Thread by @doctorgis84

Devo dire che ogniqualvolta abbiamo un paziente #covid #novax, scopriamo sempre qualcosa di interessante.
In questo caso, un paziente di 25 anni che giocando a calcio si frattura tibia e perone.
Il paziente giunge in ps e risulta positivo al tampone.
Dopo 8-9 ore sviluppa i

sintomi della polmonite da covid: febbre 38°, tosse, dispnea e desaturazione 60% in aria ambiente, migliorata con ossigeno terapia.
Viene richiesta un'angio-tc nel sospetto di embolia polmonare. L'esame è negativo per macroembolia e si esclude una sindrome compartimentale.

Le ricostruzioni con filtro per polmone dimostrano plurimi addensamenti pseudonodulari "ad albero in fiore", indicativi di bronchiolite, maggiori nei lobi inferiori dove concomita imbibizione dei setti interlobulari.

Come spiegavo in precedenti post (e come leggerete in una mia prossima pubblicazione), la caratteristica della variante #Omicron è la iperproduzione di muco endobronchiale che determina una bronchite con tosse grassa.

Nei casi più eclatanti può anche determinare ostruzione bronchiale con atelettasia polmonare.
Ciò che in realtà è particolare di questo caso non è tanto il quadro TC, bensì la rapidità dell'insorgenza dei sintomi in un paziente che appena 24 ore prima addirittura giocava a calcio

che comunque potrebbe aver influito, essendo lo sforzo fisico una condizione di "stress" che può facilitare un indebolimento momentaneo delle difese immunitarie, ipotesi che era stata presa in considerazione anche per Mattia, il paziente 1 di Codogno.

Questo sempre per smentire la disinformazione della "raffreddorizzazione" della variante Omicron, soprattutto in #novax