Thread by @ChiaraCruciati

Mettiamo in fila gli eventi degli ultimi giorni:
1. Il 2 agosto l'esercito di #Israele arresta a Jenin il leader del Jihadi Islami in Cisgiordania, Bassam al Saadi. Quel giorno, nelle proteste che seguono, i militari israeliani uccidono un palestinese di 17 anni
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#Palestina

2. Il Jihad Islami promette rappresaglie ma nei giorni a seguire non reagisce. Né Hamas né il partito preso di mira intendono trascinare #Gaza nell'ennesima offensiva militare.Nessun missile viene lanciato verso il territorio israeliano né vengono compiute altre azioni armate
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3. Intanto le forze israeliane militarizzano ulteriormente il confine con Gaza. Si tiene pronto l'esercito, si muovono le truppe, si dice ai cittadini israeliani che vivono a sud di tenersi pronti alla rappresaglia palestinese, si chiudono le vie di comunicazione
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4. Oggi, senza alcuna provocazione palestinese, Israele lancia una nuova operazione militare contro Gaza, prendendo di mira un palazzo residenziale e uccidendo (finora) 10 palestinesi, per lo più civili e una bimba di 5 anni. A quel punto il Jihad reagisce: spara 100 missili
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L'analista israeliano Meron Rapoport ha commentato: "Israele ha punito il Jihad Islami per non aver reagito all'arresto di al Saadi". Doveva reagire: il 1° novembre si vota di nuovo in Israele, Netanyahu è dato in vantaggio e l'attuale premier Lapid deve mostrarsi uomo forte
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Come accade sempre, da decenni, le campagne elettorali si fanno sulla pelle dei palestinesi sotto occupazione
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