La strategia del PD col M5S è un win/win o un errore mostruoso di valutazione? /1
/2 depurando il M5S da #DiMaio, il PD ha reso il M5S il partito di #Conte, ed è riuscito ad azzerare di botto tutto il portato di cialtroneria e arroganza cui non Grillini dovevano la loro crescita;
/3 Il M5S si è ridisegnato come un partito “istituzionale”, “di governo” e “progressista”, nonostante abbia votato i decreti sicurezza e non abbia fatto nulla per sistemare quei problemi (Ius scholæ su tutti) che sono un problema strutturale del paese;
/4 questo grazie ad un profilo personale comunicato da Conte con dignità (in mezzo a pesciaroli, nani e ballerine) di cui è evidente ci fosse un gran bisogno, combinato con la ferocia di attacchi scomposti che gli sono venuti da tutte le parti
/5 che l’hanno reso simpatico anche a chi ha detestato il M5S dalle sue origini, e che hanno gettato una coltre di dubbio sugli elettori: perché tanta acredine, da parte di TUTTI destra e sinistra?
/6 a questo punto, trovo interessante come sia cambiato il “voto di protesta” in soli 5 anni: da un’idea semi-sovversiva di giacobini nell’istituzione, al sistematico boicottaggio della linea del mainstream: “Repubblica dice che Conte è il male? E io lo voto!”
/7 infine il punto di cui il topic: il #PD imbarca #DiMaio che appare evidente scomparirà dai radar: se i numeri saranno quelli che sembrano, entrerà in Parlamento ma sarà praticamente solo, trattato come lo scemo del villaggio, e a bocce ferme il PD cercherà un accordo con Conte
/8 La strategia in principio è stata: “spacco il movimento, mi imbarco i transfughi e Calenda e brucio Conte, che tanto non è nessuno, spingendo sulla famosa “Agenda Draghi”.
Solo che Calenda è affidabile come Cassano ed è andato con Renzi, e Conte ha guadagnato punti
/9 grazie alla comunicazione surreale di TUTTE le forze politiche (tranne FDI che è sì surreale, ma alla sua base piace così).
E alla fine ha tamponato, almeno nei sondaggi, quell’emorragia di consenso dovuta al delirio degli ultimi anni di governo, che non sto qui a riassumere.
/10 e quindi, con Renzi/Calenda che sono in realtà il #sestopolo, #UnionePopolare che piuttosto che appoggiare il PD si lascia morire di fame, l’unica alternativa per Letta è quella di cercare un’alleanza con #Conte (ovviamente negandola alla morte fino a spigliò avvenuto)
/11 Concludendo: il #PD ha spaccato il #M5S, aprendosi una doppia strada: se #DiMaio vince la lotta interna, sta già con noi; se la perde, abbiamo disinnescato un problema e cerchiamo un’alleanza con M5S contro le destre, a quel punto unica opzione rimasta.
Calenda 3: sbaglia tutto quello che si può sbagliare, è il parafulmine del #CazzaroDiRignano;
Renzi 8: il cialtrone è scaltro, manda al macello Calenda e si garantisce il seggio nella prossima legislatura, nonostante sia il politico più disprezzato d’Italia;
Letta 5,5: mediocre
Salvini 4: continua a confondere la bolla social con l’elettorato, piace perché fa ride, la Meloni ringrazia;
Berlusconi 7 di stima: non molla mai, e la Veronica (nel senso del gioco di prestigio calcistico) su TikTok merita l’empireo;
Conte 9: entra nell’immaginario dei delusi della sinistra grazie all’unica campagna comunicativa degna. Terrà il PD per le palle;
Di Maio 1: è finito come doveva, raggirato da quel potere che ha sfidato a mani nude;