Balcani balcanici", "Tutore occidentale antirusso".
La Crimea, rappresentata come "Federazione Russa".
Una rivista di geopolitica, avanguardia della disinformazione.
Una perla che mi era sfuggita: la "nuova cortina di ferro" prosegue lungo la costa romena e bulgara.
Come a indicare che il Mar Nero, sia un mar russo.
Si vola. 🚀
Per tutti quelli che “la Crimea è rappresentata come russa perché questa è una carta geopolitica, è naturale che rappresenti una situazione de facto”.
Limes, Sahara occidentale, annesso dal Marocco nel 1976.
Geopolitica, propaganda, tell me about it.
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Quando parla di storia pre-1945, Barbero lo fa in modo egregio. Quasi nulla da eccepire anche sul contemporaneo.
Trovo però alcuni grossi scivoloni, come le "promesse NATO".
Ma il punto, cruciale, è un altro: quando Barbero parla da storico, dell'oggi non dovrebbe parlare.
Mai.
È lui stesso a dirlo benissimo: "Il mio mestiere è un altro, è capire".
Uno storico capisce - faticosamente, parzialmente - quando ha davanti le fonti.
E qui torna un altro punto VERO e cruciale: la "complessità". Non quella di Orsini, ma quella di chi rimette ordine nel passato.
Di fonti sull'oggi non ne abbiamo, o sono poche.
Ne abbiamo a sufficienza per concludere che nessuno promise in modo formale "non allargamenti" ai russi.
Altrettante per sapere che loro di ciò si convinsero comunque.
Vogliamo dirlo? È giusto continuare a pagare per il gas russo, in qualunque valuta. Ci serve, e ci conviene.
Ma vogliamo dire anche un’altra cosa? In questo gioco a chi cede per primo, i Governi europei hanno fatto la figura dei polli.
Vendere gas serve, e molto di più, a Mosca.
Al momento, la Russia incassa 9 miliardi di euro al mese da vendite di gas.
Quasi quanto faccia con il petrolio.
Senza queste entrate, sarebbe un Paese allo sbando. Sarebbe stato sufficiente riconoscerlo, per andare a vedere il bluff del Cremlino.
Quando si è messi di fronte a minacce non razionali, affrontare l’avversario come se queste minacce fossero realistiche a prescindere è un errore.
Attribuisce follia, anziché doppiogiochismo, a chi sappiamo bene quanto abile sia stato a giocare con noi negli ultimi due decenni.
🇺🇦🇷🇺 Dall’inizio dell’invasione, la Russia potrebbe aver perso un terzo delle truppe inviate in Ucraina.
In meno di tre mesi, persi almeno 60.000 uomini su 190.000.
Lo sapevamo già, ma è l’ennesima conferma: l’invasione russa è un disastro.
Nel disastro militare di settimana scorsa, quando un battaglione russo è stato colpito mentre attraversava il Donec nei pressi di Bilohorivka, sarebbero stati distrutti più di 80 pezzi di artiglieria e sarebbero rimasti feriti o uccisi quasi 500 soldati russi.
Il disastro è talmente grave ed evidente che Yuri Podolyak, un blogger militare russo con oltre 2 milioni di iscritti su Telegram, ha commentato:
“Sono stato zitto fino a oggi, ma questa è la goccia che fa traboccare il vaso”. t.me/yurasumy/3510
🇷🇺🇮🇹 Pagamento del gas russo in rubli e parole di Draghi: facciamo ordine.
Cosa significa "pagare in rubli".
Perché ha davvero poca rilevanza.
E perché dovremmo smettere di soccombere alla propaganda del Cremlino, e concentrarci sulle cose importanti (il petrolio). 🧵
Primo, probabilmente ieri Draghi ha detto una cosa inesatta.
Uniper, il più grande importatore tedesco di gas, ha aperto un conto in rubli presso Gazprombank ma a oggi non ha ancora pagato.
Il primo pagamento arriverà entro fine mese. bloomberg.com/news/articles/…
Poco cambia: tutte le compagnie europee stanno cercando un compromesso tra la possibile violazione delle sanzioni (formale) e il fatto che sia *essenziale per noi* continuare a importare gas russo.
Come dice Draghi, il "pagamento in rubli" è in una zona grigia che non aiuta.
⛔️🇷🇺 100 (sì, cento) miliardi di euro.
Se va come i primi quattro mesi dell'anno, questa è la cifra che incasserà Gazprom nel 2022 vendendo gas all'UE.
Ben più dei 64 miliardi del 2021, malgrado forniture del 30% più basse.
Che fare?
Non dobbiamo perdere la testa.
Un thread.🧵
Un embargo sul gas russo subito sarebbe un GRAVE errore strategico.
Con stoccaggi e consumi attuali, senza gas russo l'Italia può andare avanti solo 10 settimane.
Se di più, la pagheremo a settembre.
Vorrei potervi dire cose diverse, ma è così.
Come vi ho raccontato, l'Italia (con molti altri Paesi UE) sta già facendo il possibile per smarcarsi dal gas russo.
Ad aprile siamo a -50%!
Ma fare "cold turkey" è impossibile.
I prezzi andrebbero alle stelle, noi in recessione, il governo in crisi.
PRIMO. Il gas russo continuava prima e continuerà poi ad arrivare in Polonia.
Gazprom lo vende alla Germania tramite Nord Stream, e questo gas in parte rientra in Polonia. 🤡
SECONDO. In Polonia non sono scemi. La loro vulnerabilità a una interruzione di forniture di gas russo è modesta.
Secondo il nostro indice @ispionline, qui alcuni Paesi dal più al meno vulnerabile:
🇭🇺 Ungheria 31
🇮🇹 Italia 19
🇩🇪 Germania 12
🇵🇱 Polonia 8