🇮🇹🇩🇪 #rincari: noto una certa invidia per quei 200 miliardi annuncati ieri dalla Germania, mentre qui esplodono le #bollette.
Spero invece che saremo più saggi.
Quella di ieri è la scelta più populista (e potenzialmente inutile) che un governo tedesco mette in campo da decenni.
Spiego i gravi errori tedeschi.
(1) NON bisogna spendere per ridurre le bollette *di tutti*. Il segnale di prezzo deve rimanere per tutti, SALVO per gli energy poor. Gli altri *devono* tirare la cinghia.
Altrimenti i consumi non scendono, i prezzi salgono.
Bruciati 200 miliardi.
(2) Le industrie NON devono essere aiutate a rimanere aperte, ma a *restare chiuse*.
Gli aiuti miliardari vanno benissimo, ma per aumentare la CIG al 100% fino a fine inverno. Se ti aiuto a restare sul mercato e tu consumi, i prezzi salgono e tu vai fuori mercato lo stesso.
(3) i caveat su 1 e 2 sono:
- gli energy poor DEVONO essere aiutati (come dicevo), ma solo loro;
- alcune (*poche*) imprese davvero strategiche per alcune filiere possono aver bisogno di aiuti per continuare a produrre. Vanno individuate, e aiutate *solo loro*.
(4) un tetto a entrate/profitti di chi produce elettricità con non-gas (rinnovabili, nucleare, carbone, ...) va benissimo.
NON dovrebbe essere usato per ridurre le bollette oggi, ma per compensare parte dei costi da aprile in avanti.
Le politiche annunciate da Berlino vanno nel verso esattamente opposto.
Sono misure che rispondono alla pancia senza usare la testa.
Stiamo bruciando *centinaia di miliardi* per sollievi minimi. Così avremo meno soldi per uscire dalla recessione e accelerare la transizione.
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🇮🇹 Italia, crisi del gas: l'inverno sta arrivando.
I flussi dalla Russia crollano oltre i minimi mai registrati.
Crollano anche i flussi dall'Europa (Norvegia, soprattutto), che senza #Nordstream adesso servono ai tedeschi.
Siamo sempre più vicini al nostro scenario peggiore.🧵
A cercare di compensare le perdite di Russia e Norvegia arrivano il lento e instabile aumento dall'Algeria (vediamo quanto durerà) e la ripresa dei flussi di GNL dopo la fine delle manutenzioni di agosto.
TAP ai massimi consentiti dal gasdotto.
Ma non bastano.
In tutto, a settembre abbiamo importato l'equivalente di 64 Gmc/a di gas.
Il 7% in meno delle importazioni che ci occorrono per andare in pari con il 2021.
Andrà peggio.
Se continua come gli ultimi giorni, il calo a ottobre sarà del 17%.
🇪🇺🇷🇺 Gas: "tetto al prezzo" significa TANTE cose.
C'è tanta confusione, un thread per fare chiarezza.
Ci sono DUE tetti principali.
Il primo: quello al prezzo del gas russo.
Il secondo: quello al prezzo del gas usato per generare elettricità.
Sono due cose *diversissime*.
🧵
Tetto al prezzo del gas russo.
L'UE dice a Mosca, compriamo gas non oltre questo prezzo.
Mosca risponde, allora noi tagliamo le forniture.
In questo caso, il tetto al prezzo è un modo solo un pelo più carino per dire, "andiamo allo scontro frontale".
Vantaggio per l'Europa: Mosca ci perde tantissimo.
Ad agosto Gazprom ha incamerato €265 mln al giorno. Sono €97 miliardi l'anno!
Il triplo rispetto a tempi normali.
E un'entrata enorme: circa il 35-40% di tutte le entrate da idrocarburi attuali.
🇪🇺🇷🇺 #Bollette. Sui prezzi del gas, di una cosa possiamo essere certi: gli altissimi prezzi alla borsa olandese (TTF) sono frutto di volatilità e incertezza, certo.
Ma NON di speculazione.
Facciamo i conti con la realtà, non con complottismi e fantasie.
Spiegone.🧵
Il grafico che apre questo thread vi mostra una cosa piuttosto evidente: il prezzo del gas in Europa è fortemente correlato a quanto ci costa "rubare" gas naturale liquefatto all'Asia.
Quando cambia un prezzo, tende a cambiare anche l'altro.
Perché succede?
Perché siamo costretti a rinunciare a gran parte del gas che proveniva dalla Russia.
Gas che costa poco, è vicino a noi, e che fino all'anno scorso soddisfaceva il 45-50% circa della domanda europea.
Dalle dimissioni di Draghi, flussi dalla Russia in netto aumento (si fa per scherzare 😉).
Dal giorno dopo la visita di Draghi della settimana scorsa, invece, esportazioni algerine verso l'Italia crollate. Nessuna spiegazione ufficiale.
🧵
Per adesso nessun problema per la sicurezza energetica italiana, comunque: malgrado flussi dalla Russia ridotti del 60% rispetto al periodo pre-crisi, le nostre importazioni totali a luglio hanno raggiunto livelli record.
Uno sforzo incredibile, ed encomiabile.
Nel frattempo, gli alti prezzi del gas in Europa combinati con la (leggera) ripresa dei flussi russi attraverso Nord Stream consentono a Mosca di aumentare le entrate.
Siamo lontani dai record di marzo, ma comunque entrate doppie rispetto alla prima metà del 2021.
Quest'anno è andata molto meglio dell'anno scorso.
Tra ottobre e metà luglio, 92.000 morti nel 2020/21 contro 39.000 nel 2021/2022.
Ma l'ondata di luglio ci riporterà ai numeri di dicembre.
SEI volte più alti rispetto a luglio 2021. 🧵
I decessi #COVID19 in Italia restano quasi perfettamente in linea con le proiezioni.
Siamo quasi a 120 al giorno e, come previsto settimana scorsa, si intravede un picco sui 130-140 al giorno.
Questo significa che, per la prima volta da quasi un anno, i decessi #COVID19 hanno superato nettamente quelli dello stesso periodo dell'anno successivo.
E siamo a luglio, con ondata di calore in corso e una parte enorme di popolazione già esposta ad altre varianti.
🇪🇺🇷🇺 Ed eccoci qui: dalla mattinata di oggi, la Russia ha cominciato a mettere offline Nord Stream 1.
Il taglio dei flussi di gas russi verso l'Europa sale dal 65% all'80%.
Tra le altre cose, Germania e Italia dovrebbero ricevere esattamente 0 metri cubi.
Cosa significa?
Innanzitutto, l'ovvio.
Le nostre bollette sono destinate a restare alte a lungo.
Gli interventi a sostegno dei prezzi per tutti NON hanno alcun senso: costano miliardi e riducono i prezzi di una piccola percentuale.
Qui, il prezzo del gas naturale alla borsa europea.
Gli interventi per ridurre i prezzi in bolletta per tutti distraggono risorse future.
A giugno, la Commissione UE ha quantificato in 195 miliardi il costo di accelerare la transizione.
I Paesi europei hanno speso circa 187 miliardi di euro sulla crisi energetica.
In NOVE MESI.