#25settembre C’è una cosa peggiore di un pessimo governo: convincerci che un futuro migliore sia impossibile, togliere alla #politica il suo significato alto e ideale, farci credere che non abbiamo potere, che sono tutti uguali. Farci scegliere il disingaggio. #elezioni2022 1/9
Il disingaggio, la disillusione, sono la più potente arma di chi non ha a cuore la vita collettiva. Farci credere che non siamo comunità, ma individui. Ecco la vera vittoria dei peggiori. Con il #VOTO, difendiamo l’essere comunità e la politica come costruzione del futuro. 2/9
Votando ci ricordiamo che la politica la fanno gli esseri umani, che i nomi sulle liste cambiano e che se oggi non ci piacciono, domani potrebbero essere diversi. Ma non lo saranno se avremo distrutto l’idea che la politica conta. 3/9 #Elezioni
Votando ci impegnamo ad essere cittadini, che per primi devono avere a cuore il vivere in comune. Non sono andata a votare perché mi riconosco in quei nomi, ma perché non voglio cedere alla disillusione, perché “politica” è una parola bellissima .#ElezioniPolitiche22 4/9
#Voto perché questo è il mio potere, e non è da poco. Ma ci sono molte altre cose che possiamo fare.
Se non possiamo impegnarci in prima persona, possiamo però informarci, informarci davvero, ed esercitare il nostro potere di controllo, chiedere conto a chi abbiamo eletto. 5/9
Troppe volte demandiamo ad altri di dirci cosa è o fa la politica, ma quanto davvero sappiamo di ciò che fa chi eleggiamo? Quanto sappiamo davvero di cosa ha scelto quel nome su cui abbiamo messo un segno a matita sopra? Davvero sostentiamo chi (forse pochi) lavora bene? 6/9
Osservare, domandare. Questo è già qualcosa che possiamo fare e questo il mio impegno per la prossima legislatura: sapere cosa fa chi è stato eletto nel mio collegio, sapere se davvero ha provato a mantenere le sue promesse. E chiedere conto, a quel nome. #Elezioni 7/9
Fare politica non è facile, per farla ci vuole coraggio. Ma se vogliamo una buona politica, dobbiamo iniziare noi a fare il nostro dovere di cittadini, persone che s’impegnano ad essere comunità. Possiamo provare e smettere di lamentarci. 8/9
Io ho scelto la #pace, il sogno di un mondo migliore e continuerò sempre a cercare (e votare) anche solo quella singola persona che quel sogno non tradisce. A costo di apparire naive. E poi, so come si vive dove il #voto non è garantito. Anche solo per questo vale la pena. 9/9
La tecnologia militare contribuisce in modo potentissimo al fascino che la #guerra esercita. E si, purtroppo è fascino.
La storia dei conflitti, la storia militare, bisogna iniziare a depurarla da questo mostruoso richiamo. Raccontarla per l’assurdo che è. 1/8
Musei, esposizioni che mostrano morte con lo stesso criterio dell’arte, che si passa vicino a un fucile e non ti viene più in mente che è stato pensato per ammazzare. Ripenso ai corsi che ho seguiti: militari o ex militari a spiegare cosa produce un’arma su un corpo.2/8
A spiegare come è stata studiata per far più danni possibile, a quanti più morti ha contribuito la scienza. Sarà che stavamo lì per capire come evitare di finire cadaveri, sarà che i soldati avevano perfetta contezza dell’orrore, ma c’era silenzio e dolore. Nessun fascino. 3/8
#23agosto Vorrei sapere che dovrò far la fila, mettermi in coda e forse farà ancora caldo. La vorrei vedere uscire fuori dalla scuola dove vado a votare, la coda di gente con la scheda elettorale e il documento in mano. #ElezioniPolitiche2022 1/17
Ci vuole tempo e allora ci si ferma davanti ai manifesti con le liste elettorali, a scorrere uno per uno i nomi di quelle persone anche se si è già scelto. A scuola aspettavo i 18 anni perché avrei fatto quella fila e pensavo a mia nonna che ha votato solo dopo la guerra. 2/17
Temo che saremo pochi, sempre meno, perché in tanti sono stanchi. Lo capisco, l’abbiamo ridotta quasi a una parolaccia, la parola “politica”. Questo sì, è il successo del più deteriore del potere: farci credere che non serva più a niente. 3/17
#21agosto 18° 31’ Est di Greenwich. Ogni volta in #Salento mi fermo a #PuntaPalascia dove c’è sempre vento e l’Albania dista 71 km. A guardarlo, l’#Adriatico, il “mare dell’intimità” - Predrag Matvejević, Breviario mediterraneo - dovrebbe ricordarci che siamo mescolanza. 1/14
Palascia, forse da Pelagico, il mare dei greci, Capo d’Otranto, punto più a Est d’Italia. Ponte, da sempre, il Canale.
Come ponte è stato sempre il #Mediterraneo. La “Via delle Puglie”, rotta dei Fenici su cui poi sono passati tanti altri. 2/14 fenici.net/viadellepuglie…
Koinè mediterranea, o forse umana. Filo che ci lega all’Est, all’Europa, ma anche all’Africa, oltre il deserto, e all’Asia. 3/14 treccani.it/enciclopedia/l…
#1agosto#diariodipace Anche solo per quell’arco a sesto acuto, varrebbe arrivare sin qui. #Arpino, piccolo centro del Lazio meridionale, con la sua acropoli, è uno scrigno per chi cerca di capire la storia fatta di tracce di #guerra e costruzione di #pace. 1/19 @peoplepubit
In una notte calda di qualche settimana fa, lasciato Palazzo Boncompagni dove riflettevamo nel progettare in modo intenzionale un mondo senza guerra al @VisionThinkTank, siamo saliti fino alla cima della Civitas Vetus. 2/19 (Per rivedere 👉 bit.ly/3OO0q95)
Arpino, Civitavecchia, dove le mura ciclopiche nella loro imponenza sono memoria dell’ingegno dell’uomo, ma anche della sua paura di perder la vita e la #libertà. Munumento alla bellezza e al privilegio del tempo di #pace che viviamo. @ComunediArpino 3/19
#18luglio#diariodipace. Parole usate senza rendersi conto che fanno la vita e la morte, che fanno la #guerra. Questo è ciò che accade quando “#pace” diventa in modo scellerato “resa”, “filoputinismo”, pace dei “pacifinti”, degli “amici di Putin”. 1/14
Facciamo un esercizio, per una volta. Facciamo che ognuno si tiene le sue idee e ci concentriamo solo sulle parole. Perché a forza di dire che “#pace” è essere dalla “parte di Putin” sta succedendo qualcosa di mai visto prima in tale scala. 2/14
A forza di dire che chi vuole la pace è “amico di Putin” stiamo togliendo inevitabilmente ogni dignità e ogni possibilità alla #pace negoziata. Ma non la stiamo togliendo solo in #Ucraina, anche nel resto del mondo. Perché sul “fare pace” stiamo facendo caos semantico. 3/14
1/17 #5luglio. #Diariodipace.
Il confine si è sbiadito fino a perdersi tra le montagne, ma resta inciso nella pietra, memoria della #ValleStura e di quel sangue che è stato tributo alla frontiera dell’odio.
2/17 Valloriate, Piemonte di Cuneo, si affaccia su un ruscello. Una vecchia casa con il tetto spiovente e ornata da un terrazzo di legno che sembra scricchiolare ad ogni passo, ne sente di certo il gorgoglio: luglio 1893, si legge su una targa di intonaco bianco bordata di rosso.
3/17 Alla fine dell’800, la valle era già stata troppe volte attraversata dal rumore della #guerra, dal passaggio dei soldati, per via di quell’odio che aveva opposto popoli fratelli, l’uno contro l’altro.
L’Italia, quando ancora non era Italia e la Francia, dall’altra parte.