#Tunisia 🇹🇳: Il presidente Kais Saied ha pubblicato ieri una versione modificata di una bozza di Costituzione nel tentativo di ridurre le critiche dopo che la prima bozza era stata criticata per i poteri quasi illimitati che conferiva al suo ufficio. english.alarabiya.net/News/north-afr…
La nuova Costituzione, che sarà sottoposta a referendum questo mese, è il fulcro del piano di Saied per riformare il sistema politico del Paese nordafricano.
È stata presentata quasi un anno dopo che Saied ha licenziato il governo, sospeso il parlamento e preso ampi poteri in un'azione che gli oppositori hanno definito un colpo di stato contro l'unico sistema democratico emerso dalle rivolte della Primavera araba.
La bozza emendata, pubblicata intorno alla mezzanotte di venerdì, apporta modifiche a due articoli, pur mantenendo un'ampia gamma di poteri per il capo di Stato.
In particolare sono state apportate modifiche a un articolo che affermava che la Tunisia "fa parte della comunità islamica" e che "lo Stato deve lavorare per raggiungere gli obiettivi dell'Islam" - ora si aggiunge "all'interno di un sistema democratico".
La clausola era stata precedentemente criticata per la sua ambiguità da coloro che sostenevano un sistema completamente laico: Amnesty International aveva detto che avrebbe potuto "fornire un fondamento per discriminare altri gruppi religiosi".
L'altro emendamento riguarda un articolo sui diritti e le libertà, che ora chiarisce che "nessuna restrizione può essere posta ai diritti e alle libertà garantiti da questa Costituzione, eccetto che per legge e per la necessità imposta da un ordine democratico".
Il resto del documento rimane sostanzialmente invariato. Saied vuole che un sistema presidenziale sostituisca la Costituzione del 2014, che ha sancito un sistema misto presidenziale-parlamentare spesso afflitto da impasse e inficiato dalla corruzione.
Secondo la sua proposta di Costituzione, "il presidente della Repubblica svolge le funzioni esecutive con l'aiuto del governo", il cui premier sarebbe nominato dal presidente e non soggetto a voti di fiducia in Parlamento.
Il documento ridurrebbe il ruolo del Parlamento, creando una nuova camera parlamentare per "regioni e distretti", in linea con la visione di Saied, da sempre favorevole al decentramento del potere a favore delle regioni.
Il presidente resterebbe a capo delle forze armate e sarebbe incaricato di nominare i giudici, ai quali sarebbe vietato scioperare.
Alcuni tunisini hanno accolto con favore le mosse di Saied contro il sistema sclerotico emerso dalla rivolta che ha rovesciato il presidente Zien El Abidine Ben Ali nel 2011.
Ma altri hanno detto che sta prendendo di mira i rivali politici e trascinando di nuovo il Paese verso l'autocrazia.
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